9 dicembre forconi: IL MINISTRO TONINELLI SI SCEGLIE L' ESPERTO CONDANNATO PER BANCAROTTA

sabato 15 settembre 2018

IL MINISTRO TONINELLI SI SCEGLIE L' ESPERTO CONDANNATO PER BANCAROTTA

INTRIERI, COINVOLTO NEL FALLIMENTO DELLA COMPAGNIA AEREA GANDALF, FRA I 14 SUPER CONSULENTI CHE VIGILERANNO SULLE INFRASTRUTTURE 

TONINELLI CON LE NOMINE EVIDENTEMENTE NON SA CHE PESCI PIGLIARE, INFATTI A PARTIRE DA QUELLA DELLA COMMISSIONE ISPETTIVA DEL MIT SUL CROLLO DEL PONTE MORANDI…

Giacomo Amadori per la Verità

È uno dei 14 esperti(???) esterni scelti da Danilo Toninelli per il ministero dei Trasporti. Dovrà far parte della struttura tecnica di missione del dicastero per l' indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l' alta sorveglianza.

Peccato che il consulente con ruolo da controllore abbia subito almeno due condanne penali, di cui una passata in giudicato per bancarotta fraudolenta.

intrieriINTRIERI
Del resto Toninelli con questo tipo di nomine(dimostrandosi non all'altezza del compito) non sta avendo molta fortuna, a partire da quella della commissione ispettiva del Mit sul crollo del ponte Morandi, in cui inserì i nomi di alcuni futuri indagati proprio per quel disastro (tre su sei). Le competenze dell' esperto di cui ci occupiamo oggi sono così sinteticamente descritte: «Economista, trasporto aereo». E in effetti Gaetano Francesco Intrieri, classe 1965, originario di Messina, si è occupato in passato di ristrutturazione di compagnie aeree.

Sembra che il Movimento 5 stelle si sia rivolto a lui per trovare il cavillo per poter dismettere l' Air force Renzi. Quando Toninelli annunciò lo stop al leasing dell' Airbus 340, Intrieri twittò: «Un Paese che prova lentamente a riprendersi la sua dignità. Bravo ministro Danilo Toninelli sono fiero di averti dato il mio contributo tecnico nel tutelare i soldi degli Italiani».

crozza toninelliCROZZA TONINELLI


Nuccio (questo il soprannome dello specialista) è stato anche incaricato di studiare e provare a risolvere il dossier Alitalia e i suoi incredibili buchi neri. Sembra che Intrieri, docente di Controllo di gestione all' università Tor Vergata ed esperto di aeronautica, sia un profondo conoscitore della materia. Addirittura avrebbe scoperto un deprecabile commercio di pezzi di ricambio provenienti dal magazzino dell' ex compagnia di bandiera, svenduti e ricomprati dalla stessa azienda a cifre anche 150 volte superiori, magari dopo appena tre mesi.

Però questo presunto fustigatore degli sprechi altrui ha nel curriculum una piccola macchia: una condanna per bancarotta fraudolenta patrimoniale, confermata il 26 ottobre 2017 dalla Corte suprema di Cassazione.

La vicenda risale al 2003 quando Intrieri ricopre per cinque mesi l' incarico di amministratore delegato della compagnia aerea Gandalf spa, nata a Parma a fine 1998 e fallita nel 2004.

crozza toninelliCROZZA TONINELLI
Al termine di quell' anno la Procura della città ducale apre un fascicolo sul crac, su denuncia di alcuni ex soci della Gandalf, e bisogna attendere sette anni per arrivare all' udienza preliminare. Due imputati patteggiano, gli altri vanno a processo. Finiranno tutti assolti a eccezione di Intrieri.

«Il processo a qualcosa è servito anche se avevamo chiesto di verificare anche le responsabilità di chi doveva controllare, a partire dalla Consob», è il commento degli avvocati di parte civile Francesco Verri e Vincenzo Cardone. L' esperto di Toninelli in appello è stato condannato a tre anni e sei mesi, pena ridotta a due anni e quattro mesi grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche e cancellata dall' indulto del 2006.

Per l' accusa Intrieri avrebbe sottratto dalle casse della Gandalf quasi mezzo milione di euro a fini personali.

I giudici hanno valutato congrua la pena, «tenuto conto del tempo (l' appellante ha commesso le distrazioni nel breve periodo inferiore a cinque mesi del suo mandato di amministratore delegato) e delle modalità (organizzate) dell' azione delittuosa, della gravità del danno cagionato, dell' intensità del dolo e dei motivi del delinquere (vantaggio patrimoniale personale), della condotta processuale (il gip che lo ha interrogato è stato clamorosamente preso in giro e solo l' attività di indagine della Guardia di finanza ha indotto l' appellante a una confessione), della non incensuratezza».

In effetti nell' interrogatorio del 13 maggio 2015 Intrieri (nel verbale definito «celibe» e «possidente»), dichiara al pm Pietro Errede di essere sottoposto ad altri procedimenti penali e di aver riportato una condanna «a seguito di un decreto penale».
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Quindi confessa: «I 429.000 euro da me incassati sono serviti per appianare i miei debiti con la Banca Intesa () Non è vero che ho effettuato pagamenti alla A.W.S. (una società americana che aveva detto di aver pagato), ndr». In quel momento Intrieri è agli arresti domiciliari e i suoi difensori proveranno successivamente a sostenere che «le confessioni siano state rese in una situazione "difficile"». Per i giudici della Cassazione, un' affermazione «priva di concludenza».

Nella loro sentenza gli ermellini sono lapidari: «Intrieri è stato condannato perché operando quale amministratore delegato della Gandalf spa si appropriò di euro 429.000 e di euro 50.000 sottratti alle casse sociali» e «li versò sui propri conti correnti, facendo delle somme suddette un uso personale».

Tutti soldi «introitati col pretesto di dover soddisfare debiti sociali». Una ricostruzione corroborata da una prova granitica: «L' appropriazione della somma di 429.000 euro è stata confessata ad abundantiam dallo stesso imputato nell' interrogatorio del 13 maggio 2015», scrivono le toghe del Palazzaccio. Per le quali le conclusioni dei colleghi di primo e secondo grado «sono ineccepibili e nemmeno intaccate dagli argomenti difensivi, atteso che appoggiano su accertamenti della polizia giudiziaria e sulle confessioni dell' imputato fantasiosamente sminuiti, nella loro valenza dimostrativa, dai difensori di quest' ultimo».

DANILO TONINELLIDANILO TONINELLI
Su Twitter Intrieri ama dibattere di calcio (è stato anche presidente del Cosenza calcio) e in particolare del suo Milan. Ma tra una battuta da bar sport e l' altra qualcuno gli ricorda il passato: «Buonasera #Gandalf a che punto crede siano i 10 milioni del potere?
Secondo i miei calcoli, in questo momento dovrebbero essere più o meno alle porte di #Mordor... Aspetto con ansia una sua risposta all' alba del terzo giorno con il volto costantemente rivolto a Est...

Grazie». Intrieri a questi mattacchioni risponde per le rime (persino con epiteti come «imbecille» o «pagliaccio»), minacciando querele: «Tra me e lei, da Gandalf sono stato assolto, ma è un dettaglio» scrive a uno, «ho fatto recuperare un sacco di soldi agli investitori di Gandalf () se poi lei ha altre notizie me le dia così ci vediamo in tribunale» chiosa con un altro. Quindi scandisce: «La mia storia manageriale è di successo e se mi chiamano compagnie aeree di tutto il mondo un motivo ci sarà () grazie al mio lavoro Gandalf che era sospesa fu riammessa alle contrattazioni (in Borsa, ndr) e quello lo dice il tribunale non io. Rifarei tutto quello che feci in Gandalf salvandola anche con le conseguenze giudiziarie che ebbi.
toninelliTONINELLI
Ne sono fiero». Chissà se lo sarà anche il ministro Toninelli.

Fonte: qui

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