I RAPPORTI SONO ANDATI AVANTI PER TRE ANNI: IN TERZA MEDIA CARLO HA INIZIATO A RIBELLARSI: ‘RICORDO LA PORTA CHE SI APRIVA NEL BUIO E LUI CHE MI VENIVA A PRENDERE…’
Da www.leggo.it
Nuovi presunti casi di abusi in Vaticano durante l'ultima puntata de "Le Iene". L'inviato Gaetano Pecoraro ha raccolto la testimonianza di un altro ex chierichetto che a undici anni veniva abusato da un prete di 40 anni all’interno del pre-seminario San Pio X.
Carlo ha raccontato che il sacerdote pedofilo preferiva lui e un altro ad altri quaranta ragazzi. Le Iene hanno provato a parlare con il prete ma l'uomo ha negato ogni possibile responsabilità pur ricordando Carlo come studente. Tutto è avvenuto all'interno del Preseminario San Pio X, lo stesso che è finito al centro delle polemiche nelle scorse settimane per un altro servizio del programma di Italia 1. L’uomo si faceva aiutare da Carlo, gli assegnava incarichi che lo facevano sentire importante: con la camera posizionata vicino a quella del sacerdote, era facilmente raggiungibile senza farsi vedere dagli altri ragazzini. Carlo è stato molestato pesantemente, abusato: tra pedofilo e vittima si era creato un rapporto stretto, di dipendenza.
I rapporti sono andati avanti per tre anni: in terza media Carlo ha iniziato a ribellarsi. “Ricordo la porta che si apriva nel buio e lui che mi svegliava... - le parole dell'ex chierichetto -. Entrare in questa stanza dove fumava dei sigari, le bottiglie di whisky, la musica e il televisore... Era uno dei primi che aveva il videoregistratore a cassette... Un giorno mi portò a vedere delle cassette, ma non erano film di cowboy, erano film porno”.
L'inchiesta de Le Iene Show sui presunti abusi sessuali nel Preseminario San Pio X in Vaticano ha fatto il giro del mondo. Sembra che le violenze sui chierichetti all'interno del Vaticano siano davvero avvenute. Ci sarebbe un nuovo e recente filone di indagini condotto dalle autorità vaticane nell'ambito del preseminario, il collegio situato a palazzo San Carlo, dentro le mura leonine, dove alloggiano i cosiddetti "chierichetti" del Papa. Tutti ragazzi minorenni.
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