9 dicembre forconi: Intossicazione alimentare a Pescara: colpa di un batterio della carne

martedì 5 giugno 2018

Intossicazione alimentare a Pescara: colpa di un batterio della carne






Foto d'archivio (Ansa)


Dai primi esami, il Campylobacter sembra essere il germe responsabile dei maloriaccusati da oltre 130 persone, di cui almeno 126 bimbi, di sette scuole del capoluogo abruzzese. Esclusa l'ipotesi salmonella

Il batterio Campylobacter sembra essere il responsabile dell’intossicazione alimentare che ha interessato oltre 130 persone, di cui almeno 126 bambini e alcune insegnanti, delle scuole dell'infanzia e elementari di Pescara. Si tratta, secondo le prime informazioni, di una delle malattie batteriche gastrointestinali più diffuse al mondo e che da 10 anni ha registrato un incremento. Esclusa, quindi, l'ipotesi salmonella. 

Nessun bambino in gravi condizioni

Attualmente sono una ventina i bambini ricoverati in Pediatria, nessuno comunque in gravi condizioni. Oltre a loro, tuttavia, tanti sono quelli, residenti in diverse zone della città, a casa con febbre alta e disturbi intestinali. "Saremo al fianco delle famiglie e a tutela della salute dei bambini, se verrà accertato che a provocare i malori è stato il cibo somministrato alla mensa - ha dichiarato il sindaco - Se dagli accertamenti il malore risultasse conseguenza della qualità del cibo ingerito a scuola attiveremo ogni forma di tutela a carico dell'ente per la salvaguardia della salute dei bambini. Il Comune offrirà ogni possibile forma di tutela nei confronti del concessionario".

Stop alle mense di scuole, materne e nidi

Il primo cittadino, in attesa dei risultati degli accertamenti del Nas e dell'indagine epidemiologica disposta dalla Asl, ha firmato un’ordinanza (da cui sono escluse le scuole private) che stabilisce la sospensione del servizio mensa da oggi fino a che non sarà chiarita la natura delle infezioni. Saltano dunque mensa e tempo pieno nelle elementari e medie comunali. Per materne e nidi, fa sapere il sindaco, "stiamo lavorando affinché l'attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo aver fatto consumare loro il pasto a casa". Alessandrini annuncia anche formule compensative per le rette sul tempo pieno "che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi". Fonte: qui

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