9 dicembre forconi: MARSIGLIA – UN UOMO AMMAZZA DUE DONNE A COLTELLATE ALLA STAZIONE GRIDANDO “ALLAH AKBAR”

martedì 3 ottobre 2017

MARSIGLIA – UN UOMO AMMAZZA DUE DONNE A COLTELLATE ALLA STAZIONE GRIDANDO “ALLAH AKBAR”

L’ASSALITORE E’ STATO POI UCCISO DALLE FORZE DELL’ORDINE 
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1 Ottobre 2017 - Due donne uccise a coltellate alla stazione di Marsiglia. L'assalitore è stato ucciso dalle forze dell'ordine. L'attacco è avvenuto oggi alla stazione ferroviaria di Saint-Charles, nel centro di Marsiglia dove un uomo ha attaccato i passanti a coltellate. L'area è stata isolata dalla polizia che ha invitato i cittadini a evitare la zona.
L’assalitore ha accoltellato due persone gridando Allah u Akbar, prima di essere ucciso dai militari. Lo riferiscono testimoni citati da France Info.
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Le due vittime dell'aggressore della stazione Saint Charles di Marsiglia sono due donne: secondo Bfm-Tv, una è stata sgozzata l'altra pugnalata.

Fonte: qui

IL KILLER DELLA STAZIONE DI MARSIGLIA FINO  A TRE ANNI FA VIVEVA AD APRILIA, LA MOGLIE, RAMONA, È ITALIANA 
AL MOMENTO VIENE ESCLUSO CHE L’ATTENTATORE POSSA AVER AVUTO CONTATTI CON I FONDAMENTALISTI QUANDO VIVEVA IN ITALIA. L' IPOTESI PIÙ PROBABILE È CHE SI SIA RADICALIZZATO DOPO ESSERE PARTITO

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F.Sar. per il Corriere della Sera

La segnalazione delle autorità francesi è arrivata nella notte e all' alba di ieri è scattata la perquisizione a casa della suocera. Ahmed Hanaci, l' attentatore della stazione di Marsiglia che ha ucciso a coltellate due ragazze, era sposato con un' italiana, Ramona. Ha vissuto nel nostro Paese - ad Aprilia, in provincia di Latina - fino al 2014 e quando il suo matrimonio è finito ha deciso di trasferirsi in Francia.

Adesso sono in corso nuovi accertamenti dell' Antiterrorismo per scoprire se - come è emerso dai primi controlli - in questo periodo di tempo possa essere rientrato per sbrigare alcune pratiche. Ma anche per accertare se possa aver coltivato contatti con altri stranieri.

RAGAZZE UCCISE A MARSIGLIARAGAZZE UCCISE A MARSIGLIA
Tunisino di Bizerte, 30 anni, Hanaci arriva nel 2006. Vive di espedienti, ha precedenti penali per furto e spaccio. Stessi reati contestati alla moglie. I due si sposano nel 2008 e vivono insieme fino a tre anni fa.

Decidono di separarsi e lui abbandona l' Italia, poi parte anche lei. Ieri, quando la polizia è arrivata a casa, i familiari hanno spiegato che la donna si trova in Nordafrica.


Al momento viene escluso che Hanaci possa aver avuto contatti con i fondamentalisti quando viveva in Italia. L' ipotesi più probabile è che si sia radicalizzato dopo essere partito, anche se non è ancora chiaro quali fossero i suoi legami con i jihadisti in Francia. Non è infatti ancora escluso che la sua azione sia stata estemporanea, tipica di un «lupo solitario» e non di un appartenente a un' organizzazione strutturata.
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Al momento gli inquirenti francesi hanno scoperto che il giorno prima dell' attacco nella stazione Saint-Charles di Marsiglia, era stato rilasciato dalla polizia che lo aveva arrestato a Lione per il furto di una giacca da 39 euro.

Non è la prima volta che emergono legami tra i fondamentalisti e l' Italia. Youssef Zaghba, uno dei tre attentatori del London Bridge del giugno scorso, aveva vissuto a Bologna con sua madre, Valeria Collina, sposata con un marocchino, ed era stato anche fermato all' aeroporto «Marconi» mentre cercava di partire per Istanbul e andare in Siria.

Fonte: qui

FINISCE LO STATO D’EMERGENZA IN FRANCIA, MA L’ELISEO VUOLE UNA LEGGE SPECIALE ANTITERRORISMO: PIU’ POTERI AI PREFETTI, PERQUISIZIONI (ANCHE SENZA AUTORIZZAZIONE, MA CON SOLA COMUNICAZIONE AL GIUDICE), PIU’ INTERCETTAZIONI E BRACCIALETTI ELETTRONICI 
UN CODICE ROCCO IN SALSA FRANCESE, INSOMMA…
Stefano Montefiori per La Repubblica

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Oggi a Tolosa si apre il processo a Abdelkader Merah, fratello di Mohamed e accusato di essere stato suo ispiratore e complice per gli assassinii di sette persone (tra le quali tre bambini), nel marzo 2012. Quei fatti furono l' inizio della lunga serie di stragi che hanno colpito la Francia e poi il resto d' Europa.

Da allora quattro leggi successive sono state approvate per rafforzare l' arsenale giuridico francese e combattere il terrorismo islamico, e domani l' Assemblea nazionale ne voterà solennemente una quinta, in sostituzione dello stato di emergenza che scade il 1° novembre. Molte voci, dall' Onu a Amnesty International, criticano misure che vengono accusate di tradire ciò per cui l' Occidente è in guerra, cioè la difesa delle libertà individuali e lo Stato di diritto.

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La sera dell' attacco al Bataclan, il 13 novembre 2015, il presidente François Hollande proclamò lo stato di emergenza, una misura eccezionale risalente alla guerra d' Algeria. Da allora il provvedimento è stato prorogato per ben cinque volte. Quando si pensò di non prolungarlo, all' inizio dell' estate 2016, l' attentato di Nizza del 14 luglio con i suoi 86 morti fece subito cambiare idea al presidente. Da allora la Francia non ha conosciuto altre stragi di massa, che si sono spostate in Germania e Regno Unito, ma molti attacchi falliti o episodi di minore entità, il più grave dei quali è l' accoltellamento di ieri a Marsiglia.
le foto mai viste di nizza pubblicate da paris match 1LE FOTO MAI VISTE DI NIZZA PUBBLICATE DA PARIS MATCH 

Il presidente Macron ha riconosciuto che uno stato di emergenza permanente è paradossale. Per questo il leader francese ha deciso di ricorrere a una nuova legge, ma con il rischio che i provvedimenti - eccezionali - dello stato di emergenza entrino a fare parte, definitivamente, del diritto comune. L' ispirazione di fondo è limitare il controllo dei giudici, ed estendere le prerogative del potere esecutivo.

MORTI FUORI DAL BATACLAN 02MORTI FUORI DAL BATACLAN
I prefetti e il ministro dell' Interno potranno ancora restringere la circolazione delle persone, autorizzare perquisizioni personali e delle auto in occasioni di grandi eventi, assegnare un sospetto a soggiorno obbligato (l' attuale stato di emergenza prevede in casa, la legge allarga l' area al comune), autorizzare perquisizioni amministrative previa semplice informazione del giudice delle libertà, ricorrere al braccialetto elettronico per persone non ancora condannate, aumentare i controlli delle comunicazioni (telefonini e Internet), rafforzare i controlli alle frontiere estendendoli a un' area di 20 chilometri quadrati attorno a porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.

BRACCIALETTO ELETTRONICOBRACCIALETTO ELETTRONICO
Un modo, secondo le associazioni di aiuto ai migranti, di usare l' emergenza terrorismo per combattere in realtà l' immigrazione. «La normalizzazione dei poteri di emergenza minaccia gravemente la protezione dei diritti in Francia», ha scritto in un comunicato l' esperta Onu dei diritti dell' uomo Fionnuala Ní Aolain. Ma almeno serve? Di recente alcuni attentati sono stati sventati per caso (l' ultimo grazie a un idraulico che ha notato bombole di gas sospette in una casa) più che grazie alle indagini. Macron promette di affiancare a queste misure contingenti una strategia di più ampio respiro.

Fonte: qui

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