9 dicembre forconi: PIÙ DI UN MILIONE E MEZZO DI PERSONE IN ITALIA LAVORA SENZA VERSARE CONTRIBUTI

giovedì 30 agosto 2018

PIÙ DI UN MILIONE E MEZZO DI PERSONE IN ITALIA LAVORA SENZA VERSARE CONTRIBUTI

IL LAVORO NERO COSTA ALLO STATO 20 MILIARDI E 600 MILIONI DI EURO. IL 64% DELLE AZIENDE È IRREGOLARE 

IL SOMMERSO E' IN FORTE AUMENTO DOPO LA DEPENALIZZAZIONE AVVENUTA COL JOBS ACT

Giulia Cimpanelli per www.corriere.it

Il 64 per cento delle aziende controllate dall’Ispettorato del lavoro nel 2017, 103.498 su 160.347, presentava irregolarità, da forme di elusione previdenziale, assicurativa e fiscale (come il mancato assoggettamento a Inps, Inail e Irpef di parte della retribuzione corrisposta), a lavoro parzialmente «sommerso» (per esempio, rapporti in part-time che, invece, risultano a tempo pieno) fino a lavoro completamente in «nero».

Il lavoro nero
Sono oltre un milione e mezzo le persone senza contributi e che non risultano al fisco anche se lavorano regolarmente ogni giorno in aziende italiane, almeno in una su tre di quelle controllate dall’Ispettorato del lavoro nel 2017.
LAVORO NEROLAVORO NERO

Un piccolo esercito che resta nascosto e che però ogni anno fa perdere allo Stato, in gettito mancato, tra redditi non dichiarati e contributi non pagati, circa 20 miliardi e 600 milioni di euro.

A rivelarlo è la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che ha rielaborato i dati del primo anno di attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

RENZI JOBS ACT 3RENZI IL PALLONARO
«Il sommerso — dice il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro Rosario De Luca — è in forte aumento soprattutto dopo la depenalizzazione, avvenuta col Jobs act, del reato di intermediazione fraudolenta di manodopera».

I risultati
VOUCHER BUONO LAVOROVOUCHER BUONO LAVORO

Nel 2017, però, l’Ispettorato ha raggiunto alcuni obiettivi, applicando le nuove, più pesanti sanzioni in materia di caporalato nel settore agricolo: «Si registrano — dicono — il deferimento di 94 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali 31 in stato di arresto, e l’individuazione di 387 lavoratori vittime di sfruttamento.

Il 2018 presenta, poi, dei dati relativi ancor più incoraggianti: nel primo semestre dell’anno in corso si rileva il deferimento di 60 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali una in stato di arresto e 47 in stato di libertà, e l’individuazione di 396 lavoratori coinvolti, mentre sono stati adottati nove provvedimenti di sequestro».

Fonte: qui

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