PARIGI: ‘LA SUA RESPONSABILITÀ È L’UNICA SPIEGAZIONE’. MA LO ZAR RISPONDE: ‘SE FOSSE STATO GAS NERVINO SAREBBERO MORTI ALL’ISTANTE. NOI ABBIAMO DISTRUTTO L’ARSENALE CHIMICO, GLI ALTRI PAESI NO’
TV USA: IL VELENO NELLE VENTOLE DELLA BMW (VIDEO)
LORETTA NAPOLEONI: ‘THERESA MAY INSABBIÒ L’INDAGINE SU LITVINENKO. ALL’EPOCA LA RUSSIA FACEVA COMODO, ORA VA INDEBOLITA’
- VIDEO - SECONDO LA ‘ABC’, IL GAS NERVINO È STATO MESSO NELLE VENTOLE DELL’ARIA CONDIZIONATA DELLA BMW DI SERGEY SKRIPAL
- PUTIN, SCIOCCHEZZA PENSARE RUSSIA ABBIA UCCISO SKRIPAL
(ANSA) - - "Se si fosse trattato di nervino di tipo militare Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto". Lo ha detto Vladimir Putin sottolineando che pensare che la Russia sia colpevole "è una sciocchezza", intervenendo per la prima volta sul caso Skripal. "Ritenere che potessimo fare una cosa del genere prima delle elezioni e dei campionati del mondo è davvero sciocco", ha aggiunto il presidente appena rieletto.
- SPIA RUSSA: CREMLINO, DA LONDRA O PROVE O SCUSE
(ANSA) - Prima o poi Londra dovrà fornire prove per le sue accuse contro Mosca nel caso dell'ex spia russa Sergei Skripal o scusarsi. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "Prima o poi dovranno essere responsabili di queste accuse: dovranno o fornire delle prove o scusarsi", ha detto Peskov, sottolineando che le accuse del Regno Unito contro la Russia sono difficili da spiegare. Lo riporta la Tass.
- PORTAVOCE CAMPAGNA PUTIN, DEVO RINGRAZIARE THERESA MAY
(ANSA) - Il portavoce della campagna elettorale di Vladimir Putin Andrei Kondrashov ha ringraziato il premier britannico Theresa May per aver aumentato l'affluenza alle urne. "L'affluenza risulta più alta del previsto dell'8-10% e per questo dobbiamo ringraziare la Gran Bretagna perché ancora una volta non ha capito la mentalità della Russia: ogni volta che ci accusano di qualcosa in modo infondato il popolo russo si unisce al centro della forza e il centro della forza oggi è senz'altro Putin", ha detto Kondrashov a Interfax, allundendo al caso dell'avvelenamento dell'ex spia russa Skripal.
- RUSSIA: PUTIN VINCE ELEZIONI CON IL 76,6%, È RECORD
(ANSA) - Il presidente Vladimir Putin ha vinto le elezioni con il 76,6% dei voti. Lo fa sapere la Commissione Elettorale Centrale diffondendo i dati preliminari al termine dello scrutinio. Ora la Commissione ha 10 giorni di tempo per presentare i dati definitivi. L'affluenza è stata invece del 67,49%. Il vice presidente della Commissione Elettorale, Nikolai Bulaev, ha sottolineato che "56 milioni di russi" hanno votato per Putin, ovvero il record assoluto nella storia delle elezioni presidenziali russe. Così Interfax.
- SPIA RUSSA: FRANCIA, RESPONSABILITÀ MOSCA UNICA SPIEGAZIONE
(ANSA) - Sulla vicenda di Salisbury "condividiamo l'analisi fatta dai britannici. Non ci sono altre spiegazioni plausibili, oltre quella della responsabilità della Russia". Così il capo della diplomazia francese Jean-Yves Le Drian arrivando al consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue. Alla riunione di stamani "porremo la questione del Novichok" (l'agente nervino che ha avvelenato l'ex spia russa Serghiei Skripal e la figlia Yulia), "sulla quale è auspicabile ci sia l'unità totale degli europei", ha aggiunto Le Drian.
- SPIA RUSSA: UE CON LONDRA, 'MOSCA DIA SUBITO RISPOSTE'
(ANSA) - "L'Ue sollecita la Russia ad affrontare con urgenza le questioni sollevate dalla Gran Bretagna e dalla comunità internazionale e a fornire immediata, piena e completa informazione del suo programma sul Novichok (l'agente nervino che sarebbe stato usato per avvelenare l'ex spia russa Serghiei Skripal e la figlia) all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac)". Si legge nel documento dei ministri degli Esteri Ue, in cui si "condanna con forza" l'attacco di Salisbury e si esprime "solidarietà incondizionata" a Londra.
"L'Ue prende con estrema serietà la valutazione del governo britannico sull'alta probabilità che la Russia sia responsabile" di questo "sconsiderato" attacco, che "ha messo a repentaglio la vita di molti cittadini". Si legge nel documento dei ministri degli Esteri dell'Ue, in cui si "saluta con favore l'impegno della Gran Bretagna a lavorare a stretto contatto con l'Opac" sulle indagini. L'Unione esprime "solidarietà incondizionata e sostegno" a Londra, "incluso per gli sforzi della Gran Bretagna per assicurare alla giustizia i responsabili" dell'attacco e avverte che "manterrà una forte attenzione sulla questione e le sue implicazioni"
- CASO SKRIPAL, IL SOGNO DEL VILLAGGIO GLOBALE DIVENTA L’INCUBO DI UNA MODERNA GUERRA FREDDA
Loretta Napoleoni per www.ilfattoquotidiano.it
A esattamente quarant’anni dal rapimento e dalla morte di Aldo Moro, il mistero dei misteri dell’Italia della guerra fredda, il Regno Unito e la Russia si trovano invischiate in un giallo di spionaggio che sembra uscito dalla penna di John le Carrè. E’ tornato il tempo delle spie? Veramente non è mai finito. La caduta del muro di Berlino ci ha fatto solo sognare che nel villaggio globale non ci fosse spazio per lo spionaggio. Anche se molte spie si sono ritrovate disoccupate, lo zoccolo duro degli agenti al servizio di una o più potenze straniere, le cosiddette super-spie, ha continuato a ricevere lauti compensi ed ad essere operativo. E come in passato il modo in cui vengono ammazzate nasconde un linguaggio segreto. Ma andiamo con ordine.
Serghei Skripal, il russo avvelenato in Inghilterra insieme alla figlia con l’agente nervino Novichok, era sicuramente una di queste super-spie. Nato nel 1951 a Kaliningrad, ex ufficiale dell’intelligence militare russa, era stato mandato in Spagna per spiare gli europei. Dopo anni di lavoro di convincimento, nel 1995 i servizi segreti britannici sono riusciti ad assoldarlo, così Skripal divenne un doppio agente. Nel dicembre 2004, dopo essere rientrato a Mosca per motivi di salute, è stato arrestato, processato e condannato per alto tradimento a 13 anni di carcere. Come nelle classiche spy stories degli anni Settanta, nel 2010 è stato liberato grazie a uno scambio di spie tra il Regno Unito e la Russia. Da allora si è stabilito a Salisbury, in Inghilterra.
Diversa era la condizione di Alexander Litvinenko. Nel novembre 2006, Litvinenko, venne avvelenato e ucciso a Londra con il Polonium, anch’esso materiale radioattivo e proibitissimo e, secondo gli inglesi, di provenienza russa. Ma non successe nulla. Anzi, durante le indagini, fu proprio Theresa May, l’attuale primo ministro britannico, che si oppose all’apertura di un’inchiesta internazionale sull’accaduto.
La May ammise che il suo rifiuto era dettato da motivi diplomatici, in altre parole non voleva inimicarsi Putin. Perché? La cruda risposta è la seguente: nel 2006, il governo russo era un alleato importante dell’occidente, e quindi per il governo Britannico Mosca poteva avvelenare liberamente chi voleva e dove voleva. Oggi, invece, Putin è il nemico e quindi l’avvelenamento di Skripal va punito. L’attuale accanimento britannico contro Putin e la Russia, che costui ha creato durante gli ultimi 18 anni, è, come ai tempi della guerra fredda, dettato dal deterioramento dei rapporti che corrono tra Washington e Mosca, che si sono sovrapposti a quello delle relazioni tra Bruxelles e Mosca. Nel primo caso la causa è l’accusa che Putin abbia influenzato i risultati delle elezioni presidenziali americane, nel secondo caso i motivi vanno ricercati nella crisi dell’Ucraina che ha dato a Putin l’opportunità di riannettere alla Russia la Crimea.
A differenza della guerra fredda, dove nulla cambiava, nella politica internazionale contemporanea le alleanze tra stati vanno e vengono rapidamente, e le spie devono adattarsi a questi cambiamenti. Sicuramente Skripal era stato ‘riattivato’, strappato al meritato pensionamento era tornato a fare la spia per il regno di sua Maestà. Ma la domanda che nel 2006 e oggi nessuno si pone è perché far fuori una spia con materiale radioattivo quando ci sono altri modi meno eclatanti, ad esempio, allentare i freni della fiammante Bmw di Skripal e simulare un incidente stradale.
E’ chiaro che la spia è stata volutamente colpita con materiale radioattivo. I servizi segreti sono la cassa di risonanza delle leadership politiche e delle élite al potere, ogni esecuzione contiene un messaggio specifico, come fu con Alexander Litvinenko o con il fratello di Kim Jong-un. L’arma chimica è un avvertimento e allo stesso tempo un segno di potere. E’ forse per questo che gli inglesi hanno rotto il codice di comportamento diplomatico, accusando apertamente Putin, il leader russo, di essere il mandante, senza avere prove schiaccianti?
La risposta di Londra, sicuramente, proietta le relazioni tra Regno Unito e Russia in una dimensione sconosciuta e sicuramente pericolosa. Ma anche la presenza di sostanze chimiche e radioattive in casa è un pericolo serio. Certo è che questi avvenimenti mettono in luce una triste realtà: il sogno del villaggio globale, dove non c’è spazio per lo spionaggio, si sta rapidamente rivelando come la versione moderna dell’incubo della guerra fredda.
19 Marzo 2018
Fonte: qui
Nessun commento:
Posta un commento