9 dicembre forconi: UN JET PRIVATO SI SCHIANTA IN IRAN: MUORE LA FIGLIA DI UN MAGNATE TURCO (EX PRESIDENTE DEL TRABZONSPOR) E 7 AMICHE: TORNAVANO DA UNA FESTA DI ADDIO AL NUBILATO A DUBAI

lunedì 12 marzo 2018

UN JET PRIVATO SI SCHIANTA IN IRAN: MUORE LA FIGLIA DI UN MAGNATE TURCO (EX PRESIDENTE DEL TRABZONSPOR) E 7 AMICHE: TORNAVANO DA UNA FESTA DI ADDIO AL NUBILATO A DUBAI

L'ULTIMO VIDEO POSTATO MOSTRA LEI E LE SUE AMICHE MENTRE SI DIVERTONO AL CONCERTO DELLA CANTANTE RITA ORA…


Stavano tornando dalla festa di nubilato di una loro amica, ma il jet privato sul quale viaggiavano si è schiantato, per cause ancora da accertare, su una montagna nel sudovest dell'Iran dopo aver preso fuoco. Una morte tragica per Mina Basaran, 28 anni, figlia del proprietario dell'omonima holding turca (ex presidente del Trabzonspor calcio), che opera in diversi settori e proprietaria del jet, e sette sue amiche, oltre ai tre membri dell'equipaggio.

mina basaranMINA BASARAN
L 'aereo, secondo quanto riferiscono i media locali, era partito da Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, e stava rientrando a Istanbul, quando all'improvviso è scomparso dal radar. Poco dopo la notizia che il jet si è schiantato su una montagna nella provincia sudovest di Chahar Mahal-Bakhtiari, a 400 km da Teheran. Le squadre di soccorso sono riuscite a raggiungere la zona dell'incidente solo dopo diverse ore a causa delle pessime condizioni meteorologiche e, secondo quanto riferiscono i media locali, i rottami erano ancora in fiamme. All'interno i corpi carbonizzati degli 11 passeggeri. Le autorità affermano che sarà necessario il test del dna per poterli identificare. Il giorno prima del tragico incidente, Mina Basaran ha pubblicato sul suo account Instagram una foto della festa al nubilato a Dubai.

L'ultimo video postato mostra lei e le sue amiche mentre si divertono al concerto della cantante Rita Ora in un famoso nightclub di Dubai. Da allora più nulla. Il padre, Huseyin Basaran, riferisce l'agenzia Dogan, è l'amministratore delegato dell'omonima holding che opera nel settore del turismo, finanza, energia, edilizia. Anche la figlia occupava un ruolo all'interno dell'azienda. Il 18 febbraio scorso, un ATR-72 della compagnia iraniana Aseman con 65 persone a bordo è precipitato pure in una zona montagnosa dell'Iran. Nessun sopravvissuto tra i passeggeri, tra cui anche un bambino.
mina basaranMINA BASARAN

Fonte: qui


L'ADDIO AL NUBILATO A DUBAI E POI LO SCHIANTO DEL JET IN IRAN: COSI’ SONO MORTE MINA BASARAN, FIGLIA DI UN MAGNATE TURCO, E LE SUE AMICHE EREDITIERE 

“L’AEREO NON HA EFFETTUATO PROCEDURE DI MANUTENZIONE PRIMA DEL DECOLLO”


Marta Serafini per il Corriere della Sera

Sabato avevano cantato al concerto della star del momento Rita Ora, si erano scattate i selfie sulla terrazza di un hotel da settecento euro a notte e si erano taggate su Instagram, dopo i trattamenti alla spa. Avevano sicuramente riso e magari anche un po' litigato, come capita alle amiche quando sono in viaggio.

Ha fatto il giro del mondo ieri la notizia delle giovani morte insieme all' equipaggio - una pilota e due hostess- dopo che il loro jet privato si è schiantato a Shahr-e Kord, sulle montagne dell' Iran. Otto rampolle della nuova Turchia, quella dei miliardari amici di Erdogan che mandano le figlie a studiare all' estero «business administration», «luxury brand» e «interior design» e poi le fanno tornare a casa perché si sposino bene e facciano tanti figli.

MINA BASARANMINA BASARAN
Missione del viaggio a Dubai: festeggiare l' addio al nubilato di Mina Basaran. Ventotto anni, 58 mila follower su Instagram (balzati a 86 mila poche ore dopo la morte), abiti di lusso, capelli lunghi biondi, era lei la reginetta del gruppo.

Dopo un master a Londra, e un servizio su Vogue Turchia , Mina doveva sposarsi con Murat Gezer, imprenditore di successo con cui era fidanzata dal 2010. Le partecipazioni erano già stampate, il mega party in un palazzo ottomano sul Bosforo già organizzato, i vestiti delle damigelle pronti da mesi. Anche il suo ingresso nel board della società di famiglia era scritto.

MINA BASARANMINA BASARAN
Cocca di papà, Mina era la primogenita di Huseyin Basaran, uomo di affari notissimo in Turchia, a capo di una holding omonima attiva nel settore del turismo, della finanza, dell' energia, dell' edilizia, degli yacht e dell' esportazione delle nocciole. Ma non solo. Se la leggenda vuole che i Basaran abbiano costruito la loro fortuna grazie ai dadi, papà Huseyin è stato anche il patron della squadra di calcio del Trabzonspor, club di una città sul Mar Nero, ed è proprietario di una società che controlla la Bahrain Middle East Bank BSC, banca di investimenti in Medio Oriente.

Huseyin aveva sempre in testa la sua Mina: e l' ultimo progetto prevedeva la realizzazione di grattacieli sulla sponda orientale di Istanbul ribattezzati, appunto, «Mina Towers». Anche il jet su cui viaggiavano le ragazze era di proprietà della Basaran Holding, comprato da papà Huseyin sei anni fa insieme a due yacht che lasciava usare ai familiari per le vacanze.

IRAN JET MINA BASARANIRAN JET MINA BASARAN
Il Bombardier di fabbricazione canadese domenica è decollato dallo Sharjah International negli Emirati con destinazione Istanbul. Un ultimo scatto di Mina con un giubbetto di jeans personalizzato e la scritta Miss Bride, «sposa», prima di salire a bordo. Un' ora dopo l' aereo è sparito dai radar, come riporta anche il sito FlightRadar24. «Non sappiamo ancora cosa abbia provocato lo schianto», fanno sapere dall' Iran. Intanto i soccorritori, al lavoro per ore, hanno già recuperato 10 corpi e la scatola nera, nonostante le condizioni meteorologiche nella zona non fossero buone. Per il riconoscimento bisognerà aspettare i test del dna. «Sappiamo che il jet non ha effettuato procedure di manutenzione prima del decollo», hanno dichiarato i tecnici aeroportuali emiratini come a escludere un guasto. Ma per il resto, niente più.

Intanto i Basaran sono partiti alla volta dell' Iran insieme ai parenti delle altre giovani morte. Tanti i nomi della Turchia che conta nell' elenco delle vittime. E sul posto sono accorse subito le autorità diplomatiche a dare sostegno.

Fonte: qui

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