9 dicembre forconi: GOLPE IN ZIMBABWE

domenica 19 novembre 2017

GOLPE IN ZIMBABWE

MILITARI IN STRADA, IL PRESIDENTE MUGABE E LA MOGLIE NELLE MANI DELL’ESERCITO 

ALLA BASE DELL’AZIONE DELLE FORZE ARMATE È STATA L’ULTIMA MOSSA DELL’ANZIANO DITTATORE CHE HA DEFENESTRATO IL VICEPRESIDENTE MNANGAGWA NEL TENTATIVO DI MANTENERE LA SUA FAMIGLIA AL POTERE 

Roberto Bongiorni per www.ilsole24ore.com
zimbabweZIMBABWE

L’anziano Robert Mugabe, il padre padrone dello Zimbabwe, l’eroe che nel 1980 ha portato l’ex Rhodesia all’indipendenza, affrancandola dal giogo coloniale, divenendo in seguito un dittatore sempre più allergico ad ogni forma di dissenso, non siede più sul suo trono.

Con una decisa azione militare, schierando soldati, blindati e carri armati per le strade della capitale Harare, l’esercito dello Zimbabwe ha annunciato di avere in custodia il presidente Mugabe e la moglie Grace. «La loro sicurezza è garantita», si afferma nella dichiarazione letta alla televisione da un portavoce delle forze armate, diffusa anche su internet. I militari avrebbero anche arrestato il ministro delle Finanze Ignatius Chombo, nell’ambito di quella che ora viene definita una caccia a «criminali» che hanno causato sofferenze al paese.

ROBERT E GRACE MUGABEROBERT E GRACE MUGABE

Colpo di Stato?


Il solito colpo di Stato africano? La versione dell’esercito, che lo nega, è diversa. «Robert Mugabe e la sua famiglia sono al sicuro e la loro sicurezza è garantita». Si sta «solamente prendendo di mira i criminali che lo circondano» e che «stanno provocando sofferenze economiche e sociali. Non appena avremo compiuto la nostra missione ci attendiamo che la situazione torni alla normalità».

Se non è un colpo di Stato, è tuttavia qualcosa che gli somiglia molto. Quando un capo delle Forze armate compare in Tv per annunciare di voler ripristinare l’ordine del Paese, le cose sono in sostanze già fatte. Ed è davvero difficile che seguano in tempi brevi le libere elezioni che vengono puntualmente annunciate in questi casi.

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Stati Uniti e Gran Bretagna hanno disposto per un giorno la chiusura delle ambasciate invitando i propri cittadini alla massima prudenza. 

Un testimone riferisce a Reuters che i soldati, con veicoli blindati, hanno bloccato le strade che portano ai principali uffici del governo, al Parlamento e ai tribunali nel centro della capitale Harare.

Alla base dell’azione militare è stata l’ultima mossa dell’anziano dittatore nel tentativo di mantenere la sua famiglia al potere. In un clima già teso da molto tempo, la scorsa settimana Mugabe aveva defenestrato il vicepresidente Emmerson Mnangagwa. Non era certo un oppositore, tutt’altro. Piuttosto un fedelissimo che ha trascorso quasi 50 anni a fianco dell’anziano dittatore , ormai 93enne, e che veniva indicato come il suo naturale successore. Probabilmente incalzato dalla consorte Grace, 43 anni più giovane di lui, Mugabe lo ha accusato di tramare contro il capo di Stato.

«Salutiamo e applaudiamo il coraggio della nostra Zdf [le forze armate, ndr] che, in maniera decisiva ha respinto concessioni dell’ultimo momento da parte di un dirigente il cui unico obbiettivo era di creare un dinastia familiare», ha scritto Mnangagwa dal Sudafrica, dove è fuggito per evitare l’arresto la scorsa settimana

«Una fase di transizione guidata dall’esercito spianerà ora la strada a un’elezione libera, corretta e democratica» Conosciuto anche con il soprannome di “coccodrillo”, Mutsvangwa aveva affermato che dietro la sua rimozione c’era la regia dell’ambiziosa first lady, Grace Mugabe.
MUGABEMUGABE
Davanti a quest’azione di forza da parte delle forze militari, lo stesso partito del presidente Mugabe, lo Zanu Pdf, ha fatto marcia indietro volgendo le spalle al presidente. «Né lo Zimbabwe, né Zanu sono di proprietà di Mugabe e sua moglie. Oggi comincia una nuova era e il compagno Mnangagwa ci aiuterà a ottenere uno Zimbabwe migliore».

Una disastrosa crisi economica

Una volta salito al potere, salutato prima dalla popolazione come un eroe della resistenza, Mugabe si è trasformato negli anni uno di quei “presidenti a vita” africani, deciso a non mollare il potere e a reprimere ogni forma di dissenso, anche con azioni sanguinose. Desideroso di impossessarsi delle miniere di diamanti del Congo Meridionale, inviò l’esecito dello Zimbabwe a fianco dell’esercito governativo, nella sanguinosa seconda guerra del Congo (1998-2003). Un intervento che, insieme alla sua disastrosa riforma agricola ed alle generosissime regalie ai membri del suo entourage, mise in ginocchio le casse dello Stato.

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In difficoltà per le sanzioni internazionali, Mugabe decise di stampare soldi per non affondare. L’inflazione toccò livelli incredibili, Nell’ottobre del 2008 era volata ad un tasso di 231 milioni per cento. Per poi non fermarsi più, fino a 90 miliardi di punti percentuali. La carta moneta locale era carta straccia. I tentativi di sostituire la valuta locale con quella di altri Paesi, (tra cui Botswana e Cina) non si sono rivelati efficaci. Per cercare di porre rimedio a questa situazione nel 2016 la Banca Centrale dello Zimbabwe aveva annunciato di emettere bond notes, in altre parole note di debito che dovevano avere lo stesso valore dei dollari americani.

Di fatto oggi in Zimbabwe non esiste una valuta locale. Si usa il dollaro americano. Ma le cose non sono migliorate così tanto. Il 95% della popolazione non ha lavoro, tre milioni di persone hanno scelto la via dell'esilio, la riforma agricola è stata disastrosa e questo fertile Paese di 16 milioni di abitanti, esteso più dell’Italia, è costretto a importare beni che potrebbe facilmente produrre. Anzi, con le dovute riforme, anche esportare.

15 Novembre 2017

Fonte: qui

Zimbabwe: Mugabe sarà rimosso, forse già domani

Lo scrive il sito del quotidiano britannico Independent citando «due fonti del partito di governo»

AP
Robert Mugabe sarà rimosso come presidente dello Zimbabwe: lo scrive il sito del quotidiano britannico Independent citando «due fonti del partito di governo del paese, la Zanu-Pf». Il partito dovrebbe tenere domani mattina una riunione speciale del suo Comitato centrale per licenziare il 93enne leader e sua moglie Grace dal ruolo di capo della Lega delle donne della Zanu-Pf. Emmerson Mnangagwa, il vicepresidente licenziato da Mugabe questo mese, sarà rimesso in carica, aggiunge il sito.  

La notizia arriva dopo che stamane una manifestazione nel centro di Harare aveva radunato migliaia di persone a sostegno dell’intervento dell’esercito, che ha messo agli arresti domiciliari Robert Mugabe. «Mugabe deve lasciare lo Zimbawe», «Bob non è nostro zio», questi alcuni degli slogan scritti sugli striscioni portati dai dimostranti, che hanno sfilato per le vie della capitale in un clima tendenzialmente di festa. A sostegno della manifestazione si sono schierati la potente Associazione dei veterani di guerra, vicina al governo, e il Movimento per il cambiamento democratico, di opposizione. 

“Lacrime di gioia”  
Sventolando bandiere nazionali, i manifestanti hanno cantano e ballato in un’ondata di euforia per l’attesa caduta del presidente. «Sono lacrime di gioia», ha detto a Reuters Frank Mutsindikwa, 34 anni, con in mano la bandiera dello Zimbabwe. «La voce del popolo» è scritto su un cartello che raffigura a mezzo busto Constantino Chiwenga, il capo delle forze armate che sta guidando la transizione. «In solidarietà con le nostre forze armate di difesa e i veterani di guerra», è la scritta verde sulla maglietta bianca indossata da un giovane sotto un cielo carico di nubi. «Go, go, nostro generale», è uno slogan, sempre riferito a Chiwenga, segnalato dall’agenzia Ap nel raduno che solo una settimana fa avrebbe scatenato una dura repressione. 


Financial Times: colpo di stato al rallentatore  
Il Financial Times accredita la definizione dell’intervento, il primo di questo tipo nei 37 anni di vita indipendente del paese, come «un colpo di stato al rallentatore». 
I militari finora avevano sempre avuto «forti legami ideologici e sociali con la Zanu-Pf», l’«Unione nazionale africana dello Zimbabwe - Fronte patriottico», il partito di Mugabe, ricorda la rivista Foreign Policy (Fp). «L’ascesa di nuovi leader Zanu-Pf» attorno alla consorte e possibile erede di Mugabe, Grace, ha però «rappresentato una potenziale minaccia agli interessi economici dei comandanti» militari, scrive Fp spiegando perché l’esercito ha abbandonato il presidente. 

18 Novembre 2017

Fonte: qui

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