9 dicembre forconi: IMPOSSIBLE IS NOTHING: aspettando la correzione che verrà. Se verrà.

martedì 25 settembre 2018

IMPOSSIBLE IS NOTHING: aspettando la correzione che verrà. Se verrà.


A forza di dire che piove, qualcuno prima o poi ci prende. Il difficile è capire quanto pioverà, che cosa scatenerà il temporale e conseguentemente la sua intensità.
Ricevo stasera un’email dell’amico Gabriele. Una domanda all’apparenza banale ma…è la domanda che tutti si pongono. Ve la scrivo in originale.
Buongiorno Danilo ti disturbo perché desidero una tua opinione se gentilmente puoi darmela riguardo allo scoppio che avverrà dell’immensa bolla che si sta pompando giorno dopo giorno… secondo te quanto potrà essere profondo il ribasso di un indice come l’S&P 500 o come il Nikkei? Ci tengo a sapere cosa ne pensa una persona autorevole nel campo finanziario quale sei tu anche per avere un minimo di idea di quello che può succedere…
Grazie Danilo sei forte… buon lavoro…
Quanto sarà profonda la correzione? Impossibile a dirlo, figuriamoci a distinguere le varie borse! Credo sia noto a tutti (ne ho parlato tantissimo su questo blog) come è strutturato il mercato, il mondo della finanza “di carta” e dove ci sta portando. E quindi è chiaro che fino a quando il sistema riuscirà nella sua “mission” il mercato continuerà per la sua strada.
Nel “Libro dei sogni” si mira ad una progressiva exit strategy delle banche centrali, una normalizzazione dei tassi di interesse ed una crescita economica che è più virtuosa della crescita del debito, con un tasso inflazione poco sopra il target del 2% (con punte massime del 3-3,5%)
Ma è altrettanto vero che basta un imprevisto per fare saltare tutti i buoni propositi. Rispetto a 10 anni fa, molte cose sono state migliorate anche se non tutte. Se 10 anni fa ci mettevamo in pista con macchine super potenti ma senza le adeguate protezioni, oggi le macchine sono ancora più potenti (Vedi post sui derivati) ma abbiamo fatto tesoro di alcune esperienze e abbiamo più protezioni. Il problema è che non possiamo sapete con certezza quale sarà l’elemento destabilizzante della prossima crisi finanziaria. Gli ingredienti potrebbero essere noti, ma le cause o gli eventi scatenanti sono oscuri. Come oscuri sono gli “effetti contagio” che ci ritroveremo, magari con contesti non previsti o tutto subito sottovalutati.
E allora, cosa possiamo monitorare per cercare di “anticipare” la prossima crisi finanziaria? Mettiamola così. Si possono fare migliaia di analisi predittive. Io tra le tante cose che monitoro, ce n’è una forse banale ma molto interessante e sempre efficace.
Ve la giro e vediamo se la capite.
Protagonista è la curva tassi USA 10yr-2yr. La prima analisi è la configurazione dell’attuale curva dei tassi più quella degli ultimi tempi. E poi c’è il grafico del differenziale 10-2 con le bande di recessione. Avete capito dove si trova la mia scommessa?

Fonte: qui

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