9 dicembre forconi: LA CRESCITA DELL’ITALIA? NON ESISTE, ANZI ABBIAMO UN RECORD DI IMPOVERIMENTO.

martedì 2 gennaio 2018

LA CRESCITA DELL’ITALIA? NON ESISTE, ANZI ABBIAMO UN RECORD DI IMPOVERIMENTO.



Cari amici
oggi il quotidiano “La Verità” propone un’interessantissima infografica che presenta in modo corretto ed immediato ciò che su Scenari Economici affermiamo da molto tempo, con il supporto di informazioni e dati, ma che passa sempre inosservato sui media mainstream, tranne qualche lodevole eccezione.
Abbiamo spesso parlato dell’andamento negativo del PIL Pro Capite Italiano dall’entrata nell’euro.
La Verità parte a questo dato e fa un’elaborazione in cui calcola la differenza fra il PIL pro capite medio dei paesi dell’Unione Europea a 15 e quello Italiano, e questo calcolo ci dice molto sull’effetto dell’Euro sulla nostra ricchezza e sul nostro benessere.
Fin dagli anni ’60 l’Italia ha inseguito il reddito medio degli altri paesi, con alti e bassi, riuscendo a raggiungerlo ed a superarlo a partire dal 1990. Poi, con l’unione monetaria dal 1996-97 siamo tornati ad avere una differenza negativa fortissima, che è esplosa a livelli mai riscontrati in passato perfino negli anni ’60.
Insomma l’Unione monetaria e la perdita di potestà in materia ci ha fortemente impoverito, nonostante le promesse di Prodi e dei suoi accoliti per cui “Avremmo lavorato un giorno in meno guadagnando per un giorno in più” si sono rivelate completamente false.
Un altro tema che poi abbiamo spesso affrontato è quello della remunerazione del lavoro dipendente. Anche in questo caso i dati , come sappiamo, sono pessimi, e questa negatività viene ben presentata dall’infografica de La Verità
Come si vede le remunerazione crescono con forza in tutta l’area euro ed ancora di più nell’Unione , al contrario la crescita è asfittica o inesistente in Italia, se non addirittura negativa. Insomma i nostri lavoratori diventano sempre più poveri, mentre gli altri europei si arricchiscono, evidentemente , alle nostre spalle.
Io spero che tutti gli italiani se ne ricordino quando andranno a votare in un prossimo futuro e che si ricordino chi li ha impoveriti.
Fonte: qui

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