In seguito al nostro servizio da dentro un allevamento intensivo di maiali, pubblichiamo il documento della Commissione europea che critica i controlli in Italia
Stalle invase dai topi, maiali morenti o già morti, feci dappertutto che finiscono anche nella canalina dove c’è il mangime. Il video che abbiamo ricevuto dal gruppo Free John Doe e che rendiamo pubblico nel servizio della nostra Nina Palmieri è sconvolgente. Anche perché l’allevamento dove sono state girate le immagini fa parte dell’eccellenza della produzione italiana.
Da tempo circolano immagini trafugate all’interno degli allevamenti intensivi, e da più parti si chiede che venga migliorato il benessere degli animali. Alcune proposte concrete, che potrebbero essere adottate da subito, ci sono. Telecamere all’interno dei macelli e degli allevamenti, rotazione obbligatoria dei veterinari, etichettatura trasparente dei metodi di allevamento, cosicché possa essere il consumatore a scegliere se acquistare carne e formaggio da allevamento intensivo o estensivo. Queste proposte sono state messe nero su bianco da Avaaz, e presentate alla Camera dei deputati, e hanno ricevuto l’appoggio di oltre 100.000 cittadini. Per firmare la petizione basta cliccare qui
Ma com’è possibile che i controlli all’interno dell’allevamento non abbiano ravvisato praticamente nessun illecito, se non un leggero sovraffollamento? Secondo la Commissione europea in Italia manca una “strategia nazionale da parte delle autorità” per ridurre gli atti di cannibalismo e per evitare quindi il taglio routinario della coda dei maiali da parte dell’industria. E’ questo l’esito dei controlli effettuati in Italia dalla Commissione europea, che dal 13 al 17 novembre 2017 ha inviato tre esperti nel nostro Paese. I controlli e il report che ne è seguito fanno parte del piano della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea per valutare le attività degli stati membri per “prevenire i maiali che mangiano le code ed evitarne il taglio routinario”. Le Iene pubblicano in esclusiva il documento della Commissione europea.
Già, perché quello che succede all’interno degli allevamenti è aberrante. I maiali sono animali intelligenti, e in natura grufolerebbero per la maggior parte del tempo alla ricerca del cibo. Invece negli allevamenti intesivi sono costretti in spazi molto ristretti e senza distrazioni. Così commettono l’atrocità più grande per ogni specie animale: il cannibalismo. I maiali mangiano le estremità degli altri animali presenti nel recinto, come coda e orecchie. Così molti di loro si feriscono, e il rischio infezioni è altissimo. Anche per questo agli animali vengono dati gli antibiotici, anche come prevenzione. L’Italia è uno dei paesi in Europa in cui si registra il maggior consumo di antibiotici negli allevamenti, e il rischio è quello dell’antibioticoresistenza. Che significa che gli antibiotici non producono più il loro effetto.
Fonte: qui
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