A POCHI PASSI DAL CAFFÈ SORGEVA ANCHE LA PALESTRA DOVE IL 43ENNE, LO SCORSO NOVEMBRE, HA AGGREDITO A TESTATE E BASTONATE GLI INVIATI DELLA RAI
DETENUTO NEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DI TOLMEZZO, SPADA DEVE RISPONDERE DI LESIONI E ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
Valeria Costantini per il “Corriere della Sera – Roma”
Licenza revocata, chiude il bar di Roberto Spada. Serrande abbassate a Nuova Ostia per il locale di via Francesco Storelli, nel cuore del quartiere feudo del clan. A pochi passi dal caffè sorgeva anche la palestra gestita dal 43enne, il luogo davanti al quale lo scorso novembre ha aggredito a testate e bastonate gli inviati della Rai.
Spada è oggi detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, in provincia di Udine. Il fratello del boss Carmine deve rispondere di due diverse accuse: da un lato per lesioni e violenza aggravate dal metodo mafioso, dall' altro per associazione per delinquere (sempre con il 416bis) per la gestione degli affari criminali a Ostia. Droga, minacce, estorsioni, fino all' omicidio, la famiglia di origine sinti, imparentata con i Casamonica, per la procura di Roma dominava con violenza e senza scrupoli su ampie fette sociali ed economiche del litorale della Capitale.
«Mina l' ordine e la sicurezza pubblica»: questa la motivazione del provvedimento con cui il questore Guido Marino ha ordinato la revoca della licenza e quindi la chiusura del «Bar Music». Ieri gli agenti della divisione di polizia amministrativa e sociale, insieme ai colleghi del commissariato Lido, hanno apposto i sigilli. Il locale, dopo l' aggressione ai giornalisti, era già stato oggetto a dicembre di un' ordinanza di sospensione dell' attività per 45 giorni perché frequentato da pregiudicati, tra i quali anche un sorvegliato speciale.
Per di più durante l' ispezione erano stati trovati fori di proiettile sullo stipite della porta di ingresso, nascosti da nastro adesivo; dietro il bancone invece erano custoditi una spada, un' accetta e un bastone. Scaduti i termini della misura il bar aveva poi riaperto, ma la polizia non aveva mai interrotto i controlli.
L' area di Nuova Ostia del resto è stata costantemente monitorata da un vasto dispiegamento di forze: i blitz e i posti di blocco hanno permesso negli ultimi mesi ulteriori arresti e sono proseguite le indagini per scoprire i nuovi equilibri criminali dopo la decapitazione dei clan più importanti, Spada ma anche Fasciani. Gli agenti hanno quindi accertato come il bar continuasse a essere frequentato da pregiudicati, ma non solo: di fatto chi lo gestiva era privo di autorizzazioni e anche di un regolare contratto di lavoro, pur affermando di essere alle dipendenze degli Spada.
Il provvedimento è stato ritenuto urgente dalla Questura, visto «il delicato contesto ambientale, connotato da una particolare incidenza criminale, in cui è inserito il locale che ha generato ad oggi una situazione di gravissimo disagio per la collettività».
Un allarme sociale legato, in particolare, proprio alla figura di Roberto Spada, che con il bar poteva vantare ancora un presidio di potere: per due anni di seguito gli erano state chiuse due palestre a Nuova Ostia - per abusi e illeciti vari - poi puntualmente riaperte. Inoltre è di pochi giorni fa la conferma in Cassazione della custodia cautelare in carcere (oltre a quella dell' aggravante mafiosa): un provvedimento che, ai sensi del vigente codice antimafia, rende Spada comunque incompatibile con licenze o autorizzazioni in campo commerciale.
Fonte: qui
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