IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO UE, IL POLACCO TUSK, SI DICE ''SICURO CHE I PAESI UE AVRANNO LA STESSA LINEA SULLA RUSSIA''.
MA IN CONFERENZA STAMPA TUTTE LE DOMANDE A TUSK-JUNCKER SONO SU CONTE, CHE SI E' DETTO ''MODERATO'' SUI DAZI: ''VOGLIAMO CAPIRE LE RAGIONI''
TUSK, CONTE? PAESI UE AVRANNO STESSA LINEA SU RUSSIA
(ANSA) - "Sono convinto che i paesi europei del G7 avranno la stessa posizione" anche sulla Russia, "magari non nei dettagli ma sulla linea generale". Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, in conferenza stampa prima dell'avvio del G7, rispondendo ad una domanda sull'appoggio del premier italiano Giuseppe Conte alla proposta di Trump di far rientrare la Russia nel G8. "Non ci sono divergenze divergenze tra Italia e Europa", ha aggiunto, con Conte ho avuto un "buon bilaterale, amichevole".
(ANSA) - "Non abbiamo parlato in particolare della Russia" ma l'Italia ha "un ruolo fondamentale in Europa", l'Italia "ha bisogno dell'Europa e l'Europa non è completa senza l'Italia". Lo ha detto il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker, rispondendo ad una domanda sulla posizione del premier italiano Giuseppe Conte sulla Russia. "Ho avuto un buon colloquio con Conte - ha aggiunto - lo rivedrò prima del vertice, parleremo con lui di immigrazione e budget europeo".
AL BRIEFING TUSK-JUNCKER QUASI TUTTE LE DOMANDE SU CONTE
(ANSA) - Sono state quasi tutte dedicate al premier italiano Giuseppe Conte le domande della stampa internazionale durante la breve conferenza stampa organizzata dai presidente della Commissione e del Consiglio Ue prima dell'inizio del G7. Non solo i giornalisti italiani, ma anche quelli stranieri hanno chiesto conto a Tusk e Juncker del loro bilaterale con il presidente del Consiglio e in particolare dell'allineamento di Conte con Trump sul rientro della Russia nel G8.
CONTE, SU RIFORMA DUBLINO TOTALE INSODDISFAZIONE
(ANSA) - Sulla disciplina del regolamento di Dublino sui migranti c'è "totale insoddisfazione dell'Italia per le proposte attualmente discusse, l'Italia non può essere lasciata sola nella gestione dei flussi migratori". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al G7 in Canada, dopo un incontro con Juncker e Tusk. "Vogliamo un'Europa più forte ma anche più solidale".
(ANSA) - Sul tema dei dazi "saremo portatori di una posizione moderata, cercheremo di capire le ragioni che portano ad assumere certe posizioni e ci comporteremo di conseguenza". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al suo arrivo al G7 in Canada. "C'è molta conflittualità, ci sono state dichiarazioni anche molto veementi di Trump e dei partner europei" sulla questione dei dazi. "Noi siamo qui per valutare le varie posizioni, com'è nelle nostre corde saremo portatori di una posizione moderata. Cercheremo anche le valutazioni alla base delle diverse posizioni e ci comporteremo di conseguenza", ha spiegato Conte.
Marco Valsania per www.ilsole24ore.com
Italia e Stati Uniti insieme per far tornare la Russia nel club dei grandi. Lo ha detto prima Donald Trump, seguito poco dopo dal premier italiano Giuseppe Conte, che via twitter ha dichiarato: «Sono d'accordo con il Presidente Donald Trump: la Russia dovrebbe rientrare nel G8. È nell'interesse di tutti».
Parole che Mosca, almeno per ora, non sembra voler prendere più di tanto in considerazione: «La Russia si concentra su altri format», ha subito ribadito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, forse pensando al vertice che Vladimir Putin avrà in Cina in questo weekend.
Inizia dunque con una presa di posizione molto netta il vertice in Canada, che sicuramente farà discutere. L’Italia sul dossier russo sta con gli Usa, indipendentemente dalla posizione degli alleati europei.
GiuseppeConte
@GiuseppeConteIT
Sono d'accordo con il Presidente @realDonaldTrump: la Russia dovrebbe rientrare nel G8. È nell’interesse di tutti.
Un G6 invece di un G7, se gli Stati Uniti non fanno marcia indietro nell'unilateralismo in politica estera e commerciale? Perché invece non di nuovo e da subito un G8: Donald Trump lancia la sua ultima provocazione mentre arriva al vertice in Canada delle sette principali potenze economiche. Chiede che Mosca venga riammessa senza indugi nel summit e nel club esclusivo delle potenze economiche. «La Russia dovrebbe essere nei meeting», ha detto appena prima di decollare alla volta di quello che oggi e domani minaccia di essere il G7 piu' polemico della storia. Una “rientry”, quella di Mosca, invocata dal presidente americano senza menzionare alcuna condizione o concessione da parte del governo di Vladimir Putin.
Proteste al G7 in Canada, centinaia in strada. Summit blindato
Trump non ha fatto riferimento alle ragioni dell'attuale esclusione di Mosca, che era entrata nel gruppo negli anni Novanta: l'annessione forzata della Crimea e l'intervento armato in Ucraina nel 2014. E la nuova presa di posizione potrebbe metterlo ancora una volta in rotta di collisione con numerosi alleati, sia in Europa che in Asia. Anche se non tutti: il nuovo premier italiano Giuseppe Conte, arrivato al G7, ha twittato dando ragione a Trump, la cui mossa rappresenta anche un cambio di passo rispetto al suo predecessore alla Casa Bianca. Sotto Barack Obama gli Stati Uniti erano stati tra i propugnatori dell'espulsione di Mosca dal G8 per aver violato confini stabiliti e riconosciuti a livello internazionale.
Trump, inoltre, e' nel mirino per le sue relazioni troppo amichevoli con paesi nemici o rivali mentre alza il tiro contro gli alleati, che vengono accusati di danneggiare economicamente gli Stati Uniti soprattutto attraverso pratiche commerciali definite scorrette e che a suo avviso genererebbero i deficit americani. La sua campagna elettorale è anche sotto indagine nel cosiddetto Russiagate, il sospetto di interferenze di Mosca a suo favore. Trump ha inoltre ripetutamente espresso ammirazione per Putin.
Trump lascerà il G7 in anticipo per volare da Kim
Nella sua prima conferenza stampa al G7, il premier italiano Conte è tornato sui rapporti con la Russia e a chi gli chiedeva se l’Italiaintende porre il veto in sede Ue sul rinnovo delle sanzioni a Mosca ha risposto così: «Valuteremo le posizioni, dobbiamo ancora iniziare il G7. Siamo aperti al dialogo, ma questo non significa stravolgere un percorso definito, legato anche all'attuazione degli accordi di Minsk».
Conte ha poi ha ribadito la posizione del suo governo sul tema dei migranti e del regolamento di Dublino: «C’è una totale insoddisfazione dell'Italia - ha detto Conte - per le proposte attualmente discusse, l'Italia non può essere lasciata sola nella gestione dei flussi migratori». Più cauto invece sul dossier dei dazi, dopo le misure annunciate dagli Stati Uniti contro acciaio e alluminio europei: «Saremo portatori di una posizione moderata, cercheremo di capire le ragioni che portano ad assumere certe posizioni e ci comporteremo di conseguenza».
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