9 dicembre forconi: ITINERARIO DI UN ORDINE SU AMAZON: DAL MAGAZZINO DI PIACENZA A CASA IN 24 ORE

martedì 31 ottobre 2017

ITINERARIO DI UN ORDINE SU AMAZON: DAL MAGAZZINO DI PIACENZA A CASA IN 24 ORE

I LAVORATORI DEVONO AVERE BARBA E TACCHI CORTI. IN BUONA PARTE SONO IMMIGRATI 

MACCHINE SOFISTICATISSIME E UN MAGAZZINO DI 100 MILA MQ 

LA MERCE RACCOLTA ALLA RINFUSA SUGLI SCAFFALI, AD INDIVIDUARLA PISTOLE ELETTRONICHE E ALGORITMI

Riccardo Staglianò per il Venerdì - la Repubblica

Nella trafficatissima reception di quello che, fino a pochi giorni fa, era l' unico gigantesco magazzino di Amazon in Italia un cartellone illustra il dress code per le maestranze. Niente abiti larghi, sciarpe lunghe o veli svolazzanti che possano rimanere incastrati nei nastri trasportatori. Niente sandali o ciabatte che non proteggano adeguatamente i piedi. Niente, ed ecco il proverbiale dettaglio diabolico, barbe più lunghe di 5,6 centimetri né tacchi sotto i 2,5 e sopra i 3,4.

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Nessun' altra azienda al mondo si sarebbe immersa con tanta voluttà in questo abisso di esattezza. Ma stiamo parlando del negozio più efficace del pianeta che, tesaurizzando ogni dato sulle nostre abitudini d' acquisto, intasca oggi la metà di tutti soldi che gli americani spendono online. E che da noi, tra il 2015 e il 2016, ha visto schizzare gli ordini da 600 mila a un milione e duecentomila.

Avendo, in apparente souplesse, attraversato nottetempo metà Paese. Nell' attesa, verosimilmente molto breve, di passare alle consegne in giornata. Quindi entro un paio d' ore. Fin quando non entreranno in servizio i droni. E dunque, in pratica, com' è possibile che questo miracolo logistico si rinnovi ogni giorno?

Perché di ciò che succede dentro a questi centomila metri quadrati, 14 campi da calcio che ospitano 1.600 uomini e altrettante macchine sofisticatissime, si è molto scritto. Ma il percorso completo, dall' ordine al venditore al consumatore, sin qui non l' aveva fatto nessuno, giurano i portavoce internazionali. Ovvero la cronaca delle 22 ore che separano il momento in cui il mio pollice schiaccia il tasto giallo «Acquista ora» della app, da quello in cui l' indice del postino preme il campanello argentato di casa.

1 IL VIAGGIO INIZIA
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Per il buon esito del test l' unica raccomandazione di Elena Cottini, cuneese tosta e pr dell' area Operations, è stata di scegliere una delle centinaia di migliaia di merci con «disponibilità immediata» (la scelta totale è tra 136 milioni di oggetti). L' indecisione era tra un coltello da pane o un cuscino gonfiabile da aereo. Una volta arrivato però mi dicono che sarebbe meglio un libro. Alle 10.30 in punto, quindi, l' ordine parte dal mio telefonino. Il sistema lo registra e lo trasmette a un picker (avvertenza: stiamo entrando in una zona linguisticamente extraterritoriale dove l' inglese regna), o meglio alla pistola-scanner connessa in Rete che portano con sé e che li guida, come il bastone del rabdomante, nel labirinto degli scaffali.

Sì perché qui le merci vengono disposte negli scaffali in maniera casuale. Trattati teologici gomito a gomito con bambole gonfiabili. Basta ricordarsi di associare, con la pistola, la merce con lo scompartimento e da quel momento qualsiasi picker saprà dove recuperarlo. Tarek Rajjal, l' ingegnere egiziano-torinese che sovrintende alle operazioni, cita la curva di distribuzione di Gauss per spiegare che, statisticamente parlando, se uno ordina due o più articoli diversi, l' archiviazione casuale è la più efficace. Eccezione alla disposizione random, sempre decisa dall' algoritmo, è la temibile zona deadwood, gli scaffali più lontani dove finiscono i libri che vendono poco.
AMAZON PIACENZAAMAZON PIACENZA

2 CACCIA ALLO SCAFFALE
Il volume prescelto, nel bin E283, è scampato a questo destino. Una ragazza armata di scanner (terzo settore) lo mette nel carrellino e prosegue la raccolta. Una volta terminata, le merci vengono messe su un nastro trasportatore che legge il codice a barre e le avvia verso l' impacchettamento (quarto e ultimo settore). Le scatole più grosse, magari con più articoli, vengono assemblate da esseri umani. Quelle singole, per i libri, vengono realizzate in automatico da una macchina utensile di cui vanno piuttosto fieri che costruisce intorno al volume un vestitino di cartone su misura, minimizzando gli sprechi.

Amazon scoppia di salute. Se uno avesse investito 100 dollari subito dopo la quotazione nel '95 oggi se ne ritroverebbe quasi 64 mila. Ma soffre di un paio di fastidiosi problemi di immagine. Da una parte la pantagruelica elusione fiscale, endemica tra i giganti del web. Dall' altra le condizioni di lavoro spietate che le sono valse denunce e urticanti inchieste, New York Times in testa. Di Mxp5 (i magazzini vengono battezzati con la sigla del più vicino aeroporto, in questo caso Malpensa 5), si è scritto che i ritmi sono così intensi che la gente è scoraggiata dall' andare in bagno e che ansia e stress abbondano. Da circa sei mesi però, eccezione alla regola di un' azienda che globalmente li detesta, i sindacati sono entrati in fabbrica. Denunciano «operai strizzati come limoni» ma ammettono anche progressi.

AMAZON PIACENZAAMAZON PIACENZA
A Fioreta, ventisettenne albanese, «piace tutto, indifferentemente». Idem Andres, ventiquattro anni originario dell' Ecuador (qui il 38 per cento della forza lavoro è composta da immigrati). Punto su un autoctono, più anziano, per un po' di varietà. Niente, anche il quarantasettenne Roberto, ex imbianchino di queste parti, non chiede di meglio: «La paga è più sicura. Spero di restarci fino alla pensione». Parla di 1.450 euro lordi, salario da magazziniere semplice, che possono crescere seguendo i livelli del contratto nazionale di Confcommercio.

3 IMPACCHETTATO ED ETICHETTATO
Un' ora e un quarto dopo l' ordine il libro viene impacchettato ed etichettato da una macchina che lo spinge in un gaylord, detto anche carton-pallet, un grande contenitore pronto per essere stivato su un tir.

4 SI PARTE, DECIDE L' ALGORITMO
In meno di mezz' ora il pacchetto è arrivato nella zona spedizioni, pronto a essere stivato in uno dei camion che partiranno verso il Sud. L' algoritmo ha disposto che il libro parta con l' ultima corsa, intorno alle 17. Incamminati verso la mensa no frills (punto più basso l' olio di oliva «combinato» Le Fratte) che non ha niente a spartire con le sontuose libagioni offerte da Google o Facebook, incrociamo una comitiva di visitatori.

Approfitto del pranzo per chiedere della politica dei resi, uno degli imbattibili punti di forza dell' azienda. Mia madre, per esempio, ha restituito un televisore in tilt dopo quasi due mesi e non hanno battuto ciglio. Poi ne è arrivato un altro danneggiato e abbiamo rimandato indietro anche quello. Possibile che nessuno se ne approfitti? Dietro l' apparente ingenuità si nascondono controlli accurati. Una volta un tipo aveva rimandato indietro un certo numero di computer. Smontandoli, però, si accorsero che i processori originali erano stati sostituiti con altri molto più scarsi. È stato denunciato.
il primo oggetto venduto su amazonIL PRIMO OGGETTO VENDUTO SU AMAZON

5 DIREZIONE BOLOGNA
A cose normali è il software che assegna, per ottimizzare i tempi di consegna, una merce a uno dei dieci corrieri con cui Amazon lavora. Stavolta, per facilitare l' inseguimento, l' assegnazione è stata pilotata. Il mio pacco lo porterà Poste italiane che da due anni consegna per Amazon pacchi di massimo cinque chili. Ad accompagnarci nel viaggio arriva da Roma un piccolo contingente formato da uno specialista di logistica e ben due dell' ufficio stampa.

6 NEL CENTRO DI MECCANIZZAZIONE
Arriviamo al Cmp di via Zanardi a Bologna che comincia a fare buio. Parafrasando Guccini, dal West alla via Emilia. È tutto un po' più scalcagnato e tuttavia efficace, con mille persone che lavorano, notte e giorno, per far transitare la nostra corrispondenza da Nord a Sud e viceversa. I carton-pallet vengono trasbordati, aperti e rilavorati. Qui si fa una prima cruciale suddivisione. Il loro contenuto viene ripartito in una decina di scatoloni, gli handling unit, da un centinaio di chili l' uno e disposti a raggiera intorno a 4-5 persone che li riempiono. Ognuno corrisponde a uno o più quartieri di Roma e il mio, l' Esquilino, è lo 052.

7 UNA NOTTE IN AUTOSTRADA
Sebbene lo spazio abbondi, il pulmino noleggiato non è il massimo per dormire. Tantopiù senza il cuscino ergonomico che avrei voluto comprare. Tranne che dagli addetti ai lavori, il traffico autostradale notturno è sottovalutato. C' è gran vita, a mezzanotte, lungo l' A1.

AMAZON DIEGO PIACENTINIAMAZON DIEGO PIACENTINI
Verso le 15 e 30, invece, i portalettere fanno un' escursione nella nostalgia, svuotando le cassette rosse sparpagliate in città («Ormai, spesso, ci trovano giusto 4-5 oggetti. Sono finiti i bei tempi delle cartoline dalla Riviera romagnola»). Il nuovo Zeitgeist è invece rappresentato dal vascone dei parcel-like, ircocervi postali che pesano come una lettera ma in realtà sono pacchetti molli: «Vede i timbri? Shenzhen, Hong Kong: contengono cianfrusaglie, non tracciabili, che ci creano più problemi che altro».

A dirla tutta, le app faranno fuori presto anche quel bisogno. In attesa della partenza alle 4:15 mi fanno visitare il centro di controllo nazionale all' Eur, la cittadella dove lavorano 5.000 persone. La delegazione ormai prevede, oltre a un paio di altri dirigenti, un fotografo che immortala la task force di informatici insonni che difendono l' imponente infrastruttura telematica.

8 BUONGIORNO, È IL POSTINO
magazzino amazonMAGAZZINO AMAZON
Con le prime luci dell' alba il camioncino entra a Portonaccio, nel quadrante orientale della città, «il più grande centro di distribuzione d' Italia» assicura con orgoglio il direttore dalla stretta di mano erculea. Ha giurisdizione su 174 zone, pari a 9 dei 93 cap della Capitale. Tra cui il mio, postalmente parlando il quartiere più popoloso di Roma. Quello che arriva in furgone riparte per lo più in motorino, le decine di Liberty gialli parcheggiati negli stalli.

Qui il livello di risoluzione passa dal quartiere all' edificio. Le lettere vengono incellofanate in sacchetti verdi che appartengono tutti a uno stesso civico. Quando arriva, verso le sette, il portalettere raccoglie dagli scaffali il suo bottino quotidiano. Porta tutto sulla scrivania (ognuno ha la sua) e prepara la borsa. Il mio, che ho incrociato decine di volte e di cui finalmente faccio la conoscenza, si chiama Fabio, ha il baffo patriottico da carabiniere di provincia ed essendo un veterano è molto rispettato dai colleghi. A dirla tutta, una volta aveva avuto da ridire perché avevo attivato il servizio Seguimi, che dirotta la corrispondenza al lavoro o dove vuoi tu.

POSTE ITALIANEPOSTE ITALIANE
Comunque, quando alle 8 e 30 Fabio inforca lo scooter ha il sorriso di uno che ama il suo mestiere: «Passo prima da lei perché subito dopo ho un appuntamento lì vicino per un reso» (nelle quattro vie di sua pertinenza vivono ben quattromila persone!). Fa del suo meglio per non seminarci. Alle 8:43 arriva a destinazione. La consegna avviene brevi manu. Per stavolta ha risparmiato quattro piani.......

Fonte: qui

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