SULLA SUA SCRIVANIA C'E' IL MODELLINO DEL PONTE DI RENZO PIANO: "A ME QUEL PROGETTO PIACE MOLTO"
Claudia Guasco per il Messaggero
A cinquanta giorni dal crollo, dopo un decreto che «sarà parzialmente rivisto» e un duro braccio di ferro tra Lega e M5s, Genova ha il commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi. E' il sindaco-manager di Genova Marco Bucci, una carriera nelle grandi multinazionali americane alle spalle e oggi il compito di restituire un futuro a una città ferita.
MODI SPICCI Bucci, uomo del centrodestra, ha strappato Genova alla sinistra con i suoi modi spicci e pragmatici, che caratterizzano anche il suo nuovo incarico: «Sarà fatto un lavoro di qualità e nel minor tempo possibile, questo è un impegno che prendo con i genovesi», annuncia. I tempi? «Dodici, quindici, sedici mesi». E Autostrade, anticipa, non sarà della partita.
Accantonata per conflitto di interesse la nomina di Claudio Gemme e quella, sponsorizzata dai grillini, del direttore scientifico dell' Istituto italiano della tecnologia Roberto Cingolani, alla fine la spunta Bucci: ha chiesto e ottiene la modifica dell' articolo 1 del decreto, con l' assegnazione di poteri diversi al commissario. «Con il premier Conte ci siamo messi d' accordo sulle cose da fare e su alcune variazioni al decreto in positivo. Ce ne sono tre, quattro estremamente importanti, che nei prossimi giorni spiegheremo meglio. Ci saranno certamente più risorse, il viceministro Rixi sta lavorando molto su questo».
SBLOCCARE I FONDI
Sulle modifiche il M5s ha espresso tutte le sue perplessità, ora Bucci rassicura: «Non cambiamo nulla nel decreto, facciamo variazioni. Parleremo ad esempio delle aziende che vengono escluse, delle modalità di finanziamento, dei rimborsi agli sfollati che ovviamente bisogna decidere chi li fa. Stiamo arrivando a un accordo, sono fiducioso che, quando ci sarà la conversione in legge, avremo un decreto per fare un bel ponte».
E questo, spiega, è il risultato di impegno «di team, stiamo lavorando come dal primo giorno, tutti sulla stessa carreggiata». Perciò Bucci si dichiara «soddisfatto, perché questa è una buona mossa nell' interesse dei genovesi. Le discussioni con il governo? Discutere fa bene, litigare no». I poteri del neo commissario straordinario sono regolati dal decreto legge 109, noto come decreto Genova. In carica per dodici mesi - con tetto massimo del compenso fissato a 200 mila euro - rinnovabili per non oltre un triennio, Bucci può operare in deroga a ogni disposizione di legge extrapenale. Nominato dal presidente del Consiglio, si può avvalere di una struttura di venti persone e di due sub-commissari.
IL DECRETO
Alla figura del commissario è dedicato proprio il primo articolo del decreto, dal 29 settembre in Gazzetta ufficiale. Primo intervento di Bucci: «Faremo tutto il possibile affinché sia sbloccata la seconda tranche dei contributi a fondo perduto di Autostrade per l' Italia agli sfollati del ponte Morandi». Quanto al ruolo della concessionaria nella ricostruzione del viadotto, «il governo ha scritto chiaro sul decreto che autostrade è fuori. Io devo rispettare quel che dice il decreto, quello che dice il mio capo che è il presidente del Consiglio. Ci impegneremo perché le aziende che non hanno avuto nulla a che fare con il ponte possano partecipare». Adesso, sulla sua scrivania, c' è il modellino del ponte di Renzo Piano: «A me quel progetto piace molto».
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