9 dicembre forconi: DURISSIMO CLAUDIO MESSORA CONTRO DI MAIO: ''CON LA SUA MANOVRINA DI PALAZZO("LA GRANDE AMMUCCHIATA PER POLTRONE") PASSA DA VICEPREMIER E MINISTRO DEL LAVORO A RACCATTAPALLE, E I MINISTERI CHIAVE DEL PAESE TORNANO AL PD CHE ERA STATO CANCELLATO DALLE ELEZIONI. I MERCATI BRINDANO: ANDATE AFFANCULO!''

giovedì 29 agosto 2019

DURISSIMO CLAUDIO MESSORA CONTRO DI MAIO: ''CON LA SUA MANOVRINA DI PALAZZO("LA GRANDE AMMUCCHIATA PER POLTRONE") PASSA DA VICEPREMIER E MINISTRO DEL LAVORO A RACCATTAPALLE, E I MINISTERI CHIAVE DEL PAESE TORNANO AL PD CHE ERA STATO CANCELLATO DALLE ELEZIONI. I MERCATI BRINDANO: ANDATE AFFANCULO!''


I NUMERI PARLANO CHIARO: I GIALLO-ROSSI INSIEME NON HANNO LA FORZA PER CREARE UNA MAGGIORANZA STABILE AL SENATO. MANCANO ALMENO 4 VOTI 
PER CUI DOVRANNO PER FORZA RICORRERE AI PARTITINI DEL GRUPPO MISTO E DELLE AUTONOMIE
LEU ENTRERÀ QUASI SICURAMENTE NELLA MAGGIORANZA. 
E POI INDOVINATE CHI RISPUNTA DAL CILINDRO? PIERFERDINANDO CASINI SI È MOSSO CON ZINGARETTI PER FAR CADERE IL VETO SU CONTE E…
Alberto Busacca per “Libero Quotidiano”

giuseppe conte luigi di maio 2GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Più che delle poltrone, Pd e M5S farebbero bene a preoccuparsi del pallottoliere. I numeri, infatti, sono impietosi. E certificano che, da soli, democratici e pentastellati non hanno la forza per dar vita a un governo giallorosso. Per far tornare i conti sarà necessario rivolgersi ai "cespugli", i piccoli partiti "nascosti" nel gruppo misto e in quello delle autonomie. Cosa che, però, renderebbe la maggioranza molto più ballerina.

di battista paragoneDI BATTISTA PARAGONE
Il problema, come sempre, è il Senato, aula dove è più difficile ottenere la fiducia. Vediamo la situazione nel dettaglio. Il principale gruppo di Palazzo Madama è quello del Movimento Cinque Stelle, composto da 107 senatori. Ma ieri Gianluigi Paragone ha fatto sapere che, «per coerenza», non sosterrà l' inciucio. E così si scende già a 106. Il Partito democratico porta in dote 51 voti, che fanno arrivare il conto a quota 157E qui iniziano i guai. Perché per avere la maggioranza bisogna ottenerne almeno 161. Pd e Cinque Stelle, da soli, non ce la fanno.
la de petris una gattara in sonnoLA DE PETRIS UNA GATTARA IN SONNO

E allora? E allora, come detto, bisognerà rivolgersi ai "cespugli". In primo luogo a quelli che compongono il gruppo misto. Qui, in particolare, ci sono quattro senatori di Leu (guidati da Pietro Grasso), più che disponibili a far parte di un esecutivo anti-Salvini. Con loro si arriva alla famigerata quota 161, ma per un governo che vuole durare fino alla fine della legislatura non è ancora abbastanza, anche perché non è detto che tra i grillini l' unica defezione sia quella di Paragone (si parla di una decina di senatori pronti a "sganciarsi").
consultazioni emma boninoCONSULTAZIONI EMMA BONINO

Così sarà necessario cercare l' appoggio anche degli altri componenti del gruppo misto. Emma Bonino, dopo le consultazioni di ieri al Quirinale, ha detto che «+Europa non ritiene di poter garantire il sostegno a un governo di cui non conosciamo niente». Porta semi-chiusa, insomma. Restano Riccardo Nencini del Psi, cinque fuoriusciti del M5S e due esponenti del Movimento Associativo Italiani all' Estero.
pierferdy casini foto mezzelani gmt068PIERFERDY CASINI FOTO MEZZELANI 




PIER FERDINANDO C' È
Esaurito il gruppo misto, la nuova maggioranza potrebbe pescare qualcosa pure nel gruppo per le Autonomie. Qui, tra l' altro, troviamo Pier Ferdinando Casini, che si può considerare giallorosso ad honorem. C' era anche lui, infatti, tra quelli che hanno invitato il leader del Pd, Nicola Zingaretti, a far cadere il suo veto su Conte.
giuseppe conte luigi di maioGIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

pierferdinando casini paolo gentiloni mario monti elsa antonioliPIERFERDINANDO CASINI PAOLO GENTILONI MARIO MONTI ELSA ANTONIOLI














«È sbagliata», ha spiegato, «la pregiudiziale contro il presidente del Consiglio dimissionario. Conte ha gestito una formula politica sostanzialmente ingestibile e l' ha fatto per senso di responsabilità verso il Movimento e verso il Paese. Non si può dimenticare che per due volte ha evitato la procedura d' infrazione contro l' Italia».

salvini conteSALVINI CONTE
«Conte non è De Gasperi», ha aggiunto, «del resto di De Gasperi in circolazione non ne vedo molti, ma è una persona che ha dimostrato serietà, capacità e ragionevolezza». Insomma, Pier Ferdinando c' è.

TRATTATIVE
Meno scontato, invece, l' appoggio dei tre senatori dell' Svp. Dopo il primo colloquio con Mattarella, Julia Unterberger ha comunicato che «l' orientamento prevalente all' interno del partito è quello dell' astensione». E Philipp Achammer, segretario politico della Svp, ha precisato: «Siamo favorevoli ad un governo tecnico, non a uno formato da Movimento Cinque Stelle e Pd».
Dieter Steger, Julia Unterberger, Albert Laniece del gruppo per le autonomieDIETER STEGER, JULIA UNTERBERGER, ALBERT LANIECE DEL GRUPPO PER LE AUTONOMIE

Tirando le somme, l' esecutivo giallorosso potrebbe arrivare intorno ai 175 voti a favore (contando anche sull' eventuale aiuto dei senatori a vita). Abbastanza, ma bisogna vedere quanto sarà consistente la fronda grillina. E comunque i pentastellati dovranno rassegnarsi al fatto che trattare coi dem (cosa già di per sé complicata, come stiamo vedendo in questi giorni) non sarà sufficiente.
consultazioni riccardo nencini emma boninoCONSULTAZIONI RICCARDO NENCINI EMMA BONINO







Poi bisognerà convincere i vari Grasso, Casini, Nencini... in bocca al lupo...
Fonte: qui


LEONARDO METALLI, UNO DEI PRIMI PENTASTELLATI IN RAI: ''IL M5S FINIRÀ COME L'UOMO QUALUNQUE, SPARIRÀ DOPO L'ALLEANZA CON LA SINISTRA'' 

BARILLARI: ''PRONTI A DIMETTERCI IN BLOCCO''

METALLI: I 5 STELLE FARANNO LA FINE DELL'UOMO QUALUNQUE

Leonardo Metalli, giornalista del Tg1, uno dei primi ''grillini'' in Rai

claudio messora beppe grilloCLAUDIO MESSORA BEPPE GRILLO

I 5 Stelle (vedi Casaleggio) hanno seguito alla perfezione la genesi evolutiva dell’Uomo qualunque nato da una rivista fondata a Roma nel 1944 e diretta da Guglielmo Giannini (vedi Grillo). Caratterizzato da un linguaggio colorito e popolaresco, dichiaratamente anticomunista, aderendo prima alla destra, (vedi Salvini) alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia contro i partiti.

leonardo metalli beppe grilloLEONARDO METALLI BEPPE GRILLO

Nel 1946, il vasto movimento di opinione pubblica suscitato, soprattutto al Sud, dalla rivista, sfociò nella formazione di un partito politico, il Fronte dell’Uomo qualunque, che riportò un notevole successo nelle elezioni per l’Assemblea Costituente e un successo ancora maggiore, nel novembre dello stesso anno, nelle elezioni amministrative in numerose città del Centro-Sud. Il Fronte, tuttavia, incapace di darsi un programma definito, si avviò a un rapido declino facendo alleanze finali deludenti con le sinistre (Vedi Pd e Zingaretti) e dopo le elezioni politiche del 1948 scomparve dalla scena politica. (vedi epilogo M5S). Fonte: qui


DALLE STELLE ALLE STALLE 
VITTORIO FELTRI: “IL GOVERNO SERVE A EVITARE ELEZIONI ANTICIPATE CHE SOTTERREREBBERO I GRILLINI NELL’INDIFFERENZA SE NON NEL DISGUSTO. SI PRESENTARONO AL GRIDO DI VAFFANCULO E INDOSSARONO ABITI VIRGINALI E ORA SFOGGIANO LE NUDITÀ DELLE ESCORT” 
“PUR DI FAR SECCO SALVINI, I SUOI AVVERSARI ED EX SOCI SONO PRONTI A STROZZARSI CON LA CRAVATTA. BUONA MORTE A TUTTI. L' IMPORTANTE È CHE…”
Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

Perfino i ciechi e i sordi, forse anche i deficienti, hanno capito l' antifona: l' erigendo governo obbedisce all' esigenza di evitare elezioni anticipate che sotterrerebbero i grillini nell' indifferenza se non nel disgusto. Essi si presentarono sulla scena politica al grido di vaffanculo e indossarono abiti virginali e ora sfoggiano le nudità delle escort. Sono disposti a tutto, addirittura a prostituirsi, pur di non perdere fettuccine di potere e indennità varie spettanti ai parlamentari. Niente di nuovo e molto di vecchio.

NICOLA ZINGARETTI E LUIGI DI MAIO BY CARLINICOLA ZINGARETTI E LUIGI DI MAIO BY CARLI
La convenienza ispira ogni mossa di questa gentarella avvinta come l' edera ai palazzi della cuccagna. I cittadini onesti che sperano ancora si possa votare sono dei poveri illusi. Il capo dello Stato deve obbligatoriamente tenere conto che, secondo la Costituzione, ha il diritto di governare il gruppo di approfittatori che, mettendo insieme i cocci dei partiti, riesce ad esprimere una maggioranza, per quanto rivoltante e per nulla coesa. Infatti i leader continuano a litigare, non sui programmi da realizzare, bensì sulla spartizione degli incarichi che li arrapano per motivi di ingordigia.


Qualcuno, dicevo, spera in una rottura definitiva tra M5S e Pd e che Mattarella si scocci e sciolga le Camere. Sognare non è vietato, ma non vale la pena. Non è il popolo che può cambiare la realtà, è il popolo che ad essa deve adattarsi. E la realtà è che onorevoli e senatori sono affezionati al loro ruolo e piuttosto che andare a casa sono disposti a tutto, anche a rimediare una figura di merda.

I pentastellati fanno le bizze perché pretendono la conferma di Conte alla presidenza del Consiglio, mentre i dem insistono per avere un premier di maggior peso intellettuale, e non hanno torto.
giuseppe conte luigi di maio 2GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO 2
Ma queste sono inezie, diversivi che saranno superati grazie alla smania di varare un esecutivo che castighi Salvini, condannandolo alla marginalità che lui stesso ha scelto in un impeto di stupidità tattica e strategica. Pur di far secco il capo della Lega, i suoi avversari ed ex soci sono pronti a strozzarsi con la cravatta. Buona morte a tutti. L' importante è che gli italiani siano in grado di sopravvivere e di respingere con forza l' ennesimo imbroglio di cui sono vittime innocenti.

Fonte: qui

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