9 dicembre forconi: CALIFORNIA - INFERNO DI FUOCO A NORD DI SAN FRANCISCO: 17 MORTI, ALMENO 200 DISPERSI

giovedì 12 ottobre 2017

CALIFORNIA - INFERNO DI FUOCO A NORD DI SAN FRANCISCO: 17 MORTI, ALMENO 200 DISPERSI

BRUCIANO I VIGNETI DELLA NAPA VALLEY, ALBERGHI, VILLE E CELEBRI CANTINE RIDOTTE IN CENERE  

INCENDI ANCHE A DISNEYLAND 

COME MAI SI SONO DIFFUSI COSI' RAPIDAMENTE E VIOLENTEMENTE? LE IPOTESI

Federico Rampini per La Repubblica

california incendiCALIFORNIA INCENDI
Quindici morti, 110 ricoverati per le intossicazioni da fumo, 150 dispersi e 20.000 evacuati. Un angolo celeberrimo della California è trasformato in un inferno: case e alberghi carbonizzati, rinomate cantine e vigneti ridotti in macerie e ceneri fumanti.

La furia degli incendi è senza precedenti per quell' area: ben 17 focolai separati di altrettanti incendi indipendenti, in nove contee limitrofe (l' equivalente delle nostre provincie). È già bruciata completamente un' area di 300 chilometri quadrati, e di che valore: è il "Chianti-shire californiano", la zona che da decenni è diventata sinonimo di vini di alta qualità, in grado di competere con quelli francesi e italiani.

I nomi delle cittadine colpite, parzialmente bruciate, evacuate, sono famosi nel mondo intero: Napa, Sonoma, Mendocino, Santa Rosa, Calistoga e Marin.

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Tra le cantine-enoteche con vigneti adiacenti quella che ha subito la distruzione più grave è la Signorello Estates Winery.

Molti i cognomi italiani perché la cultura del vino arrivò con i nostri emigrati, e da quelle parti ha investito nei vigneti anche il regista di Apocalypse Now, Francis Ford Coppola. Come lui, molte altre celebrity hanno costruito case-castello nell' area devastata dalle fiamme. Tra le residenze secondarie di lusso c' è anche una folta rappresentanza della ricchezza digitale: la zona assediata dalle fiamme è a pochi chilometri a Nord di San Francisco, appena traversato il ponte del Golden Gate inizia già la contea di Marin, tra gli abitanti illustri ci sono molti imprenditori della Silicon Valley, capitani d' industria hi-tech, finanziatori delle start-up nel mondo del venture capital.

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Anche per questo la violenza degli incendi, l' impotenza dei vigili del fuoco, le scene di panico e di fuga, fanno scalpore: non è Porto Rico. Se gli uragani dei Caraibi colpiscono popolazioni povere e infrastrutture fragili, la California settentrionale è al polo opposto, e non solo geograficamente; l' area trasuda ricchezza, non a caso è soprannominata "la Dubai sul Pacifico".

Eppure stavolta appare disarmata quasi quanto i cugini poveri del Golfo del Messico, le immagini spaventose che aprono i notiziari televisivi americani affiancano le calamità-gemelle che colpiscono le casupole degli ispanici a Porto Rico e le ville dei miliardari californiani.

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Tra gli oltre 1.500 edifici distrutti dagli incendi ci sono un hotel Hilton e altri "resort" a cinque stelle lusso, la furia del fuoco non è stata intimidita dalle gerarchie sociali. A molte centinaia di chilometri più a Sud, nell' estremità opposta del Golden State, un' altra icona californiana è lambita dalle fiamme: Disneyland ha il cielo rosso da giorni, per l' incendio che divampa nella vicina Anaheim e nella Orange county. Anche quella è una zona simbolo della West Coast, attrazione turistica per generazioni, costretta a vedere il pericolo molto da vicino.

Le spiegazioni per la violenza degli incendi evocano diversi fattori. Una siccità eccezionale affligge la California da un decennio, i danni che ha inflitto al patrimonio forestale non sono stati sanati da un inverno 2017 di piogge abbondanti e nubifragi violenti. A questo si aggiunge la combinazione stagionale dei venti di ottobre, che uniti alla bassa umidità creano un cocktail micidiale, favorevole agli incendi. La siccità-record è oggetto di studi da parte delle università californiane, il verdetto è unanime: si tratta di un fenomeno legato al cambiamento climatico. Su questo si innestano poi incuria e imprevidenza.
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Nonostante sia governata da un democratico, Jerry Brown, e malgrado sia una roccaforte elettorale della sinistra, la California come tutti gli Stati Uniti ha sacrificato da molti decenni gli investimenti pubblici. Ne soffrono la manutenzione forestale, l' assetto idrogeologico, i servizi di prevenzione. Perfino le ricche utility che gestiscono il servizio elettrico sono spesso inadempienti nel garantire la pulizia dei boschi attorno ai tralicci, una regola di base per la prevenzione degli incendi.

Ieri la Casa Bianca a raccolto l' appello di Brown ed è stato dichiarato il doppio stato di emergenza, statale e federale. I tagli alla prevenzione, si traducono in un' escalation di spese per fronteggiare i danni delle calamità naturali.

Fonte: qui

LA CALIFORNIA IN CENERE 

23 VITTIME, 285 DISPERSI: IL TREMENDO VIDEO DAL DRONE DOPO GLI INCENDI CHE HANNO DISTRUTTO 65MILA ETTARI A NORD DI SAN FRANCISCO 

IL VENTO SI RAFFORZA E I ROGHI POTREBBERO INTENSIFICARSI. IN DUE GIORNI SONO STATE RILASCIATE TANTE POLVERI SOTTILI QUANTE IN UN ANNO DI TRAFFICO IN TUTTA LA CALIFORNIA



1.CALIFORNIA: SI RAFFORZA VENTO, TIMORE PER NUOVI INCENDI
incendi in californiaINCENDI IN CALIFORNIA
 (ANSA) - Gli incendi che stanno devastando il nord della California potrebbero intensificarsi nelle prossime ore se i venti forti previsti per la giornata scateneranno nuovi focolai in aree sinora risparmiate. E' l'allarme lanciato dalle autorità dello stato, dove intanto il bilancio delle vittime e' salito a 23. Inoltre, ci sono ancora 285 dispersi (dei 600 iniziali), e 150 feriti. Ottocento voli sono stati cancellati dall'aeroporto di San Francisco per la mancanza di visibilita' causata dal fumo.

"La situazione continuerà a peggiorare prima di migliorare. Si tratta di un evento serio e catastrofico", ha avvertito il capo dei vigili del fuoco della California, Ken Pimlott. Solo nella contea di Sonoma, cuore dell'industria vinicola californiana insieme a Napa, sono state evacuate 25 mila persone.

2.CALIFORNIA: DA INCENDI STESSE PM2.5 DI UN ANNO DI TRAFFICO
incendi in californiaINCENDI IN CALIFORNIA
 (ANSA) - L'ondata di incendi nel Nord della California ha causato in soli due giorni l'emissione di circa 10mila tonnellate di polveri sottili (Pm2.5), pari a quante ne generano in un anno i 35 milioni di veicoli presenti sulle strade californiane. Lo ha detto Sean Raffuse, analista della qualità dell'aria presso il Crocker Nuclear Laboratory dell'università della California a Davis, in un'intervista a Usa Today. Il Distretto per la gestione della qualità dell'aria della Bay Area ha emesso un'allerta sanitaria che si estende fino al weekend, a causa di "una qualità dell'aria molto malsana con livelli di inquinamento atmosferico senza precedenti".

 "È indispensabile che i residenti della Bay Area proteggano la loro salute, soprattutto nelle contee di Napa, Sonoma e Solano", si legge in una nota. "Se possibile, si raccomanda di cercare riparo negli edifici con aria filtrata, o di spostarsi in aree meno colpite dagli incendi". A chi resta, gli esperti raccomandano l'uso di una mascherina di tipo N95 per evitare di inalare le polveri sottili.

3.CALIFORNIA: VESCOVO SANTA ROSA, SI DIFFONDE SENSO IMPOTENZA
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 (ANSA) - "Ho incontrato tantissime persone che non sanno dove andare perché hanno perso le loro case e il senso di impotenza è palpabile" ma "vorrei che nessuno perdesse la speranza". Così monsignor Robert Francis Vasa, vescovo di Santa Rosa, la diocesi più colpita dalla devastazione degli incendi in California, racconta nella sua testimonianza, pubblicata dal Sir.

 "La nostra diocesi è stata colpita duramente - spiega il vescovo - e viviamo una situazione di incertezza. Dei 17 incendi che stanno devastando la zona, la maggior parte sono concentrati in tre contee del nostro territorio". "Solo nella città abbiamo perso 1.500 edifici privati e pubblici - continua Vasa - ma le parrocchie si sono miracolosamente salvate". Il vescovo elogia il lavoro dei soccorritori: "Stanno facendo il massimo. Sono donne e uomini arrivati da ogni contea a servire tutti noi".
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"Il loro è un compito difficile - prosegue - e so che la loro pazienza è provata, perché le soluzioni a breve termine che stanno mettendo in piedi, non possono soddisfare a lungo le necessità delle famiglie e di tutti quelli che hanno trovato momentaneo riparo nei rifugi. Io li ringrazio per la professionalità e li invito a perseverare". Mons. Vasa invita poi a dimostrare vicinanza alle persone colpite: "Apprezzo e siamo grati delle preghiere, ma al contempo offrite il vostro aiuto" che può tradursi in supporto emotivo, donazioni in denaro e "anche la vostra casa se siete ispirati". "Immaginate voi stessi e la vostra famiglia vivere quello che migliaia di persone stanno vivendo e quindi agite di conseguenza", conclude il vescovo.

Fonte: qui

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