9 dicembre forconi: BREXIT: NO DEAL! FED: PANICO A NEW YORK!

mercoledì 30 ottobre 2019

BREXIT: NO DEAL! FED: PANICO A NEW YORK!


 A third of UK SMEs are resigned to a ‘Hard Brexit’
Prima di iniziare a parlare di Brexit, diamo una rapida occhiata a come sono andate le recenti aste dei tesorucci in America, dopo aver assistito al tutto esaurito anche in Italia con il BTP in dollari…
Un’asta davvero stellare quella del due anni di ieri, seguita dal 5 anni con parametri davvero forti su tutta la linea, 41 miliardi di dollari andati via come noccioline, rendimento intorno al 1.57% in ribasso rispetto al mese scorso.
Davvero impressionante la presenza di acquirenti, indiretti o stranieri, il 65,7%.
Ma diamo un’occhiata a come procede l’asta della Fed di New York, giorno dopo giorno sempre più richiesta, sinonimo di panico e tensione continua nel mercato monetario, un sistema quello finanziario in coma permanente…
 Coerentemente con la più recente direttiva FOMC, per garantire che l’offerta di riserve rimanga ampia anche durante i periodi di forti aumenti delle passività non di riserva e per mitigare il rischio di pressioni del mercato monetario che potrebbero influenzare negativamente l’attuazione della politica, l’importo offerto in una notte le operazioni di pronti contro termine aumenteranno ad almeno $ 120 miliardi a partire da giovedì 24 ottobre 2019 . L’importo offerto per le operazioni di pronti contro termine a termine previste per giovedì 24 ottobre e martedì 29 ottobre 2019, che si concluderà alla fine del mese di ottobre, aumenterà ad almeno $ 45 miliardi.
Solo una piccola riflessione!
Uno che non è proprio ingenuo o meglio stupido, si farebbe qualche domanda, ma da tempo ormai nella finanza “razionale” gli stupidi abbondano.
Ricordo la sequenza degli eventi:
a) Non c’è alcun problema, tutto sotto controllo
b) Per evitare qualche problemino TEMPORANEO dovuto a scadenze fiscali e amenità varie, abbiamo pensato di supportare il mercato con operazioni pronti contro termine per 75 miliardi, lecca lecca per tutti.
c) Giusto per non sbagliarci, preferiamo fare anche un NON QE4 acquistando 60 miliardi di titoli a breve scadenza per almeno sei mesi, giusto per ricordare la TEMPORANEITA’ di tutte queste “carezze”, giusto qualche lecca lecca per i nostri pargoli che fanno i capricci sul mercato monetario.
d) Infine, per non farci mancare nulla, visto che tutto va bene, aumentiamo pure da 75 miliardi a 120 miliardi i lecca lecca a disposizione.
Tranquilli, sereni, si stanno solo divertendo a prendere tutti i lecca lecca che possono, prima che chiuda il Paese dei Balocchi, io sto scherzando Signori, ma loro non scherzano vi stanno fottendo il futuro.
Ma torniamo alla commedia inglese…
I 27 per ora si sono consultati a livello di ambasciatori e hanno detto sì “all’opportunità di concedere l’estensione”, anche perché l’alternativa sarebbe stato il no deal. Ma resta da capire se passerà la linea del presidente del Consiglio Europeo (uscente), Donald Tusk, che spinge per un supplemento di almeno tre mesi, o quella della Francia, che preferirebbe far pressione su Westminster con una dilazione breve e condizionata.
Il capo negoziatore Michel Barnier sollecita dal canto suo un minimo di trasparenza da Londra. Al Regno Unito “spetta un chiarimento sui suoi prossimi passo, all’Ue spetta decidere sulla proroga” e suoi suoi termini, avverte.
Nessun dubbio sulla proroga, ma la Francia la vuole corta!
Se passa la linea della proroga sino al 31 gennaio, io scommetto che sarà HARD BREXIT!
Già c’è aria di elezioni e nessuno sa come finirà il nuovo voto, sicuramente vinceranno i conservatori ma con quale maggioranza?
L’opposizione avrà i voti per continuare ad ostacolare un’uscita senza deal prima della nuova scadenza?
Inoltre Trump oltre alla Cina e al possibile impeachment, avrà un solo problema, continuare a falsificare il meglio possibile i dati in maniera di nascondere il più possibile la recessione.

Un 2020 davvero interessante ci attende, ho già in mente il titolo per OUTLOOK 2020, dopo un 2019 davvero entusiasmante per noi di Icebergfinanza con performance davvero strabilianti, visto quello che circola sul mercato, 2020 un anno che si preannuncia davvero esplosivo anche in termini di performance. Fonte: qui

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