9 dicembre forconi: Allarme siccità, in secca le sorgenti del Po: niente acqua su Monviso

mercoledì 6 settembre 2017

Allarme siccità, in secca le sorgenti del Po: niente acqua su Monviso

Allarme siccità, in secca le sorgenti del Po: niente acqua su Monviso

Ai 2.020 metri di quota del Pian del Re, accanto alla pietra scolpita con la celebre frase «Qui nasce il Po», dalla roccia non esce una goccia d’acqua. 

I primi otto mesi del 2017 sono stati i meno «piovosi» dal 1800


La sorgente del Po in secca (Ansa)La sorgente del Po in secca (Ansa)
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Le sorgenti del Po sono in secca. Un evento che si registra raramente, conseguenza delle siccità che ha colpito il Piemonte, e non solo. Ai 2.020 metri di quota del Pian del Re, alla base del Monviso, accanto alla pietra scolpita con la celebre frase «Qui nasce il Po», dalla roccia non esce una goccia d’acqua. Poco più a valle diversi rivoli si uniscono per dare vita al torrente destinato a diventare il fiume più lungo d’Italia, lungo 652 chilometri.
Il record del 2017
Da dicembre 2016 ad agosto 2017 è stato registrato un deficit di piogge del 40% rispetto al passato e questi primi otto mesi dell’anno - dicono gli esperti - sono stati i più secchi dal 1800. «Le scarse precipitazioni estive - sottolinea il climatologo del Cnr Michele Brunetti - non hanno fatto altro che peggiorare una condizione di siccità già molto grave alla chiusura della stagione primaverile che, con un deficit di quasi il 50% rispetto alle precipitazioni medie primaverili, è risultata la terza più secca di sempre. A parte le importanti precipitazioni che hanno caratterizzato il Centrosud nel mese di febbraio, è da dicembre 2016 che le precipitazioni risultano sotto la media sull’intero territorio nazionale, tanto che, se consideriamo le precipitazioni cumulate sulle ultime tre stagioni (i 9 mesi da dicembre 2016 ad agosto 2017), siamo di fronte a un deficit di precipitazioni di quasi il 40%, senza grosse differenze tra nord e sud e, se le confrontiamo con le medesime tre stagioni dal 1800 ad oggi, quelli di quest’anno risultano i 9 mesi più secchi di sempre». In futuro la siccità, secondo il climatologo Massimiliano Fazzini, docente delle Università di Camerino e Ferrara, non è destinata a migliorare. «Durante le future estati - è il suo allarme - avremo sempre meno acqua e di peggiore qualità. Regioni come Puglia, Sicilia e Sardegna dovranno mettere in campo processi di desalinizzazione utilizzando così l’acqua del mare». «Dobbiamo iniziare - è il suo monito - a non sprecare l’acqua quando ci laviamo. Considerando i modelli climatici futuri, problemi di tale portata per il Centro Italia non dovrebbero esserci».
Agosto il mese più caldo dal 1800
La siccità è ovviamente collegata con le temperature sopra la media e si è quindi accentuata quest’estate, risultata - secondo Brunetti - seconda solo a quella del 2003. Mentre il mese di agosto è stato il terzo più caldo per l’Italia dal 1800, con un’anomalia di 2.53 gradi sopra alla media. Più caldi sono stati solo l’agosto del 2012 e del 2003, con anomalie di più 2.56 gradi e più 3.86 gradi rispettivamente. Il caldo dell’ultimo mese, assieme alle temperature eccezionalmente alte del mese di giugno (il secondo più caldo di sempre con un’anomalia di +3.22°C) e a un luglio non eccezionale ma comunque tra i 10 più caldi di sempre, hanno portato l’estate 2017 ad essere seconda solo a quella eccezionalmente torrida del 2003 (anomalia di +2.48°C quella di quest’anno contro +3.76°C dell’estate 2003).

Fonte: qui

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