Sono almeno 200 i dispersi in seguito al cedimento di una diga di scarti minerari avvenuto nel municipio brasiliano di Brumadinho, nello Stato di Minas Gerais. Immmagini aeree intanto hanno mostrato che un mare di fango ha sommerso le case della regione di Corrego do Feijao. Il governo del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha già istituito un "gabinetto di crisi".
Bolsonaro ha annunciato che il suo governo ha messo in moto un'importante operazione di soccorso e che lui stesso visiterà sabato il luogo del disastro.
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SAREBBERO 413 I DISPERSI DOPO IL CROLLO DELLA DIGA NELLA PERIFERIA DI BELO HORIZONTE, NELLO STATO BRASILIANO DEL MINAS GERAIS
LA VALANGA DI FANGO CHE HA SOMMERSO GLI EDIFICI HA PROVOCATO 9 MORTI, MA LE SPERANZE DI TROVARE QUALCUNO ANCORA IN VITA SONO RIDOTTE AL LUMICINO: “PROBABILMENTE RECUPEREREMO SOLO CORPI”
Una diga di scarti minerari della compagnia brasiliana Vale ha subito un cedimento il 25 gennaio a Brumadinho, nella periferia di Belo Horizonte, capitale dello stato brasiliano di Minas Gerais.
Ci sono per il momento 9 vittime accertate e almeno 350 dispersi , secondo quanto affermano i vigili del fuoco locali, come riportano i media, anche se - a detta del governatore dello Stato, Romeu Zema - ci sono poche possibilità di trovare persone ancora in vita sul luogo del crollo. «Probabilmente recupereremo solo corpi».
Immagini aeree hanno mostrato che un mare di fango ha sommerso le case della regione di Corrego do Feijao. Il sindaco di Brumadinho parla di sette corpi recuperati. Intanto, il governo del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha istituito un “gabinetto di crisi”.
Lo stesso capo di Stato ha visitato il luogo del disastro. Secondo quanto reso noto dalla società Vale, proprietaria dell’impianto (dove lavorano 300 dipendenti), il crollo si è registrato nel primo pomeriggio del 25 gennaio a Mina de Corrego do Feijao. L'onda di fango e rifiuti ha investito vari edifici dell'azienda e la piccola località di Vila Ferteco.
L’incidente avviene a tre anni di distanza dalla tragedia di Mariana, città distante 120 km da Brumadinho, dove si verificò quello che è considerato il peggior disastro ambientale del Brasile: qui, a seguito del crollo di due dighe, rimasero uccise 19 persone.
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Brasile, crollo diga: il colosso Vale perde 14 miliardi di dollari di capitalizzazione
Aggiornamento 28 Gennaio 2019
Tonfo delle azioni di Vale, multinazionale mineraria brasiliana, la seconda al mondo dopo la cinese Chalco, dopo il crollo di una diga a Brumadinho provocando, stando all’ultimo bilancio, 58 vittime accertate e circa 300 dispersi.
Le autorità carioche hanno disposto il sequestro di beni per 11 miliardi di reais, oltre due miliardi e mezzo di euro. Stamani all’apertura della borsa di San Paolo le azioni di Vale avevano già perso il 17,4% a 46.37 reais.
A pesare anche il giudizio degli analisti come HSBC e Jefferies che hanno tagliato la loro raccomandazione mentre altri attendono di capire i danni potenziali del crollo della diga. “In parole povere, l’aspetto intangibile (a questo punto non quantificabile) di questo incidente è ciò che ci preoccupa di più e alla fine della giornata l’intera industria mineraria dovrà ripensare il modello attuale”, hanno detto gli analisti Leonardo Correa e Gerard Roure di BTG Pactual in una nota ai clienti. Gli analisti del Credit Suisse invece prevedono futuri cambiamenti normativi per le dighe di contenimento visto che quello di Brumadinho è il secondo disastro in tre anni.Il crollo delle azioni della Vale dopo la catastrofe cancella 14 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
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Brasile: crollo diga, 180 vittime
Ancora disperse 130 persone
(ANSA) - ROMA, 27 FEB 2019 - Il bilancio delle vittime della tragedia provocata dalla rottura della diga di scarti minerari a Brumadinho, in Brasile, è salito a 180 morti, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile brasiliana e riportato dal sito G1.
Secondo il bilancio pubblicato dalle autorità, 130 persone risultano ancora disperse a causa del disastro. La diga, di proprietà della compagnia mineraria Vale, si è rotta un mese fa.
La colata di fango ha lasciato circa 80 persone senza casa e ha contaminato il fiume Paraopeba, mentre i produttori agricoli hanno perso tutto il loro raccolto.
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