LO SCRIVE IL “NEW YORK TIMES” SECONDO CUI NEL MIRINO DI RIAD C’ERANO FIGURE DI SPICCO DEL REGIME IRANIANO
KHASHOGGI: NYT, RIAD PIANIFICÒ ALTRI OMICIDI POLITICI - 007 VICINO A BIN SALMAN VOLEVA UCCISIONE GENERALE IRANIANO'
(ANSA) - Più di un anno prima dell'uccisione di Jamal Khashoggi nel consolato saudita a Istanbul il 2 ottobre scorso, alti funzionari di Riad, vicini al principe ereditario Mohammed bin Salman, avrebbero discusso piani per assassinare avversari politici.
Lo scrive il New York Times, secondo cui già in incontri del marzo 2017 a cui partecipò il generale Ahmed al Asiri - alto ufficiale d'intelligence e fedelissimo di bin Salman, cacciato il mese scorso con l'accusa di aver organizzato l'assassinio di Khashoggi - era stata sondata la possibilità di assoldare una compagnia privata con sede a Londra per uccidere figure di spicco iraniane, compreso il generale Qassem Suleimani, comandante delle forze al Quds dei Guardiani della Rivoluzione. Il piano sarebbe stato discusso a margine di colloqui con alcuni intermediari - in particolare l'uomo d'affari libanese-americano George Nader e l'israeliano Joel Zamel - che miravano inizialmente a mettere in campo un progetto di sabotaggio politico ed economico contro Teheran.
KHASHOGGI: HUNT VOLA A RIAD, GB CHIEDE INCHIESTA TRASPARENTE
(ANSA) - La Gran Bretagna rompe il cordone sanitario diplomatico attorno a Mohammed bin Salman, il rampante erede al trono saudita finito nella bufera dopo l'uccisione del giornalista-dissidente Jamal Khashoggi nella sede del consolato di Riad a Istanbul. Lo fa con una visita del suo ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, nei Paesi del Golfo tradizionali alleati di Londra, a cominciare proprio dall'Arabia Saudita.
Il Foreign Office rende noto che Hunt è partito oggi per Riad per incontri sia con re Salman sia con il principe Mohammed bin Salman. L'impegno è quello di rinnovare verso l'Arabia Saudita le pressioni del Regno Unito - secondo maggior fornitore di armi dopo gli Usa - a dar slancio al processo di pace Onu per mettere fine al "bagno di sangue nello Yemen", dove Riad guida una coalizione intervenuta militarmente al fianco del regime sunnita locale e contro i ribelli sciiti Huthi; oltre che a "collaborare con la Turchia per un'investigazione piena e credibile sulla morte di Khashoggi". Ma intanto l'isolamento è rotto. A seguire Hunt farà tappa negli Emirati Arabi Uniti.
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