UN’ESPERIENZA UNICA, DAL COSTO ESAGERATO: PER PRENOTARE CI VOGLIONO 9,5 MILIONI DI DOLLARI E UN ALLENAMENTO DI TRE MESI
L’AURORA STATION OSPITERÀ 6 PERSONE ALLA VOLTA, TRA CUI ASTRONAUTI PROFESSIONISTI
Noemi Penna per la Stampa
Avete impegni per il 2022? Fra quattro anni aprirà il primo hotel spaziale e le prenotazioni sono già aperte. A rendere possibile il pernottamento spaziale sarà l’Aurora Station di Orion Span: una suite di lusso che offrirà agli ospiti una autentica esperienza di astronauta.
Per essere spediti in vacanza nello spazio non servono particolari competenze, se non quella di aver messo da parte 9,5 milioni di dollari. È questa la cifra stratosferica richiesta per dodici giorni sulla stazione spaziale, ma ne bastano 80 mila per confermare la propria prenotazione, rimborsabile al cento per cento se la missione dovesse fallire prima del tempo.
L’hotel orbiterà attorno a 320 chilometri dalla Terra, il che significa che dalle finestre della propria suite si potranno vedere in media 16 albe e tramonti ogni 24 ore, con un giro completo del globo ogni 90 minuti. Una esperienza straordinaria, a cui si aggiunge la possibilità di sperimentare la gravità zero oltre a dare un contributo in esperimenti di ricerca, come la crescita di piante in orbita.
L’Aurora Station è stata progettata per ospitare sino a 6 persone alla volta, ma «uno o più di questi ospiti saranno degli astronauti professionisti delle agenzie spaziali di tutto il mondo», assicurano.
«Abbiamo sviluppato Aurora Station per fornire una destinazione chiavi in mano nello spazio. Al momento del lancio, Aurora Station entrerà immediatamente in servizio, portando i viaggiatori nello spazio più rapidamente e ad un prezzo inferiore rispetto a quello di sempre, pur offrendo un’esperienza indimenticabile», ha dichiarato Frank Bunger, fondatore di Orion Span, che ha anche messo a punto un regime di allenamento di tre mesi, al posto dei 24 che normalmente servono per preparare un astronauta».
Un allenamento che si seguirà direttamente a Houston, in Texas, da cui poi partiranno le capsule spaziali turistiche.
Fonte: qui
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