"SCELTE CHE HANNO SOLO RAFFORZATO, A CAUSA DI ERRORI GROSSOLANI, L’INFLUENZA DI CAPI E CAPETTI DEL PASSATO. HO TENUTO DURO PER UN ANNO…”
Il post di Angelo Tofalo sul suo blog pubblicato da www.startmag.it
Ho cercato per un anno di stare accanto al Ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro, ma chi, all’interno dell’apparato, vuole continuare ad agire senza l’indirizzo ed il controllo politico. Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse.
Ad oggi, dopo un anno da Sottosegretario, gran parte delle informazioni che ricevo per svolgere il mio lavoro non vengono dagli uffici preposti a coordinare le figure di vertice ma da tutte le persone, e vi assicuro che sono tante, che mi hanno riconosciuto come un ragazzo dai valori ben saldi, una persona seria e appassionata che lavora per il bene del Paese. Così però è troppo faticoso. Stiamo correndo questa “maratona” con le mani legate dietro la schiena, masochisti come solo noi sappiamo essere. E dove si discute di queste cose? Dove sono i luoghi adibiti alla costruzione di pensieri più complessi?
Per avere la fiducia degli uomini che oggi mi aiutano a ricevere in tempo zero le informazioni utili a svolgere il mio incessante lavoro ho fatto di tutto! Lanci con il paracadute, voli in aereo, vestizioni e prove degli equipaggiamenti, perlustrazioni nei boschi con i nostri uomini, viaggi in sottomarino, convegni e riunioni su riunioni, anche notturne. E approfitto per ringraziare chi ha capito che sono solo uno strumento per riorganizzare e migliorare settori delicati.
Ma il mio è solo un esempio. Parlando con altri colleghi, sono venuto a conoscenza che anche in altri ministeri ci sono problematiche affini. Se noi Sottosegretari, persone con una lunga storia nelle fila del MoVimento (anche da prima che esistesse), dovevamo essere i “cani da guardia” dei valori, del programma e del metodo, oggi dobbiamo prendere atto che questo compito non può essere portato a termine con successo se non vengono cambiate le modalità di azione.
Sono entrato nelle Istituzioni per spezzare le catene dei vecchi poteri che ostacolano l’ammodernamento dello Stato e mi sono ritrovato nel mio dicastero ad assistere a incomprensibili scelte, quasi mai coordinate politicamente, che hanno solo rafforzato, a causa di errori grossolani, l’influenza di capi e capetti del passato. Il tutto, purtroppo, a discapito del Paese. Ho tenuto duro per un anno.
Fonte: qui
IL GIALLO DELLE DIMISSIONI DI TOFALO
Paolo Foschi per il “Corriere della Sera”
Clima rovente nel dicastero della Difesa, dove si è consumato nelle ultime ore un duro scontro tutto interno al Movimento 5 Stelle fra il sottosegretario Angelo Tofalo e la ministra Elisabetta Trenta. A breve, se Tofalo non rassegnerà le dimissioni come lui stesso aveva annunciato nel corso dell' ultima assemblea dei parlamentari pentastellati, gli saranno ritirate le deleghe.
«La situazione è insostenibile» è il commento che trapela da via XX Settembre. A innescare la miccia è stato Tofalo con un duro attacco alla ministra. Il sottosegretario non ha avuto grande visibilità nel corso del suo mandato, a parte lo spazio conquistato sui giornali indossando la divisa da combattimento dell' esercito, lanciandosi con il paracadute e prendendo parte a immersioni con sommergibili della Marina.
E da tempo da molti grillini era considerato più un peso che una risorsa, al ministero. Mercoledì sera, quando ormai era chiaro che non sarebbe rimasto a lungo in carica, Tofalo sul proprio blog ha pubblicato un post per esprimere solidarietà e sostegno al leader Luigi Di Maio, ma a metà del messaggio ha lanciato la freccia avvelenata: «Ho cercato per un anno di stare accanto al ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro, ma chi, all' interno dell' apparato, vuole continuare ad agire senza l' indirizzo ed il controllo politico.
Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse» ha scritto il sottosegretario, denunciando «incomprensibili scelte» assunte «nel mio dicastero, quasi mai coordinate politicamente». E ancora: «Ad oggi, dopo un anno da sottosegretario gran parte delle informazioni che ricevo per svolgere il mio lavoro non vengono dagli uffici preposti a coordinare le figure di vertice ma da tutte le persone, e vi assicuro che sono tante, che mi hanno riconosciuto come un ragazzo dai valori ben saldi, una persona seria e appassionata che lavora per il bene del Paese. Così però è troppo faticoso stiamo correndo questa "maratona" con le mani legate dietro la schiena, masochisti come solo noi sappiamo essere».
La ministra non ha replicato, mentre le agenzie di stampa hanno diffuso lanci in cui fonti M5S hanno preso le distanze parlando «frasi gravissime» e «di una iniziativa personale del sottosegretario, che ci ha sorpreso e che non rappresenta in alcun modo la posizione dei vertici del Movimento, tantomeno degli eletti in parlamento». L' uscita del sottosegretario peraltro è arrivata in un momento delicato per la ministra Trenta, già sotto attacco da parte di Salvini.
Le parole di Tofalo, che ha incassato la solidarietà e il sostegno del deputato Giuseppe Russo e dei senatori Francesco Castiello e Dino Mininno, hanno irritato molto il vertice del Movimento. In serata spuntano anche voci di dimissioni, smentite da fonti M5S.
Fonte: qui
IL GIALLO DELLE DIMISSIONI DI TOFALO
Paolo Foschi per il “Corriere della Sera”
Clima rovente nel dicastero della Difesa, dove si è consumato nelle ultime ore un duro scontro tutto interno al Movimento 5 Stelle fra il sottosegretario Angelo Tofalo e la ministra Elisabetta Trenta. A breve, se Tofalo non rassegnerà le dimissioni come lui stesso aveva annunciato nel corso dell' ultima assemblea dei parlamentari pentastellati, gli saranno ritirate le deleghe.
«La situazione è insostenibile» è il commento che trapela da via XX Settembre. A innescare la miccia è stato Tofalo con un duro attacco alla ministra. Il sottosegretario non ha avuto grande visibilità nel corso del suo mandato, a parte lo spazio conquistato sui giornali indossando la divisa da combattimento dell' esercito, lanciandosi con il paracadute e prendendo parte a immersioni con sommergibili della Marina.
E da tempo da molti grillini era considerato più un peso che una risorsa, al ministero. Mercoledì sera, quando ormai era chiaro che non sarebbe rimasto a lungo in carica, Tofalo sul proprio blog ha pubblicato un post per esprimere solidarietà e sostegno al leader Luigi Di Maio, ma a metà del messaggio ha lanciato la freccia avvelenata: «Ho cercato per un anno di stare accanto al ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro, ma chi, all' interno dell' apparato, vuole continuare ad agire senza l' indirizzo ed il controllo politico.
Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse» ha scritto il sottosegretario, denunciando «incomprensibili scelte» assunte «nel mio dicastero, quasi mai coordinate politicamente». E ancora: «Ad oggi, dopo un anno da sottosegretario gran parte delle informazioni che ricevo per svolgere il mio lavoro non vengono dagli uffici preposti a coordinare le figure di vertice ma da tutte le persone, e vi assicuro che sono tante, che mi hanno riconosciuto come un ragazzo dai valori ben saldi, una persona seria e appassionata che lavora per il bene del Paese. Così però è troppo faticoso stiamo correndo questa "maratona" con le mani legate dietro la schiena, masochisti come solo noi sappiamo essere».
La ministra non ha replicato, mentre le agenzie di stampa hanno diffuso lanci in cui fonti M5S hanno preso le distanze parlando «frasi gravissime» e «di una iniziativa personale del sottosegretario, che ci ha sorpreso e che non rappresenta in alcun modo la posizione dei vertici del Movimento, tantomeno degli eletti in parlamento». L' uscita del sottosegretario peraltro è arrivata in un momento delicato per la ministra Trenta, già sotto attacco da parte di Salvini.
Le parole di Tofalo, che ha incassato la solidarietà e il sostegno del deputato Giuseppe Russo e dei senatori Francesco Castiello e Dino Mininno, hanno irritato molto il vertice del Movimento. In serata spuntano anche voci di dimissioni, smentite da fonti M5S.
Fonte: qui