L'agenzia di sicurezza nazionale USA è in crisi dopo il furto dei programmi usati per penetrare nei dispositivi e reti di tutto il mondo da parte degli hacker nel 2016, scrive il quotidiano New York Times
Un gruppo di hacker, gli Shadow Brokers, ha pubblicato il codice di programmazione dei software rubato alla NSA. Lo ha poi usato per creare un virus che ha causato gravi danni ai computer in tutto il mondo.
La NSA non ha ufficialmente commentato la situazione, ma il New York Times ritiene che il programma sia stato rubato ai servizi segreti, informazione confermata al giornale da ex ed attuali dipendenti delle agenzie di sicurezza nazionale, secondo cui le azioni degli Shadow Brokers hanno avuto "conseguenze disastrose per la sicurezza nazionale": la capacità di proteggere potenti armi informatiche, ma la sicurezza nazionale stessa, è così in discussione.
"L'agenzia, che è considerata leader mondiale nell'hacking delle reti informatiche avversarie, non ha potuto proteggere la propria rete" scrive il giornale.
Il giornale osserva che il furto di documenti è paragonabile "al terremoto che ha scosso la NSA prima della fondazione". Si presume che il danno degli Shadow Brokers possa essere molto di grave di quello compiuto dall'ex dipendente della CIA e NSA, Edward Snowden, che ha rivelato il nome dei programmi di sorveglianza di massa, pubblicato il codice sorgente dei programmi, permettendo che terzi lo utilizzassero. Secondo il New York Times, i servizi segreti americani non possono nemmeno definire il modo in cui si è verificato il furto e se è coinvolto qualcuno dei dipendenti. Verifiche su larga scala sono in corso. "Presso la sede dell'agenzia in Maryland e negli uffici in tutto il paese i dipendenti della NSA sono sottoposti ai test del poligrafo. La morale è bassa, gli esperti lasciano l'agenzia per lavori pagati meglio, per imprese, che proteggono i computer dalle intrusioni con l'utilizzo di strumenti NSA", scrive il giornale. Dal 2015 tre dipendenti sono stati arrestati per il furto di dati, ma non è chiaro se la situazione è migliorata.
Un ex dipendente del dipartimento, l'hacker Jake Williams, il cui nome e il luogo di lavoro sono stati resi noti dagli Shadow Brokers, ha descritto la situazione "come un disastro a più livelli". Ha confermato che le forze dell'ordine "danno la caccia" al criminale, ma finora nessuno è stato catturato. Come scrive il giornale, uno dei principali sospettati rimane la Russia, che ha già rinnegato le accuse dei servizi segreti americani. Il giornale non ha presentato alcuna prova del coinvolgimento russo. Il New York Times ha detto solo che la società Kaspersky Lab è stata una delle prime a "decriptare" la divisione hacker dell'Agenzia di sicurezza nazionale e ha elaborato il suo software di protezione dalla NSA. In più "ha ridotto il flusso di informazioni di intelligence", sottolinea il quotidiano. Nel 2017 l'amministrazione americana ha vietato l'uso di prodotti Kaspersky nei computer del governo federale.
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