9 dicembre forconi: COSA CI INSEGNA IL CASO MONTANTE? LA MAFIA E’ TORNATA TRASPARENTE

giovedì 10 ottobre 2019

COSA CI INSEGNA IL CASO MONTANTE? LA MAFIA E’ TORNATA TRASPARENTE

NON USA KALASHNIKOV, NON HA LA FACCIA DI RIINA O BAGARELLA MA SEMINA TERRORE PERCHÉ PUÒ CONTARE SULL'APPOGGIO O SULLA PROTEZIONE DI PEZZI DELLO STATO. 
ALTI PAPAVERI DEL VIMINALE, GENERALI DEI CARABINIERI E DELLA FINANZA, PREFETTI E QUESTORI, ANCHE MAGISTRATI 
BOLZONI: “È UNA MAFIA CHE NON SI LIMITA A GESTIRE IL POTERE MA IL POTERE LO CREA. ANCHE CON IL DEPISTAGGIO, ANCHE CON IL DOSSIERAGGIO”
Attilio Bolzoni per “la Repubblica”

antonello montanteANTONELLO MONTANTE
L'hanno chiamata "Cosa grigia", in passato però c'è chi l'ha definita anche "bianca" per via dei colletti inamidati degli uomini politici o dei manager e per distinguerla da quella nera dei sicari o da quella rosso sangue delle stragi. La Cassazione sentenzia che al Nord è "silente", un decennio fa la davano per "sommersa". Noi abbiamo provato a qualificarla - e non senza qualche forzatura - "incensurata", per contrapporla all' altra, censuratissima e stracciona che si è sbriciolata sotto i colpi di una repressione poliziesca e giudiziaria senza precedenti.

VINCENZO BOCCIA E ANTONELLO MONTANTEVINCENZO BOCCIA E ANTONELLO MONTANTE
Ma oggi in Italia c' è un giudice che forse ha trovato per descriverla la parola più giusta ed efficace: "Mafia trasparente". Quella che si vede e non si vede, che non ha ancora addosso il marchio del 416 bis ma è mafia che più mafia non si può.
Magari adesso ci sarà qualcuno che dirà che è quella nuova, moderna, futuristica, Mafia.3 o Mafia.4. Niente di più falso: è solo è sempre mafia, la mafia che si è riappropriata del suo Dna, che è tornata se stessa dopo i massacri dei Corleonesi.

Le motivazioni della sentenza contro l' ex vicepresidente di Confindustria Calogero Antonio Montante detto Antonello (condannato nel giugno scorso con il rito abbreviato a 14 anni per associazione a delinquere semplice più una sfilza di altri reati legati allo spionaggio) contengono quell' aggettivo, "trasparente", che a prima vista potrebbe sembrare un testacoda semantico, in quanto la criminalità per sua natura non è mai trasparente.

antonello montanteANTONELLO MONTANTE
Eppure l' attribuzione - proprio perché inserita in un documento giudiziario - è destinata a manifestarsi nella narrazione prossima ventura delle mafie nel nostro Paese.
Una sintesi estremamente felice per raccontare un sistema delinquenziale che non era "parallelo" al potere ufficiale «ma ad esso perpendicolare in quanto intersecava le più diverse istituzioni, ai diversi livelli, finendo per controllarle, condizionarle o comunque influenzarle».

La mafia "trasparente" ovviamente non spara, non imbraccia kalashnikov, non fa rumore, non ha la faccia sconcia di Totò Riina o di Luchino Bagarella. Ma fa tanta paura, semina terrore. Perché può contare sull' appoggio o sulla protezione di pezzi dello Stato. Alti papaveri del Viminale, generali dei carabinieri e della finanza, prefetti e questori, anche magistrati.
l inchiesta di report su antonello montante 3L INCHIESTA DI REPORT SU ANTONELLO MONTANTE

E pure ministri. Come l' ex dell' Interno Angelino Alfano, protagonista di un'incredibile "genuflessione istituzionale" (testuale nelle motivazioni della sentenza) avendo portato inutilmente, e per non contraddire il Montante, il comitato nazionale di ordine pubblico e sicurezza in una città della Sicilia - Caltanissetta - ribattezzata per l'occasione capitale dell'antiracket. Una grande bufala per alimentare il mito di un' impostura.

La giudice Graziella Luparello scrive di una mafia "apparentemente priva di consistenza tattile e visiva e perciò in grado di infiltrarsi eludendo la resistenza delle misure comuni", un organismo criminale che di fatto si è servito dei poteri dello Stato, che ha consumato affari sotto le insegne di un' antimafia iconografica.

MONTANTE CROCETTAMONTANTE CROCETTA
È una mafia che non si limita e gestire il potere ma il potere lo crea. E con tutti i mezzi. Anche con il depistaggio, anche con il dossieraggio. Ma al di là della vicenda Montante, è la suggestione di quella parola che secondo noi ci fa fare un grande passo in avanti nella comprensione delle mafie dopo le stragi, un' elaborazione intelligente che scavalca tutte le pigrizie (solo pigrizie?) investigative che hanno segnato negli ultimi anni la cosiddetta "lotta alle mafie". Mafia trasparente, così trasparente che in molti hanno fatto finta di non riconoscerla. Fonte: qui

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