9 dicembre forconi: GIANNI MILITO: IL CANCRO DEL COLON-RETTO È LA SECONDA NEOPLASIA PIÙ DIFFUSA IN ITALIA E UCCIDE 610MILA PERSONE OGNI ANNO NEL MONDO

mercoledì 25 luglio 2018

GIANNI MILITO: IL CANCRO DEL COLON-RETTO È LA SECONDA NEOPLASIA PIÙ DIFFUSA IN ITALIA E UCCIDE 610MILA PERSONE OGNI ANNO NEL MONDO

Gianni Milito per Dagospia

Il cancro del colon-retto (CRC) è la seconda neoplasia più diffusa in Italia, colpisce entrambi i sessi, si manifesta piu’ frequentemente oltre i 60 anni di eta’, con 610.000 morti all'anno nel mondo. In Italia ne sono affetti circa 50.000 ogni anno.

Le precise cause del tumore al colon sono poco chiare; tuttavia, i medici concordano che, sullo sviluppo della neoplasia in questione, incidano sicuramente: una dieta povera di fibre (verdure e frutta), il fumo di sigaretta, l'obesità, la sedentarietà, l’ereditarieta’, una certa predisposizione familiare, la presenza di polipi intestinali e le malattie infiammatorie intestinali.
tumore al colon 6TUMORE AL COLON 6

Tipico dell'età avanzata, il tumore al colon è generalmente responsabile di sintomi, come: cambiamenti delle abitudini intestinali, sanguinamento rettale, sangue nelle feci, anemia, dolore addominale, crampi addominali, sensazione di mancato svuotamento dell'intestino dopo la defecazione ecc.
tumore al colon 9TUMORE AL COLON 9

La diagnosi di tumore al colon è spesso il risultato di un lungo iter, che comincia con l'esame obiettivo e l'anamnesi; quindi, prosegue con esami di laboratorio su sangue e feci, seguiti da un'esplorazione rettale digitale; infine, termina con svariati test strumentali e una biopsia.
tumore al colon 7TUMORE AL COLON

Ogni passaggio sopraccitato è fondamentale alla formulazione di una diagnosi corretta e accurata. Solo grazie a una diagnosi estremamente accurata, i medici sono in grado di pianificare il trattamento più adeguato.
L'esplorazione rettale digitale è un esame diagnostico “scomodo”, che però presenta l'utilità di:
•          Escludere o meno condizioni come le emorroidi e le ragadi anali, i cui sintomi ricordano quelli del tumore al colon, e
•          Individuare un'eventuale massa tumorale a livello del retto.

colonscopia 2COLONSCOPIA
I test strumentali dirimono ogni dubbio e perplessità, pertanto senza il loro ricorso sarebbe impossibile ogni conclusione definitiva. Tra i test strumentali che permettono di verificare la presenza di un tumore al colon e studiarne le caratteristiche, sicuramente la colonscopia riveste una particolare importanza.

La colonscopia è, di fatto, un viaggio all’interno del colon; in altre parole, è l'esame diagnostico, che consente l'esplorazione visiva del colon dall’ano fino al ceco. Dal punto di vista esecutivo, la colonscopia prevede l'impiego di uno strumento flessibile, chiamato colonscopio, che il medico, previa sedazione, ispeziona il lume intestinale. E’ fornito di una telecamera con fonte luminosa che, grazie al collegamento con un monitor esterno, consente la visualizzazione a colori di tutte porzioni intestinali attraversate.
tumore al colon 4TUMORE AL COLON 

Oltre a rappresentare l'esame strumentale di prima scelta per la diagnosi si eventuali patologie neoplastiche, la colonscopia permette di eseguire prelievi bioptici da inviare all’anatomo patologo per l’esame istologico, quindi per una corretta diagnosi. Con questa metodica oltre ai tumori si possono diagnosticare malattie infiammatorie, diverticoli e polipi.

Spesso i polipi, soprattutto se piccoli sono benigni e la percentuale di trasformazione e’ inferiore al 10 %. L’identificazione precoce e la loro asportazione per via endoscopica previene la trasformazione del polipo in cancro. Tramite l’introduzione di un’ansa collegata ad una fonte di energia, si possono eseguire polipectomie endoscopiche in regime ambulatoriale.

tumore al colon 3TUMORE AL COLON 
La colonscopia va eseguita come esame preventivo in tutti i soggetti all’eta di 50 anni, ma in caso di familiarita’ (parenti di primo grado che hanno sofferto di patologie intestinali, polipi, neoplasie etc…) all’eta’ di 40 anni.

Se l’esame risulta negativo va ripetuto dopo 5 anni, in caso di positivita’ (pazienti con pregresse patologie) il controllo deve essere ripetuto dopo 3 anni.  

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