9 dicembre forconi: SCOMPARSI NEL NULLA NON SOLO I 33 MILIONI DEGLI SMS. I GIAPPONESI HANNO DONATO 980 MILA EURO E NON SI SA DOVE SONO FINITI

lunedì 25 settembre 2017

SCOMPARSI NEL NULLA NON SOLO I 33 MILIONI DEGLI SMS. I GIAPPONESI HANNO DONATO 980 MILA EURO E NON SI SA DOVE SONO FINITI

LE CASETTE OCCUPATA DA GENTE MAI VISTA E CHI NE HA DIRITTO VIVE NEI CAMPER O IN BARACCHE 

IRONIA DELLA SORTE: AI DIPENDENTI DELLA REGIONE TAGLIATI 200 EURO AL MESE 
Massimo Malpica per Il Giornale
amatrice un anno dopoAMATRICE UN ANNO DOPO

«Meglio se non parlo, guardi. Ma tanto gli occhi ce li ha pure lei, no?». Anna fuma una sigaretta sulla veranda della casetta di legno che occupa col marito da giugno. Ha sempre vissuto qui, ad Amatrice, «poi quella notte ci siamo ritrovati senza più una casa. Abbiamo dormito in macchina, poi in tenda, poi in una casa a Poggio Castellano, poi c' è stata l' altra scossa e abbiamo ricominciato: auto, tenda, e ora almeno ci hanno dato questa casetta. Dove sono i milioni degli sms? E che, devo saperlo io?».

SERGIO PIROZZI SINDACO DI AMATRICESERGIO PIROZZI SINDACO DI AMATRICE
La nuova polemica lanciata dal sindaco, Sergio Pirozzi, sul destino dei 33 milioni di euro raccolti con gli sms solidali all' indomani del sisma che ha piegato Amatrice, Arquata, Accumoli e gli altri comuni del cratere è solo una goccia in un mare di sconforto per i tanti che aspettano ancora che le parole e le promesse arrivate in elicottero insieme ai vertici dello Stato alla fine di agosto dello scorso anno si trasformino in qualcosa di concreto.

Restano una città in macerie e le storie di chi, tra queste rovine, vuole continuare a svegliarsi ogni giorno, perché è casa. «Mai andata via in 61 anni, sono amatriciana», spiega Carmen Bizzoni, che indossa la felpa rossa con la scritta blu «Amatrice». «Qui - spiega - avevo due case, ora inagibili, da abbattere. Adesso io e mio marito viviamo a Rieti, mia madre sta qui in una casetta, mio padre nel frattempo è morto, mio fratello vive in una baracca». Una diaspora familiare come danno collaterale del sisma.

amatrice un anno dopoAMATRICE UN ANNO DOPO
«Lavoravo all' Alberghiero. Ci hanno trasferito a Rieti assicurandoci che per il successivo anno scolastico, quello appena cominciato, saremmo già tornati qui. Non è successo. Abito ancora a Rieti e mi faccio 90 chilometri almeno due volte a settimana per venire a trovare mia madre». E gli sms non sembrano il primo problema.

«Io - sbuffa la donna - sono dipendente della regione Lazio. Eravamo in 13 a lavorare all' Alberghiero, tutti trasferiti d' imperio e senza un centesimo di incentivo, altro che aiuti. Abbiamo chiesto almeno ci fosse un anticipo sulla liquidazione, soldi nostri, e ci hanno risposto picche. E anzi, per un cavillo burocratico, prendiamo 200 euro in meno al mese in busta paga. Pensa che mi stupisca la sparizione dei soldi degli sms? Anzi, posso aggiungere un nuovo giallo? Nell' autunno scorso un gruppo di ristoratori giapponesi che erano stati mesi prima ospiti dell' Alberghiero per imparare l' amatriciana sono tornati qui, consegnando alla regione Lazio 980mila euro che avevano raccolto per la ricostruzione dell' Alberghiero. Dove saranno?».

mattarella e il sindaco di amatrice pirozziMATTARELLA E IL SINDACO DI AMATRICE PIROZZI
E dove saranno i soldi che servono per i lavori di restauro delle cosiddette «case B», quelle inagibili ma riparabili? Se lo chiede Roberto, affacciandosi sulle macerie che ancora ricoprono quello che un tempo era il centro storico di «uno dei borghi più belli d' Italia», come si ostinano a ribadire i cartelli all' ingresso del paese. «Casa mia è lesionata. Ma i fondi per ristrutturare non ci sono. Però io alla casetta non ho diritto. Per restare qui mi sono dovuto costruire di tasca mia una casa prefabbricata di 18 metri quadrati, e sono in tanti nelle mie condizioni. Sono passati tredici mesi, ma così come si fa a far rinascere un paese raso al suolo?».
amatrice un anno dopoAMATRICE UN ANNO DOPO

Non c' è ombra di ottimismo nemmeno nelle parole di Jessica Gabrielli, barista nell' unico caffè aperto nel centro della cittadina, a pochi passi da quel che resta della chiesa di Sant' Agostino. «Certe polemiche nemmeno le seguo più», attacca scuotendo la testa, a proposito della denuncia di Pirozzi. «In questa storia non salvo nessuno, tutti, dal sindaco ai vertici dello Stato, hanno responsabilità. Io avevo una casa e un bar lungo il corso, non esistono più, e nessuno mi ha dato un singolo euro finora. Meno male che dicevano che si sarebbe dovuto ripartire dai giovani».

Come lei, che almeno ora ha avuto una casetta. «Ci si sta meglio che in camper, certo. Ma tra i miei vicini io vedo gente che in 25 anni ad Amatrice non ho mai visto, come mai gliel' hanno data? E mio padre, che ha due case inagibili, invece non ne ha diritto. Ma di che cosa stiamo parlando?».

Fonte: qui

PIROZZI E IL PASTICCIO DEGLI SMS SOLIDALI: ‘È STATA TRADITA LA VOLONTÀ DEGLI ITALIANI, CHE VOLEVANO AIUTARE ANCHE AMATRICE. 
I SAGGI CHE HANNO INSERITO ANCHE DEI COMUNI CHE NON RIENTRANO NEL CRATERE 
DA OGGI SARO' UN NEMICO PUBBLICO, MA IO SONO UN UOMO LIBERO. CHE GENTE E' QUESTA? NON ANDRO' MAI AD ELEMOSINARE AIUTI CON IL PIATTINO"

Sergio Pirozzi è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

PIROZZIPIROZZI
Pirozzi ha chiarito le sue dichiarazioni a proposito degli SMS solidali: "Ho detto che c'è stata una scelta scellerata nella gestione dei fondi e che ad Amatrice non è arrivato nulla. Sono state fatte altre scelte, sono stati nominati dei saggi, dei garanti, che hanno fatto altre scelte, inserendo anche dei comuni del Lazio che non rientrano nel cratere. E' stata tradita la volontà degli italiani. Chi ha donato quei soldi, sicuramente aveva la volontà di aiutare anche Amatrice. 

mattarella e il sindaco di amatrice pirozziMATTARELLA E IL SINDACO DI AMATRICE PIROZZI
Con la gestione di questi fondi si è tradita la volontà popolare. Non perché io li volessi, io attorno a me ho tutta la solidarietà del mondo. E' una questione di giustizia, oggi nessuno rispetta più la volontà popolare. Qualcuno ha cercato di strumentalizzare le mie parole, che avevano un concetto molto più alto. La volontà non si tradisce. Chi decide, in questo Paese, è scollegato da quelli che sono i voleri della gente comune". 

PIROZZIPIROZZI
Ancora sugli Sms solidale: "Se si perde credibilità, si mette in crisi tutto il sistema della solidarietà. Bastava chiedere scusa. Dire che si sono fatte altre scelte. Non far uscire delle goffe smentite in cui si dice che hanno deciso i sindaci, cosa che non è vera. Si è tradita la volontà degli italiani e questo è grave. Tante persone mi hanno chiesto se fossero arrivati i soldi degli SMS e alla mia risposta negativa hanno detto 'allora non verserò mai più niente'. Questa è la cosa grave". 

Pirozzi è un fiume in piena: "Io ringrazio Dio perché sono un uomo libero. Oggi scriverò una nota alla neo-commissaria. Sulla famosa zona urbana franca è uscita la modifica dell'articolo 10 in cui si parla di 'fino ad esaurimento fondi'. Deve essere inserita una clausola che dica che nel caso in cui c'è l'esaurimento dei fondi vengano salvaguardati quei comuni che hanno le zone rosse. E torniamo al discorso dell'ampliamento a dismisura del cratere. Queste sono battaglie che non faccio solo per Amatrice. Io sono un uomo libero, quando il Governo ha fatto le cose giuste lo dico, quando sbaglia lo devo sottolineare, perché non ho padroni". 

amatrice un anno dopoAMATRICE UN ANNO DOPO
Pirozzi ribadisce: "Da ieri sono diventato il nemico numero uno e mi aspetto tanti sgambetti. Ma io sono un uomo libero e nessuno mi può negare di avere il diritto di dire ciò che penso con chiarezza. Questo è un Paese che si deve riappropriare della forza delle parole. Non si tradisce mai la volontà popolare. Quando delle persone mi dicono che se non ci sono arrivati i soldi degli SMS non verseranno più niente, questo mette in crisi tutto il sistema della solidarietà. Io dico e porto l'esempio: Collevecchio è un Comune che non sta neanche nel cratere. E' giusto che loro abbiano la scuola, ma le scuole le devono fare con i fondi d'aiuto per i terremotati o con l'edilizia scolastica?

amatrice un anno dopoAMATRICE UN ANNO DOPO
Devono cambiare passo, la volontà popolare va rispettata. Il sindaco di Arquata si è dovuto raccomandare perché era stato escluso, è dovuto andare col piattino, ma che gente è questa? Io col piattino non ci vado. Per fare le scuole e le piste ciclabili, i cittadini già pagano le tasse. I soldi degli SMS servono a un'altra cosa. Il padre deve fare il padre, lo Stato è lo Stato, i cittadini sono i cittadini. Io ho i ponti che non esistono più. E' facile dire che Amatrice è coperta, ma che significa? Oggi il fuoco nemico non mi darà pace, perché io sono un personaggio scomodo che dice sempre la verità". 

Per ascoltare l'audio dell'intervista, clicca qui

Fonte: qui


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