9 dicembre forconi: A ROMA GLI ATTIVISTI DI “FORZA NUOVA” BLOCCANO UNA FAMIGLIA ERITREA A CUI ERA STATA ASSEGNATA UNA CASA POPOLARE

venerdì 29 settembre 2017

A ROMA GLI ATTIVISTI DI “FORZA NUOVA” BLOCCANO UNA FAMIGLIA ERITREA A CUI ERA STATA ASSEGNATA UNA CASA POPOLARE

SCONTRI CON LA POLIZIA 

TRE AGENTI FERITI COLPITI ALLA TESTA DA SANPIETRINI (CUBI DI PORFIDO), CINQUE ARRESTATI, ANCHE FONDATORE "ROMA AI ROMANI"

Luca Monaco per La Repubblica

MANIFESTAZIONE CONTRO FAMIGLIA ERITREA1MANIFESTAZIONE CONTRO FAMIGLIA ERITREA1
Scontri tra polizia e militanti Forza Nuova nella Capitale. I tafferugli sono iniziati durante la protesta dei militanti di estrema per la consegna di un'abitazione popolare a una famiglia di origine eritrea al Trullo, in uno degli stabili di via Giovanni Porzio, 55. Cinque persone sono state arrestate al termine degli scontri per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Tra loro c'è anche il leader del movimento di estrema destra Roma ai romani, Giuliano Castellino. Nel corso dei disordini tre appartenenti alle forze dell'ordine sono rimasti feriti perché colpite alla testa da sampietrini.

Giuliano Castellino1GIULIANO CASTELLINO1

Secondo una prima ricostruzione durante le operazioni di sgombero dei precedenti occupanti, un gruppo di circa 30 persone si è radunato per protestare davanti alla casa popolare dell'Ater, nel quartiere del Trullo, alla periferia di Roma. I manifestanti avrebbero impedito l'ingresso dei nuovi assegnatari lanciando oggetti contro le forze dell'ordine presenti. La famiglia assegnataria, composta da madre, padre e un bambino piccolo, dopo gli scontri è andata via dal quartiere. Sono al vaglio degli inquirenti le immagini della polizia scientifica per individuare altre responsabilità.

FAMIGLIA ERITREA LASCIAFAMIGLIA ERITREA LASCIA
Non è la prima volta a Roma che si verificano scontri ed episodi di intolleranza per l'assegnazione di case popolari agli stranieri. A giugno un uomo di origine bengalese, ancorché con cittadinanza italiana, è stato aggredito con calci e pugni a Tor Bella Monaca da alcuni ragazzi italiani ai quali stava chiedendo informazioni per raggiungere l'abitazione popolare assegnatagli dal Comune. "Qui non c'è posto per te. Lascia stare le case popolari", avrebbero detto i ragazzi strappandogli le carte che aveva in mano prima di aggredirlo brutalmente.

Giuliano CastellinoGIULIANO CASTELLINO


A gennaio alcune decine di militanti di estrema destra hanno organizzato un picchetto bloccando, di fatto, l’ingresso al condominio a una famiglia egiziana, legittima assegnataria di un alloggio Ater, e facendo intanto rientrare nella casa i due giovani italiani che la occupavano abusivamente.

MANIFESTAZIONE CONTRO FAMIGLIA ERITREAMANIFESTAZIONE CONTRO FAMIGLIA ERITREA


"Roma non farà alcun passo indietro davanti agli atti di violenza neofascista di cui si è reso protagonista un gruppo di persone che questa mattina ha impedito ad una famiglia italiana di origine eritrea di entrare nella sua nuova casa. Queste persone hanno aggredito anche i vigili urbani e gli agenti di polizia, lanciando sassi e sampietrini. Hanno ferito alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine. Quanto accaduto è inaccettabile", ha commentato la sindaca Virginia Raggi.

"Io, la mia Giunta e tutta l'Amministrazione capitolina siamo vicini alla famiglia e la abbracciamo forte. A loro dico: siamo con voi e non vi lasceremo soli. Siamo fermamente convinti che l'inclusione e la legalità siano la strada da percorrere per non cadere nel buio dell'intolleranza", aggiunge. "Ringrazio la Polizia locale di Roma Capitale e le forze dell'ordine. Faccio i miei auguri di pronta guarigione agli agenti che sono rimasti feriti durante questo barbaro attacco", conclude Raggi.

Fonte: qui

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