9 dicembre forconi: M5S-Lega, contratto rivisto: salta stop ai lavori Tav. Salvini: «Nè io nè Di Maio premier»

venerdì 18 maggio 2018

M5S-Lega, contratto rivisto: salta stop ai lavori Tav. Salvini: «Nè io nè Di Maio premier»

C'è anche una nuova versione del controverso “Comitato di conciliazione” tra le modifiche apportate al “Contratto di Governo” tra M5S e Lega dall'ennesima riunione tecnica, questo pomeriggio, tra le delegazioni dei due partiti. Probabilmente l'ultima prima del sì definitivo di due leader, Matteo Salvini e Luigi di Maio, atteso in serata.
Venerdì è in programma un ulteriore faccia a faccia, ma non a Roma, vista l'agenda rispettivi impegni, che li porta lontani dalla Capitale. Il nuovo vertice potrebbe essere a Milano, anche se mancano conferme. Ancora da sciogliere, in particolare il nodo della premiership. Una sola certezza: non sarà nessuno dei due, come ha annunciato Salvini in diretta su Skytg24 da Aosta: «Per me sarebbe stato un onore ma i numeri sono numeri e stiamo trovando la persona più adatta a rappresentare questo governo».

I timori di Macron su M5S-Lega: vedo forze paradossali, fiducia in Mattarella 
L’incertezza sul premier si riflette anche nelle parole del presidente francese Emmanuel Macron che in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue-Balcani a Sofia si è detto preoccupato per le «forze eterogenee e paradossali» che «potrebbero allearsi su un progetto» ancora tutto da capire. «C’è una parte di incertezza a questo stadio ma ho anche un elemento di fiducia perché il presidente della Repubblica Mattarella ha indicato che il governo dovrà lavorare con l'Ue» e che questo «sarà uno dei criteri per la formazione del governo», ha poi concluso.
Nessun riferimento alla moneta unica, scompare aliquota unica per imprese 
Tornando alle modifiche al “Contratto”, la riscrittura del passaggio dedicato al Comitato di conciliazione ha l’obiettivo di evitare contrasti di carattere costituzionale e che il nuovo organismo si ponga come un Consiglio dei ministri parallelo. Un ulteriore intervento sull'impianto del reddito di cittadinanza punta invece a fare in modo che ci siano offerte di lavoro entro due anni. Nel documento è invece sparito ogni riferimento alla moneta unica, così come scompare l'aliquota unica per le imprese. La nuova versione del contratto di governo tra Lega e M5s accomuna tutti alla stessa fattispecie: due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite Iva, imprese e famiglie (per le quali è prevista una deduzione fissa di 3mila euro sulla base del reddito familiare). In precedenza per le società era prevista una sola aliquota al 15 per cento.

La “stretta” sui campi rom Revisione «integrale» del progetto Tav Italia-Francia 

Altro ritocco riguarda il passaggio sulla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione. L’impegno è quello di «ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia». Nella precedente versione si parlava di un impegno a « sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto». Per la deputata torinese Laura Castelli, che ha commentato la novità su Facebook, la modifica «rende più forte la nostra lotta perché appellarsi all'accordo tra Italia e Francia è modo concreto per evidenziare l'inesistenza del presupposto alla realizzazione dell'opera. È scritto all'articolo 1 dell'accordo che richiede la saturazione (traffico minimo per giustificare l'opera)».

Il programma di Governo si aggiorna poi con quella che può essere considerata una vera e propria “stretta” sui rom: si va dalla chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive comunitarie al contrasto ai roghi tossici e all’obbligo di frequenza scolastica dei minori pena l'allontanamento dalla famiglia o perdita della responsabilità potestà genitoriale. In ogni caso - si legge nella nuova bozza concordata oggi - «proponiamo di intervenire per il pieno superamento dei campi Rom in coerenza con l'ordinamento dell'unione europeo».

Nidi gratis solo per gli italiani e reddito di cittadinanza a tempo 
Tra i punti del “contratto di Governo” concordati dalle due delegazioni tecniche di Carroccio e 5 Stelle ci sono i “Servizi alle famiglie” e Reddito di cittadinanza. Nel primo caso, viene superata - nel senso che sparisce ogni riferimento in tal senso - l'inclusione tra i beneficiari degli asili gratuiti delle famiglie di stranieri residenti da almeno 5 anni in Italia. Nel secondo caso uno degli aspetti in discussione era l'arco temporale dopo il quale si decade il beneficio in caso di rifiuto del lavoro offerto. L’ultima versione del documento conferma l'indicazione di due anni.

Missioni all’estero, partecipazione italiana da “rivalutare” 

Il capitolo Difesa aggiornato prevede un passaggio in cui si sottolinea l’opportunità di «rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle singole missioni internazionali geopoliticamente e geograficamente, e non solo, distanti dall'interesse nazionale italiano». Il capitolo prevede anche nuove assunzioni nelle forze dell'ordine (Carabinieri per la Difesa) con aumento delle dotazioni e dei mezzi ma anche la «imprescindibile la tutela dell'industria italiana del comparto difesa, con particolare riguardo al finanziamento della ricerca e dell'implementazione del know how nazionale in ambito non prettamente bellico. Progettazione e costruzione navi, aeromobili e sistemistica high tech». M5S e Lega si impegnano anche «a razionalizzare lo spreco di risorse nelle spese militari anche con riferimento alla riforma del patrimonio immobiliare dismesso».


Telecamere sulle divise degli agenti su strada 

Una modifica di oggi riguarda poi il capitolo sicurezza, con la previsione di misure per dotare di videocamere la divisa di tutti gli appartenenti alle forze di polizia che operano in strada. «Si dovranno dotare tutti gli agenti che svolgono compiti di polizia su strada di una videocamera sulla divisa, nell'autovettura e nelle celle di sicurezza - si legge nella bozza - sotto il controllo e la direzione del garante della Privacy e con l'adozione di un rigido regolamento». L'obiettivo, spiegano M5s e Lega è quello di «filmare quanto accade durante il servizio, nelle manifestazioni in piazza e negli stadi». Altra novità sono le videocamere nelle scuole per combattere il bullismo, previste dall'ultima bozza del contratto di governo, anche se nel testo non vengono indicate né le modalità con le quali debbano essere effettuate le riprese né quali siano le misure per garantire la privacy di insegnanti e studenti. La misura è inserita nel capitolo dedicato a “Cyber security e contrasto al bullismo', al punto 21, quello dedicato a “Sicurezza, legalità e forze dell'ordine”.

Fonte: qui

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