L’UOMO, A CUI HANNO ROTTO LA MANDIBOLA E CHE DOVRA' SOTTOPORSI A UN INTERVENTO MAXILLOFACCIALE, ERA IN COMPAGNIA DEL FIGLIO PIU’ PICCOLO, DI SOLI TRE ANNI...
Massacrato di botte alla Romanina da un minore, figlio di un Casamonica che era in compagnia di altri amici, anche loro figli di nomadi colpiti da più inchieste giudiziarie. La vittima ha 48 anni, è romano, ed ha osato avvicinare la comitiva di ragazzi, fra i 15 ed i 17 anni, per pregarli di non fare più i bulli con il figlio che da mesi sopporta le angherie dei coetanei.
Erano le 19 di martedì su un tratto di via Libero Leonardi, una traversa di via Ciamarra, proprio nel quartiere dove sono avvenuti i recenti arresti dei Casamonica per avere picchiato una disabile in un bar e dove il clan vive nelle case trasformate in ville sfarzose. La vittima si è avvicinata ai rampolli della dinastia dei Casamonica con toni assolutamente pacifici e, ad indicare il comportamento inoffensivo, c' era anche la presenza dell' altro figlio di tre anni che stava con lui.
Improvvisamente un ragazzino si è rivoltato contro l'adulto come fosse un cane feroce, mutuando quella violenza proprio dai parenti. Il padre è stato colpito a calci e pugni ed è crollato a terra sanguinante sotto gli occhi terrorizzati del bimbo. L'uomo è stato portato al policlinico Casilino dove i medici gli hanno riscontrato la frattura della mandibola ed un taglio alla testa che ha richiesto diversi punti di sutura.
Per lui almeno 30 giorni di prognosi e non è escluso che dovrà sottoporsi ad un intervento maxillofacciale. Proprio al pronto soccorso dell' ospedale l' uomo si è sfogato con i sanitari. «Mio figlio - ha raccontato a un infermiera - è completamente assoggettato da quei ragazzi violenti. Io li conosco così come li conosce tutto il quartiere e fanno paura. Mi sono fatto coraggio e sono andato a parlargli. Ecco come mi hanno ridotto».
L'inchiesta è affidata alla polizia. Gli investigatori hanno ascoltato la vittima che è stata molto chiara sugli autori del pestaggio essendo gli stessi che vessano il figlio. Gli agenti hanno anche altri riscontri sulla comitiva dei nomadi. Da più persone, informalmente, sono arrivate segnalazioni sulla violenza prodotta dai minori i cui padri sono finite in inchieste anche dai metodi mafiosi.
A conti fatti, i ragazzini figli dei nomadi, si comportano come se fossero loro a comandare nei posti che frequentano. Sono loro a dettare legge e chi non si attiene alle loro regole finisce male. È di pochi giorni fa, il ritorno in carcere di Guido Casamonica che aveva goduto di un permesso per lasciare il carcere e tornare nella sua villa al Casilino dove era stato accolto con striscioni da stadio. Guido Casamonica sta scontando una pena per un'estorsione ad un marmista che ebbe il coraggio di denunciarlo.
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