ERA IN VACANZA CON LA FAMIGLIA AL GRAND HOTEL VIRGILIO E STAVA FACENDO UN BAGNO QUANDO…
Rinaldo Frignani per https://roma.corriere.it/
È morta nonostante i tentativi dei medici del Policinico Gemelli di salvarle la vita dopo il ricovero avvenuto ieri pomeriggio.
Una ragazza di 13 anni di Morolo, nel frusinate, è deceduta per le conseguenze di un incidente all’apparenza assurdo avvenuto nella piscina del Grand Hotel Virgilio, a Sperlonga, dove la tredicenne si trovava in vacanza con la famiglia.
La ragazzina è stata aspirata dal bocchettone subacqueo per il ricambio dell’acqua che le ha impedito di tornare in superficie. Attimi terribili prima dell’intervento di un turista americano e di altre persone che sono riusciti a staccarla dell’impianto.
I soccorsi
In arresto cardiaco, la giovane è stata soccorsa da un medico che è riuscito nella procedura di rianimazione affidandola poi al 118 per il trasporto d’urgenza al Gemelli.
Ma alle quattro di notte la tredicenne è morta. Sul caso indagano ora i carabinieri della compagnia di Sperlonga e del reparto operativo di Latina.
Impianti sequestrati
Sentiti i responsabili dell’albergo e gli addetti alla manutenzione della piscina per capire se ci siano sistemi di sicurezza nella vasca e perché non siano entrati in funzione. Nel frattempo sono state sequestrate le componenti dell’impianto.
A Morlupo un altro incidente
I carabinieri stanno inoltre indagando a Morlupo sull’incidente che è invece quasi costato la vita il 2 luglio scorso a un bambino romano di quattro anni all’interno dell’Universal Campus.
Il piccolo, secondo una prima ricostruzione dei militari dell’Arma, è caduto in circostanze ancora da chiarire nella piscina senza indossare i braccioli, nonostante le raccomandazioni del papà che aveva riferito agli assistenti e agli animatori del circolo estivo che suo figlio non sapesse nuotare.
In quel momento in piscina si trovavano una ventina di bambini. Il bimbo è stato soccorso, rianimato e trasferito in codice rosso al Policlinico Gemelli dove è rimasto per giorni in terapia intensiva.
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Sara è morta in una piscina abusiva
Ora che Sara è morta, a 13 anni, mentre faceva i tuffi in piscina, risucchiata dal bocchettone che portava l’acqua a una vasca idromassaggio, la cronaca riferisce che quella piscina era abusiva. Che doveva essere già stata demolita. Che l’albergo quattro stelle “Virgilio” di Sperlonga aveva subito, tra il 2014 e il 2016, diversi sequestri per abusivismo edilizio. Però la piscina era ancora lì. Ancora gli ospiti dell’albergo ci facevano il bagno.
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E allora viene da chiedere: perché quella piscina abusiva non era stata demolita?
© ANSA
Sara è morta in una piscina abusiva
Chi é e come si chiama, o si chiamano, i responsabili della demolizione? La parola “abusivo” , in Italia, ha ormai cambiato il suo significato. “Abusivo” significa qualcosa o qualcuno che viola la legge, che talvolta la Legge ( dopo regolari e lunghi processi) condanna e punisce. E che continua così come è. Di recente, la Corte Europea di Strasburgo ci ha sanzionato per la demolizione dell’ecomostro abusivo di Punta Perotti, a Bari. L’Italia, hanno detto i Giudici europei, ha violato la proprietà privata espropriando i terreni.
Pendono altre quattro cause analoghe presso la stessa Corte. Immagino autorevoli giuristi che sul tema cercano una soluzione. Un abuso edilizio si può fare se il terreno è mio? La proprietà privata è esente dal rispetto della pubblica legge su cui la comunità fonda il vivere civile? Quante piscine abusive, condomini abusivi, edifici abusivi ci sono in Italia? E chi controlla che non diventino trappole di morte?
Fonte: qui
E' MORTA PER ANNEGAMENTO SARA FRANCESCA BASSO, LA 13ENNE DECEDUTA DOPO UN BAGNO NELLA PISCINA IN UN ALBERGO DI SPERLONGA.
E' QUANTO EMERGEREBBE DAI PRIMI RISULTATI DELL'AUTOPSIA
E' morta presumibilmente per annegamento Sara Francesca Basso, la 13enne deceduta dopo un bagno nella piscina in un albergo di Sperlonga. E' quanto emergerebbe dai primi risultati dell'autopsia effettuata stamattina all'istituto di medicina legale del policlinico Tor Vergata a Roma.
Dall'esame autoptico non sarebbero emersi segni che possano supportare l'ipotesi di un malore. Per avere un quadro più preciso bisognerà attendere i risultati degli esami istologici che saranno pronti a giorni.
Fonte: qui
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