9 dicembre forconi: A SIRACUSA UN 41ENNE PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA MA NEL FRATTEMPO ANDAVA IN GIRO IN PORSCHE A SPACCIARE DROGA

mercoledì 30 ottobre 2019

A SIRACUSA UN 41ENNE PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA MA NEL FRATTEMPO ANDAVA IN GIRO IN PORSCHE A SPACCIARE DROGA


A SCOPRIRLO È STATA LA GUARDIA DI FINANZA CHE L’HA BECCATO A BORDO DELLA SUA AMATA SUPERCAR CON 600 EURO IN CONTANTI. A CASA AVEVA 327 DOSI DI COCAINA PRONTE PER ESSERE SMERCIATE

Siracusa, arrestato spacciatore in Porsche con reddito di cittadinanza


Da www.quotidiano.net

siracusa, arrestato spacciatore in porsche con reddito di cittadinanza 1SIRACUSA, ARRESTATO SPACCIATORE IN PORSCHE CON REDDITO DI CITTADINANZA 

Formalmente povero, intascava il reddito di cittadinanza e nel contempo se ne andava in giro in Porsche a spacciare droga. A scoprire il pusher col sussidio sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa, che stavano indagando su un giro di sostanze stupefacenti.

Paolo Nastasi il pusher di siracusa con il reddito di cittadinanza e la porschePAOLO NASTASI IL PUSHER DI SIRACUSA CON IL REDDITO DI CITTADINANZA E LA PORSCHE
Paolo Nastasi, 41 anni, è finito in manette per detenzione di cocaina a fini di spaccio. E' stato fermato per un controllo mentre era a bordo della sua amata Porsche Macan: aveva con sé 600 euro in contanti, e nel corso di una perquisizione a casa sua si è scoperto che teneva la droga nascosta in doppi fondi ricavati nelle lattine di bevande e di un piccolo estintore.
Per andare a colpo sicuro, i baschi verdi hanno deciso di impiegare ''Aquila'', cane antidroga dal fiuto infallibile. 
di maio reddito di cittadinanzaDI MAIO REDDITO DI CITTADINANZA

siracusa, arrestato spacciatore in porsche con reddito di cittadinanza 3SIRACUSA, ARRESTATO SPACCIATORE IN PORSCHE CON REDDITO DI CITTADINANZA 
Nel corso dell'operazione sono state trovate 327 dosi di cocaina per un totale di 120 grammi, abilmente occultate, nonché più di mille euro in contanti nascosti in parte all'interno della cappa della cucina e sottoposti a sequestro poiché ritenuti provento dell'attività illecita. Le dosi erano pronte per lo spaccio e contraddistinte da confezioni di diverso colore, rosso e blu, in ragione del quantitativo richiesto dal ''cliente''.
reddito di cittadinanza alle poste 1REDDITO DI CITTADINANZA ALLE POSTE 

siracusa, arrestato spacciatore in porsche con reddito di cittadinanzaSIRACUSA, ARRESTATO SPACCIATORE IN PORSCHE CON REDDITO DI CITTADINANZA
Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per cercare di individuare i canali di approvvigionamento dei pusher. La Guardia di Finanza, partendo dal monitoraggio delle auto di lusso, è pervenuta alla constatazione di ulteriori illeciti che incidono sulla spesa pubblica e minano legalità e sicurezza all'interno della città. Fonte: qui

IL 41ENNE DI SIRACUSA CHE VENDEVA DROGA CON UNA PORSCHE DI PROPRIETÀ (MENTRE INCASSAVA IL REDDITO DI CITTADINANZA) AVEVA NASCOSTO 120 GRAMMI DI COCAINA NEI DOPPI FONDI RICAVATI NELLE LATTINE DELLE BEVANDE E PERFINO IN UN ESTINTORE…
Attilio Barbieri per “Libero quotidiano”

Spacciava la droga con la Porsche di proprietà e incassava il reddito di cittadinanza. Paolo Nastasi, 41 anni, di Floridia, nel Siracusano, è uno dei 982mila percettori del sussidio grillino e ieri è stato fermato dagli uomini della Guardia di Finanza al volante della sua Macan, la piccola di casa Porsche. Piccola nelle dimensioni ma non nel prezzo, visto che a comperarla nuova ci vogliono almeno 64mila euro.

cocaina 2COCAINA 
Le Fiamme gialle hanno tratto in arresto Nastasi dopo averlo trovato in possesso di 120 grammi di cocaina, nascosta a casa nei doppi fondi ricavati nelle comuni lattine di bevande e perfino in un estintore. Lo spacciatore aveva con sé 600 euro in contanti, mentre altri mille, in biglietti di piccolo taglio, sono stati trovati sempre nella sua abitazione.
A guidare i finanzieri nella perquisizione è stato un cane antidroga che ha fiutato la cocaina immediatamente, svelando nascondigli che diversamente sarebbe stato molto difficile scoprire.

IL PRECEDENTE
Non si tratta del primo caso di un pusher scoperto a incassare il sussidio di cittadinanza. Alla fine di agosto i carabinieri avevano tratto in arresto ad Acerno, nel Salernitano, uno spacciatore che aveva dichiarato di essere nullatenente, riuscendo a percepire la misura fortemente voluta da Di Maio e compagni. In quel caso a scoprire la truffa era stato il Gip, dinanzi al quale il truffatore era comparso per la convalida del fermo.
Solo due casi fra i tanti che stanno emergendo soprattutto al Sud, dove si concentra oltre la metà dei percettori.
Paolo Nastasi il pusher di siracusa con il reddito di cittadinanza e la porschePAOLO NASTASI IL PUSHER DI SIRACUSA CON IL REDDITO DI CITTADINANZA E LA PORSCHE

Ma probabilmente si tratta solo della punta dell' iceberg, visto che da un controllo a campione condotto sempre dalla Guardia di Finanza, è emerso che il 70% circa dei 4mila beneficiari non aveva diritto a incassare i denari percepiti. In alcuni casi la cifra è stata rivista al ribasso.

Parecchio al ribasso. In altri, invece, i finanzieri hanno verificato che i furbacchioni non avevano diritto a ricevere neppure un centesimo, vista l' entità di beni e attività occultate nella dichiarazione presentata. La fenomenologia delle truffe è molto varia e va dalla falsificazione dell' Isee, l' Indicatore della situazione economica del nucleo familiare, fino all' occultamento di beni mobili e immobili. Non sono pochi neppure i beneficiari scoperti a condurre attività lecite o illecite. Svolte naturalmente completamente in nero.

VERIFICHE DIFFICILI
Dunque il milione scarso di italiani che sta incassando sulla Card elettronica il sussidio grillino rischia di includere una percentuale elevata di truffatori. Per smascherarli però occorre tempo perché le banche dati pubbliche e private non dialogano le une con le altre. E rendono di fatto impossibile l' incrocio dei dati indispensabile per scoprire quanti non avrebbero diritto a un cent di sussidio.

cocaina 1COCAINA 
A preoccupare è anche un altro fenomeno emerso di recente: su dieci percettori convocati dai centri pubblici per l' impiego perché in possesso - sulla carta - delle caratteristiche per essere avviati al lavoro, appena uno si è presentato sottoscrivendo il «patto per il lavoro». Sui 700mila considerati occupabili, appena 70mila sono stati «profilati», come si dice nel gergo dei selezionatori. Dei rimanenti 630mila si sa poco o nulla.

Non rispondono alle lettere di convocazione. Spesso non si fanno trovare neppure al telefono, quando non si scopre che nella domanda hanno indicato il cellulare di parenti, affini, o addirittura conoscenti occasionali. La fretta di Di Maio e compagni di concedere il sussidio prima delle elezioni Europee della scorsa primavera non ha consentito di mettere a punto un meccanismo minimamente affidabile per i controlli. I risultati si vedono. E siamo soltanto all' inizio.

Fonte: qui

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