TRA LE ISOLE DEL NORD ATLANTICO, GLI ANIMALI VENGONO ATTRATTI NELL’ACQUA BASSA DOVE NON POSSONO PIÙ FUGGIRE ALLE LAME DEI CACCIATORI, MENTRE UNA FOLLA SI RIUNISCE PER ASSISTERE ALLA MATTANZA - VIDEO
VIDEO - I CACCIATORI DI BALENE ALLE ISOLE FAROE
CACCIA ALLE BALENE
Nel 2016 può ancora succedere una cosa del genere? Tra le isole della Nord Atlantico questa settimana si è svolta per l’ennesimo anno di seguito la ‘grindadrap’, un metodo crudele di caccia alle balene che consiste nell’attirarle nelle baie e tagliagli il midollo con dei coltellacci.
Rigirandosi in un mare scarlatto, le decine di balene non possono più sfuggire alla pioggia di lame. Spinte nell'acqua bassa, sono costrette a fare un bagno nel sangue dei loro compagni. Una volta che le hanno uccise, poi, con dei ganci e delle funi trasportano i loro corpi a terra, dove una folla di persone, tra cui molti bambini, si sono riuniti a guardare lo spettacolo.
E l’aspetto più tragico di questa pratica disumana è che le balene restano vittime di queste brutalità a causa del loro innato senso di lealtà. Tale è la loro devozione alla famiglia che se uno di loro viene colpito, l’intera cerchia di balene resterà al suo fianco, ponendo se stessi in pericolo. Se muore una, muoiono tutte. Ma muoiono insieme.
CACCIA ALLE BALENE
Queste, le immagini dell’ultimo grindadrap nelle Faroe Islands durante le quali sono state uccise almeno 120 balene. A quanto pare, questi tipi di pesca sono del tutto legali, ma gli attivisti stanno cercando di portare in tribunale la caccia alle balene in Danimarca.
Nessun commento:
Posta un commento