LA PRIMA IPOTESI DEI CARABINIERI E DEGLI ESPERTI DELLA ASL È STATA QUELLA DI UNA PROLUNGATA ESPOSIZIONE A ESALAZIONI DI ESCREMENTI DI PICCIONE, CHE CONTENGONO IL METALLO PESANTE
L’ALTRA IPOTESI INVECE…
GIOVANNI BATTISTA DEL ZOTTO E LA FIGLIA PATRIZIA
Hanno trascorso le vacanze nella loro casa di campagna a Verno, in provincia di Udine, come ogni estate, ma al rientro a NovaMilanese sono finiti in ospedale per avvelenamento da tallio, un metallo pesante estremamente tossico. Padre e figlia, Giovanni Battista e Patrizia Del Zotto di 94 e 62 anni sono morti, la madre novantenne è ricoverata con la figlia minore di 58 anni. La fonte di contaminazione è un mistero.
La prima ipotesi dei carabinieri e degli esperti della Asl è stata quella di una prolungata esposizione a esalazioni di escrementi di piccione, che contengono il metallo pesante. Gli animali hanno infestato il fienile della famiglia e il tallio, che ha un’incubazione di venti-trenta giorni, può essere letale sia per ingestione che per inalazione.
TALLIO
Ora gli esperti stanno analizzando anche alimenti e conserve presenti nella casa di villeggiatura ed effettuano approfondite indagini su un pozzo artesiano nel terreno di proprietà della famiglia. Forse, nella loro vacanza di agosto, i Del Zotto hanno bevuto per un mese acqua avvelenata.
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