INTANTO NON SI FERMANO LE PROTESTE, NÉ DOPO LE PROMESSE DI MACRON NÉ DOPO L'ATTENTATO DI STRASBURGO, CHE PER MOLTI COMPLOTTISTI NON È STATO CASUALE
Un manifestante dei gilet gialli di 23 anni è stato investito e ucciso da un camion ad Avignone, nel sudest della Francia. Lo riferisce Bfmtv. L'autista del mezzo è in stato di fermo. L'autista del mezzo pesante, 26 anni, ha tentato la fuga, prima di essere fermato dalla polizia, precisa Bfm-Tv. Il dramma si è svolto mentre il giovane era mobilitato su una rotatoria di Avignone, nel quadro delle mobilitazioni e dei blocchi dei gilet gialli in Francia.
Intanto, nonostante le proposte annunciate dal presidente Emmanuel Macron e la situazione d'emergenza provocata dall'attentato terroristico di Strasburgo, diversi rappresentanti dei gilet gialli non aderiscono all'invito lanciato dal governo a rinunciare alla manifestazione questo sabato. In una conferenza stampa a Versailles, il collettivo rappresentato da Priscillia Ludosky ha fatto sapere che sarà in piazza per chiedere meno tasse e la fine dei "privilegi".
Parte del movimento asserisce infatti che l'attentato di Strasburgo sia un "complotto". A farsene protagonisti sono alcuni gruppi online, la cui tesi è che il governo avrebbe "organizzato tutto" per evitare il quinto sabato consecutivo di proteste in Francia.
Le sfumature spaziano dall'accusa di "attentato organizzato dai servizi segreti" o dai "politici per far scattare lo stato d'emergenza" e "piegare il movimento", fino al confronto degli orari di pubblicazione delle allerte e delle notizie per insinuare che tutto è stato messo in scena ad arte. La parola d'ordine è "Guarda caso...". "Et voilà!!! - si legge sulla pagina Facebook di Atto 5, creato subito dopo la quarta manifestazione di sabato scorso per darsi un nuovo appuntamento - quello che doveva succedere è successo. Un 'attentato', scattato proprio all'indomani del discorso di Macron e prima del prossimo sabato di manifestazioni...".
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