9 dicembre forconi: L'effetto "Governo degli scappati di casa" si amplifica sempre di più sull'economia italiana che sta andando verso l'ennesima RECESSIONE in pochi anni

lunedì 12 novembre 2018

L'effetto "Governo degli scappati di casa" si amplifica sempre di più sull'economia italiana che sta andando verso l'ennesima RECESSIONE in pochi anni


AGGIORNAMENTO DEL 6 NOVEMBRE 

CROLLA in CONTRAZIONE anche l'indice italiano PMI SERVIZI, mentre nel resto dell'eurozona continua ad espandersi... 
LEGGI QUI PER I PARTICOLARI 


---------------------------------------------





ifo Economic Climate for the Euro Area: ITALIA in crollo verticale...

Come il PIL 3° trimestre che si è inchiodato a zero come non accadeva da tre anni come il PMI manifatturiero che in pochi mesi è crollato da sviluppo sostenuto a CONTRAZIONE peggiore dal 2014
come la disoccupazione che ha ripreso a salire etc etc
Io ve lo anticipo&spiego da tempo
VEDI IL MIO POST ed IL MIO VIDEO SBROCCO
che mette insieme i pezzi del puzzle e le varie cause dell'accelerazione del Declino Italiano che come al solito AMPLIFICA anche del doppio o del triplo il rallentamento in atto nell'Eurozona....

L'effetto "scappati di casa" sul PIL italiano
......Intanto dopo l'inchiodata del PIL e dopo la disoccupazione che torna a salire...anche il PMI manifatturiero di FallitaGlia continua la discesa dei mesi scorsi e ad ottobre crolla in CONTRAZIONE a 49,2 pt (peggior dato dal 2014) mentre in Eurozona manifatturiero rallenta solo la sua crescita a 52 pt.

Da notare il crollo del sub-indice "nuovi ordini" (leading indicator) che come spiegavo nel mio video-sbrocco è collegato al devastante fattore INCERTEZZA trasmesso dal Governo del Cambiamento di 'sto cazzo.

...........E dopo PIL a zero nel 3° trim. 2018 dopo tre anni di fila di espansione... calano anche i posti di lavoro: persi 34mila in un mese a settembre con disoccupazione di nuovo sopra il 10%... https://www.blitzquotidiano.it/blitz-blog/istat-pil-posti-lavoro-terzo-trimestre-2949552/
Chi dice che è tutta colpa del Governo del Cambiamento è in malafede, chi dice che il Governo del Cambiamento non c'entra nulla è un cialtrone tifoso ultras... 
Alla fine delle fiera l'economia italiana fa cagare da 15 anni, è in Declino da 35 anni ed il Governo del Peggioramento non sta facendo altro che dare il colpo di grazia andando ancora più rapidamente nella direzione opposta del necessario. 

Io da 12-18 mesi ve lo anticipo nel mio blog

vedete i miei numerosi post "PROFETICI"
e FATEVI UNA CULTURA..................................


INSOMMA...come vi anticipavo da tempo

...l'effetto "Governo degli scappati di casa" si amplifica sempre di più sull'economia italiana che sta andando verso l'ennesima RECESSIONE in pochi anni
quadruple-dip o triple-dip ... ho perso il conto... ;-)
che tanto i tuttologi social espertoni di tutto& nulla sanno cosa significa vero?
Dunque non ve lo spiego.

Non è che IO sia un GURU,
semplicemente non sono in deriva mentale allucinogena ed a-critica
come la maggioranza degli italiani che tifa in modo sfegatato per il Governo del Cambiamento di 'sto caxxo...
un governo che dimostra come AL PEGGIO NON CI SIA MAI FINE
e che riesce persino a fare peggio/ad essere più CAZZARO dei governi precedenti 
= come ripeto da tempo, il problema numero UNO è la massa italopiteca di devastati mentali fuori dal Mondo, dunque la politica è solo specchio di tutto questo ed il Trend del Declino non può che continuare fino in fondo.

E' solo NORMALE che l'economia si inchiodi anche solo con l'incertezza che è un killer della CRESCITA...tanto non la vogliamo no? Che la crescita è brutta e cattiva come il mercato, come produrre ricchezza, come fare soldi etc etc
Poi quando si iniziano a sentire i morsi VERI della fame - che stiamo ancora troppo bene con comfort zone generazioni precedenti - le minkiate nel cervello si squagliano come neve al solo...ma sarà già TROPPO TARDI.
E poi vanno aggiunte TUTTE LE CAZZATE che 'sta banda di scappati di casa sta facendo SU TUTTI I LIVELLI
compresa una manovra finanziaria che manco nel '68 sarebbe stata sostenibile...
con una riforma pensionistica che semplicemente NEGA la forza di gravità e la demografia da ospizio...





compresa una comunicazione aggressiva e spesso da coglionazzi assoluti con la UE ma soprattutto con i mercati, fornendogli persino i livelli critici di spread





con la componente a 5 stelle che è un movimento che si nutre nelle MENATE allucinogene della DECRESCITA (IN)FELICE = sarebbe bastato vedere cosa combinano nei Comuni in mano loro (io lo vedo a Torino) per capire che avrebbero portato a devastazioni persino peggiori del Piddì e di Forza Italia messi assieme...
con l'ostilità ideologica collettivista basata sull'invidia sociale da falliti che prevale contro tutti e nei confronti delle imprese brutte&cattive, che secondo loro andrebbero costrette ex-lege a fare "il loro dovere sociale" verso la patria e la comunità (vedi l'allucinante decreto dignità che ha iniziato a distruggere posti di lavoro od il blocco della maggioranza delle opere infrastrutturali perchè questi sono ecologggisti 2.0 che tutti devono andare in triciclo od a piedi...meglio se saltellando su una gamba sola per far durare più le suole e dimezzare il consumo di suolo pubblico)


Il provvedimento legislativo del governo Conte aveva l’obiettivo di dare un posto fisso a molti lavoratori. 
Ma i primi dati della riforma sugli effetti sull’occupazione sono disastrosi, con la perdita di 40 mila posti in un mese. 
E con il nuovo regimi dei minimi ci sarà la corsa all’apertura di partite Iva

Nota: in Spagna che da anni cresce anche del 3,5% mentre noi siamo l'unico PIIGS rimasto....hanno vinto i socialisti collettivisti ed hanno iniziato a fare leggi re-distributive illiberali...ammazza produzione di ricchezza, ammazza benestanti etc = i risultati potete vederli sull'indice IFO che è peggiorato di brutto.





Tanto per farvi un esempio è incredibile quello che è successo a Torino qualche giorno fa
con L'ENCLAVE di esaltati a 5 stelle che si sono rinchiusi nella sala del consiglio del Comune facendo sbattere fuori dai vigili urbani tutte le opposizioni insorte (e con la Lega che è stata in disparte in silenzio anche se pro-TAV)
e si sono votati la MOZIONE TORINO COMUNE NO-TAV...
Non avevo mai visto una cosa del genere = c'è stata una mobilitazione unica a Torino non tanto di quel xxxx di Fassino e soci... o dell'opposizione di area Forza Italia
MA DI TUTTE LE FORZE PRODUTTIVE della Regione
Associazioni di avvocati, commercialisti, notai, artigiani, industriali, giocatori di ping pong, fans di star trek etc etc
TUTTI CONTRO ALLA MOZIONE NO TAV
La Sindakah (si scrive così?) era a Dubai a fare ciu ciu con la finanza islamica che tanto le piace...
poi è tornata con calma a Torino ed a muso duro ha detto che la TAV è vecchia di 30 anni (lei è una mega-esperta del settore ehhhh) e che ci sono tante cose 2.0 3.0 4.0 nuove da fare e "più meglio" come il teletrasporto, l'energia bio-cellulare delle spore, i raggi B ultra violet e l'energia simpatica dell'unione telepatica tra mondo minerale vegetale ed animale...
E' passato anche Giggino a dire che sicuramente c'è stato un malinteso e che non sono stati capiti...
MA CI RENDIAMO CONTO?
Gente che al massimo faceva fotocopie, usava un foglietto di excel nell'aziendina del suocero, gente che vendeva bibite agli stadi e che nemmeno ha finito gli studi...
VENGONO A DARE LEZIONI a persone che producono ricchezza, che hanno due lauree + master, che da anni sono il top nel loro settore di competenza, che creano posti di lavoro e che naturalmente spesso guadagnano fior di soldoni e non sono degli scappati di casa con la paghetta che hanno vinto alla lotteria della politica...
ed uno gli viene a dire CHE NON HANNO CAPITO e CHE C'È UN MALINTESO????!
La Rabbia sta montando, sempre di più ed è sempre più trasversale...

Vabbè vi lascio con le sante verità di questa analisi
a PARTE IL FATTO CHE L'EFFETTO RECESSIVO del Governo del Peggioramento
si sta già vedendo ECCOME e sarà sempre peggio
= questo è l'unico errore (di sottovalutazione) di questa analisi

Crescita zero 31 ottobre 2018 
da LINKIESTA di Michele Boldrin

C’è un solo modo per far tornare a crescere l’italia: fare riforme che affrontino le questioni strutturali della nostra economia che sono state ignorate per vent’anni. 
Il governo Lega-Cinque Stelle continua a ignorarle, e vuole fare ancora più spesa: prosegue sulla strada sbagliata, e accelera 

Come vogliamo commentare i dati congiunturali europei resi pubblici ieri? 
Nel modo più banale possibile: tutto scontato. 
Almeno da chi non usi paraocchi e fette di soppressa per analizzare la realtà, focalizzando invece la propria attenzione sugli aspetti strutturali dei sistemi economici e sulle tendenze globali in atto. 
Che la crescita europea stesse rallentando era evidente da tempo e che, all’interno di questo quadro di rallentamento, l’Italia fosse una volta ancora il fanalino di coda era ugualmente evidente
Che questo rallentamento continui nei mesi a venire è ugualmente probabile a meno di positive sorprese che, rebus sic stantibus, non saprei da dove possano venire visto che anche la crescita USA – oramai nel sul nono eccezionale anno – sembra dare segni di stanchezza ai quali si aggiungono le incertezze che le erratiche politiche dell’amministrazione Trump. 

I cicli economici esistono e le recessioni prima o poi arrivano: quel che conta è la crescita media nel lungo periodo, da un lato, e saper evitare che le fisiologiche recessioni non si trasformino in durature stagnazioni, dall’altro. 
La politica economica a questi due obiettivi dovrebbe sempre mirare, non ad altro. 
Queste considerazioni, ripeto, sono abbastanza banali e, non possedendo particolari doti divinatorie, credo opportuno fermarmi qui ed evitare ulteriori ed improbabili esercizi di previsione. 
Concentriamoci invece sulla situazione del nostro paese in questo quadro di rallentamento della crescita globale perché è questo il terreno che oggi ci interessa e sul quale si possono dire delle cose che, per ripetitive che siano, non appaiono scontate nel dibattito pubblico italiano. 

Due preliminari, anch’essi abbastanza scontati. 
Come l’asfittica crescita post-2015 non fu merito dei governi Letta-Renzi-Gentiloni – le riforme, per piccole che siano, non hanno effetti immediatamente ma solo dopo svariati mesi ed anni – così il rallentamento, confermato ieri dallo 0,0% di crescita in Q3, non va attribuito alle demenziali politiche annunciate o intraprese da questo governo
(N.d.R. questo come dicevo NON è vero visto che governano da 5 mesi e che l'economia ANTICIPA, prima di tutto lo stato di incertezza...e dunque il trend CHE ERA GIA' IN ATTO è andato in ulteriore PEGGIORAMENTO)
Consiglio di evitare il manicheismo delle discussioni televisive secondo il quale i sistemi economici reagiscono istantaneamente ad ogni provvedimento che la politica prenda o anche solo annunci. 
Non funziona così e continuare a far finta che invece così funzioni serve solo a rendere impossibile un’obiettiva comprensione della situazione. 
Che, anno dopo anno e governo dopo governo, per il nostro paese si fa da due decenni sempre più seria. 

Questo governo non è il governo del cambiamento perché non ha né l’intenzione né la capacità intellettuale e politica di rompere il ciclo vizioso di stagnazione-assistenza-debito-crisi finanziaria che sta strozzando il paese da decenni. 
Anzi, continua a perseguire esattamente le stesse politiche dei suoi predecessori aggravandole e portandole agli estremi di insensatezza e dilettantismo 

È dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso che – superata la crisi finanziaria del ’92 e riportato sotto un minimo di controllo il deficit pubblico, acchiappando per la coda l’entrata nell’euro con la conseguente boccata d’ossigeno che la riduzione del costo del debito ci concesse – ogni singolo governo continua a fare finta che le questioni strutturali non esistano e che si possa ricominciare a crescere in maniera sostenuta solamente aumentando la spesa pubblica. 
Abbiamo gettato nella pattumiera della storia due interi decenni, arrivando nel 2011 di nuovo al bordo dell’abisso e ricominciando, poi, a cercare di fare maggior debito per redistribuire a questo o quel gruppo d’interesse a seconda che a Palazzo Chigi sedesse un esponente del centro-destra o del centro-sinistra. 
Di cambiamenti strutturali non se ne sono fatti ed il tema è persino scomparso dal dibattito pubblico. 
Gli unici due tentativi di riforma strutturale – rispettivamente di Dini e Fornero, sulle pensioni – sono stati il primo evirato dall’azione sindacale che ne ha posticipato alle calende greche gli effetti ed il secondo dalla rabbia populista che ha condotto al potere questo governo. 
Il risultato sono stati due decenni di declino economico-sociale, interrotto da brevi ed asfittici rimbalzi di cui quello che ora abbiamo avuto conferma essere terminato è l’ultimo esempio. 
Questa la vera malattia italiana, non lo spread che ne rappresenta solo la febbre come misurata dal termometro finanziario. 

Il “governo del cambiamento” oggi in carica questo doveva cambiare e questo non sta cambiando ma sta anzi peggiorando: il totale e cieco disinteressamento al problema della crescita economica e delle condizioni strutturali che la rendano possibile. 
Le quali continuano a non esistere e di cui assolutamente nessuno – né al governo, né all’opposizione, né fra le parti sociali – sembra minimamente preoccuparsi. 
Questo è molto più grave dei pur sconsiderati tentativi di scontro con l’Unione Europea che il governo compie ingaggiando assurdi bracci di ferro su un punto addizionale di deficit per spese e condoni clientelari che comprino voti nel maggio 2019. 

Questo governo non è il governo del cambiamento perché non ha né l’intenzione né la capacità intellettuale e politica di rompere il ciclo vizioso di stagnazione-assistenza-debito-crisi finanziaria che sta strozzando il paese da decenni. 
Anzi, continua a perseguire esattamente le stesse politiche dei suoi predecessori aggravandole e portandole agli estremi di insensatezza e dilettantismo a cui stiamo assistendo. 
Il governo del cambiamento si è rivelato, come previsto, il governo del peggioramento perché peggiora, lungo ogni possibile dimensione, le già dannose politiche adottate dai suoi predecessori. 
Questo il messaggio che i dati congiunturali pubblicati ieri ci inviano: il declino si aggrava e la responsabilità del peggioramento è tutta nostra perché questo governo, ed i precedenti, ce li siamo eletti noi italiani. 

Fonte: qui

Nessun commento:

Posta un commento