9 dicembre forconi: M5s, bufera sul programma. E scoppia il caso dei rimborsi: l'europarlamento contesta le note di Belotti

giovedì 8 febbraio 2018

M5s, bufera sul programma. E scoppia il caso dei rimborsi: l'europarlamento contesta le note di Belotti

Programma copiato, richieste di rimborso fasulle all'europarlamento, elargizioni elettorali. 
Non si fa mancare nessuna accusa, in queste ore il MoVimento 5 Stelle, che nonostante i sondaggi favorevoli inanella una gaffe dietro l'altra. 
E non si tratta di cose di poco conto, perché per esempio secondo il Post buona parte dei venti punti del programma presentato da Luigi Di Maio, capo politico del M5S, sarebbe copiata: addirittura 11 punti conterrebbero tracce di ben diversa provenienza rispetto al genuino brainstorming della base del M5s.  
Il punto sullo Sviluppo economico ospiterebbe una decina di paragrafi "copiati senza che sia specificata la provenienza". Ci sono stralci "di un'interrogazione parlamentare fatta nel 2012 dal senatore Pd Giorgio Roilo, di uno studio Iefe Bocconi e di un articolo del 2010 scritto dall'economista Jean-Paul Fitoussi, le cui parole sono riprodotte come se fossero idee del M5S. C'è anche un'intera intervista di Carlo Sibilia all'attivista svedese Helena Norberg-Hodge, senza che però i nomi di Sibilia e Norberg-Hodge vengano segnalati da nessuna parte". 
Ma al di là delle copiature e dei plagi, è soprattutto il caso dell'europarlamentare M5s e e capo della comunicazione del gruppo al parlamento europeo, Cristina Belotti, ad agitare il Movimento. Secondo il quotidiano la Repubblica, Belotti sarebbe stata costretta a rimborsare i soldi di una missione pagata dalle casse Ue quando invece si trovava in Italia non per attività legate alle politiche europee, ma per la chiusura della campagna elettorale per le amministrative. 
Belotti inoltre avrebbe rinunciato al rimborso di altre missioni, sempre legate alla campagna elettorale (referendum costituzionale e amministrative) di Luigi Di Maio dopo che gli uffici dell'europarlamento avevano contestato la legittimità delle sue richieste. Il M5S ha negato l'esistenza di un contraddittorio tra Strasburgo e Belotti in proposito, ha annunciato querele e ha chiesto a Repubbicadi provare con carte e documenti quanto scritto a proposito dei 15.000 euro di rimborsi in questione. 
E la risposta è arrivata subito, perché da un carteggio cominciato il 9 novembre scorso tra amministrazione del gruppo parlamentare e Belotti risulta che l'Efdd ha appena riscontrato irregolarità nelle missioni di Belotti, tanto che una funzionaria del gruppo, Magali Trodet-Morrisens, le scrive una mail conservata nel dossier aperto dall'amministrazione. 
Da quella mail risulta che Efdd sta verificando una trentina di missioni di Belotti  per un valore totale di circa 15mila euro (fatto negato dall'M5S) e nel carteggio in questione la funzionaria chiede spiegazioni su una trasferta a Messina del 14 ottobre 2017. In occasione di una trasferta a Strasburgo lunedì 11 dicembre, in occasione della plenaria mensile dell'Europarlamento, Belotti si era fatta segnare presente, ma i funzionari del gruppo avevano dubbi sulla sua effettiva presenza a Strasburgo, non avendola vista nei locali dell'Europarlamento e sospettando che Belotti si trovasse in Italia con Di Maio. 
Scrive Laloux: numero uno del gruppo: "Cara Cristina, per quando riguarda il rimborso del tuo volo aereo di martedì ti devo informare che secondo le regole non possiamo pagare il viaggio a Bruxelles. Il punto principale è provare che lunedì e martedì hai lavorato all'Europarlamento". 
E a provare che a Strasburgo si nutrissero dubbi sui conti presentati da Belotti c'è anche il fatto che  Pietro Dettori, uno dei principali collaboratori di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, scrive all'amministrazione per coprire alcune missioni sospette di Belotti a nome del vertice del Movimento. "Nelle date dal 16 novembre al 20 novembre Cristina Belotti, in qualità di Responsabile della Comunicazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, ha partecipato ad incontri natura privata con la leadership che si compone di Davide Casaleggio, Beppe Grillo e il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio", ha comunicato. 
"Nelle prossime settimane si terranno incontri settimanali che riguardano le attività europee della delegazione italiana così come le attività dei membri del Parlamento europeo in Italia. Non è possibile fornire un report degli incontri perché di natura privata".  
Anche questo intervento, però, non basta a placare i dubbi dell'amministrazione del Parlamento europeo, che convoca per il 19 dicembre una riunione tra Laloux e Belotti alla quale prende parte anche l'Europarlamentare M5S Ignazio Corrao. I verbali custoditi dal gruppo Efdd dimostrano come Belotti abbia accettato di cancellare la richiesta di rimborsi per missioni che non avevano a che fare con il suo incarico Ue.
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