Prima partiamo sempre da loro, dall’America ovviamente, l’America dell’incendiario Trump, uno che è davvero riuscito a far risorgere l’Intifada, spargendo di nuovo sangue ovunque, si Trump l’icendiario, che si tratti di dazi o ambasciate, a lui e ai suoi delfini, Bolton e Pompeo, piace giocare con il fuoco, l’esplosione non tarderà ad arrivare…
Pyongyang critica l’esercitazione congiunta tra Usa e Seul: una “provocazione”. Washington valuta (forse) di non fare volare jet B-52. Tattica per negoziare?
Non solo, un’altra esplosione rischia di arrivare da qui a fine mese, questa volta in Europa…
Non ha rispettato una decisione di un panel dell’organizzazione svizzera. Washington minaccia “contromisure” se non ci sarà compliance.
E meno male che il protezionismo in Europa non c’è, visto che è il continente con la più alta percentuale di dazi al mondo.
In Germania stanno iniziando a prepararsi alla guerra commerciale che verrà…
Si chiedono se il vero obiettivo di Donald Trump sia la Cina o l’Europa.
Nel frattempo esplode il prezzo della benzina in America che fa crescere meno del previsto i consumi ovunque, con la trimestrale di Home Depot in evidente difficoltà, in attesa dei conti di tutto il settore retail tradizionale americano, legato a doppia mandata con il mercato immobiliare commerciale.
Tempi davvero difficili per il mercato azionario americano, dove per la prima volta da 10 anni, i rendimenti degli ultra sicuri titoli di Stato a 3 mesi, sorpassano quelli del principale indice americano…
Addirittura i dividendi delle azioni più importanti e sicure d’ America, devono fare i conti con gli attuali rendimenti dei titoli di Stato a due anni…
Si conclude il rimbalzo del gatto morto euro…
… per la felicità di tutti coloro che hanno investito nei mercati emergenti, dove il dollaro sta seminando il panico tra gli investitori…
Nel frattempo ennesimo disperato attacco dei “bond vigilantes” alla nostra famigerata linea Maginot, sollecitata per l’ennesima volta, anche questa con poca convinzione…
… senza dimenticare cosa è successo a tutti coloro che tre settimane fa vedevano il dollaro a 1.30/1.40 dopo i disperati tentativi di sfondare l’altra linea Maginot, situata tra i valori di 1.25 e 1.26.
A beneficio di quelli che ogni giorno suggeriscono che anche il trentennale ha ormai varcato il punto di non ritorno come il decennale, il nostro amico Mike Shedlock ci ricorda che nulla è in realtà accaduto anzi siamo ancora davvero lontani da una svolta…
Siamo davvero vicini ad una svolta per quanto riguarda il cambio euro dollaro, le prossime settimane saranno decisive, l’innesco dell’esplosione potrebbe arrivare dal nuovo Governo Lega e Cinque Stelle…
Ieri la spinta decisiva è arrivata dall’Europa, come accadde per la Brexit e per il referendum Costituzionale, soprattutto dal criminale ed eversivo articolo apparso sul Financial Times, dove addirittura si scrive che il popolo italiano ha aperto le porte di Roma ai barbari…
Ringrazio di cuore, questi inutili e stupidi burocrati, per la spinta decisiva al nuovo Governo che verrà presentato nei prossimi giorni, la risposta è stata immediata e coesa…
Governo, Salvini contro l’Europa: “Più ci minacciano più ci danno forza …
“I vincoli europei vanno rivisti: negoziando con gli altri Paesi ma vanno rivisti”, ha detto Di Maio e ha aggiunto: “Abbiamo attacchi continui, anche oggi da qualche eurocrate non eletto da nessuno. Ma più ci attaccano più siamo motivati. Vedo tanta paura in un certo establishment per il cambiamento: chi ha paura è nostro nemico, chi vuole il cambiamento ci dia una mano e lotti con noi”.
Loro vogliono il vincolo esterno, più impongono e minacciano e più si rafforzano i barbari come li chiamano loro…
Il 60 % degli italiani voterebbe per partiti euroscettici!
Ieri in molti si sono chiesti di quale impegno sull’immigrazione parla l’Europa, in molti si sono chiesti che cosa abbiano in realtà sottoscritto i precedenti governi Letta e Renzi, con l’Europa per elemosinare un po di flessibilità di bilancio.
La risposta è tutta qui sotto…
Ma veniamo alla fake news della giornata, al famoso contratto, uscito in esclusiva su Huffingtonpost, contratto già vecchio nel quale appare una richiesta esplosiva, ovvero la cancellazione di 250 miliardi di debito italiano acquistato dalla BCE attraverso il quantitative easing.
Al di la del classico canarino introdotto nella miniera dell’opinione pubblica italiana, abbiamo la richiesta di riforma radicale dei trattati europei, del patto di stabilità, riconsiderando il contributo alle casse europee, non dimentichiamoci che noi diamo più di quanto riceviamo all’Europa.
Il contratto prevederebbe, un meccanismo in stile inglese di uscita dall’euro in maniera concordata, se ci fosse una chiara volontà popolare, l’Italia dovrebbe rimanere nella Nato, ma chiederebbe un ritiro immediato di tutte le sanzioni contro la Russia.La riforma delle pensioni verrebbe smantellata, con possibilità di andare in pensione a quota 100. Revisione del regolamento di Dublino su immigrazione e trasferimento obbligatorio dei richiedenti asilo.
Al di la delle provocazioni o delle facili ironie, questa è la risposta congiunta dei due movimenti che conta…
Ogni cosa a suo tempo sotto il cielo, stiamo a vedere cosa accadrà, una cosa è certa, è finito il tempo di chinare il capo in Europa!
Ma aspetta. La saggezza convenzionale potrebbe rivelarsi sbagliata al 100%. In effetti, i mercati dovrebbero rallegrarsi per l’audace esperimento italiano nel radicalismo economico. Perché? Perché dopo due decenni falliti, il paese ha disperatamente bisogno di un nuovo modo di pensare; perché mentre alcune delle idee della coalizione sono forti, alcune sono anche piuttosto buone; e perché i governi populisti offrono risultati molto positivi per gli investitori. Se i mercati italiani crollano, potrebbe essere un’opportunità di acquisto…
Fonte: qui
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