9 dicembre forconi: Unione Europea. Il futuro è davvero fosco. Cassandra era un’ottimista.

giovedì 30 novembre 2017

Unione Europea. Il futuro è davvero fosco. Cassandra era un’ottimista.


Titanic 002

Questo anno ha portato una lunga serie di novità, ed ancora non è finito. Cerchiamo si sintetizzarle in poche righe.

Negli Stati Uniti si è insediata la Presidenza Trump, alle elezioni presidenziali francesi il partito socialista è crollato dal 62% all’8%, nelle elezioni federali tedesche la Große Koalition ha perso 153 deputati ed ora la Germania è nel choas politico, nelle elezioni austriache ha trionfato Herr Kurz mentre l’Fpö ha raggiunto il 26.0%, nella Repubblica Ceka ha vinto il partito Ano 2011 mentre il Civic Democracy Party è crollato all’11.3%, ed infine in Slovakia il partito Smer del Presidente Fico è precipitato dal 44.4% al 26.2% delle elezioni regionali. Né potrebbe sembrare che dalle prossime elezioni politiche italiane possa scaturire un governo forte e coeso.

In poche parole, i governi di sette importanti paesi europei hanno cambiato attori od indirizzo politico, e con esso il modo di concepire l’Unione Europea.

Non solo. Il problema economico diventa ogni giorno più severo.

Se si considera il pil per potere di acquisto, nel 2016 il mondo ha generato 108,036,500 milioni Usd, la Cina 17,617,300 (16.31%) e gli Stati Uniti 17,418,00 (16.12%). L’Eurozona ha reso conto di 11,249,482 (10.41%) ed il Gruppo dei G7 di 31.825,293 (29.46%). Però i Brics avevano un pil ppa di 32,379,625 Usd, ossia il 29.97% del pil ppa mondiale. I Brics valevano quindi come i paesi del G7. Di conseguenza, la voce dell’Occidente valeva nel mondo al massimo per il 29.46%, ma quella degli Stati Uniti valeva solo il 16.12% e quella dell’Eurozona ammontava ad uno scarno 10.41%.

Il Consiglio Europeo è il massimo organo direzionale dell’Unione: vi siedono i capi di stato o di governo degli stati afferenti l’Unione Europea. In un anno i capi dei setti principali stati europei sono cambiati sia come persone sia come indirizzi politici.

Fino all’inizio di questo anno la Francia di Mr Hollande e la Germania di Frau Merkel tendevano alla formazione di uno stato europeo, con un suo proprio ministro degli interni, degli esteri, della difesa e delle finanze e del bilancio.

Questa concezione appare al momento del tutto inverosimile: il Consiglio Europeo non la voterebbe né la appoggerebbe con piccoli passi progressivi. Al momento attuale la situazione è di stallo: nessuno sa cosa poter fare, nessuno ha l’autorità di imporsi, tutti possono bloccare le iniziative altrui.

E proprio in questa situazione di impasse politico sta prendendo corpo una conseguente impasse economica. La Banca Centrale europea tecnicamente avrebbe finito di svolgere il suo ruolo di acquirente dei titoli di stato emessi dalle nazioni europee e si starebbe avviando lungo la strada minata del tapering, ossia della progressiva riduzione degli acquisti ed il conseguente innalzamento del tasso di interesse primario. Ma in questa delicata fase il Governatore Draghi si trova privo di una controparte politica che gli tracci gli indirizzi operativi.

In parole poverissime: nel caso, a chi potrebbe telefonare il Governatore Draghi per sapere cosa vuole fare l’Unione Europea?

Una crisi di codesta entità sarebbe stata difficilmente superabile se esistesse soltanto l’Unione Europea, ma così non è. Gli Stati Uniti hanno varato nuovi obiettivi di politica economica e favoriscono i rapporti bilaterale, mentre la Cina, oramai emersa come potenza politica ed economica, ha avviato un progetto economico mondiale da 1,500 miliardi di dollari: il Belt and Road.

Il futuro si presenta a tinte fosche, checché se ne voglia dire per dovere di bottega.

Di questi giorni la notizia del collasso della cantieristica ThyssenKrupp, una débâcle economica di oltre cento miliardi di euro che segue di pochi mesi il crollo della siderurgia continentale.

Nessuno intende fare allarmismi di sorta, sia ben chiaro, ma sono in molti a prendere tutte le possibili precauzioni in vista di una possibile, eziandio improbabile, cessazione della corresponsione di stipendi e pensioni.

È lapalissiano: il paziente un secondo prima di morire era ancora vivo. Quindi, il fatto che l’Unione Europea sia viva non costituisce argomento valido contro la sua morte.

Fonte: qui

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