“TANTO NESSUNO DEI 2 MESTIERI E’ BEN VISTO DALLE PERSONE"
ERA STATA ELETTA NEL 2013 CON IL M5S, POI ERA PASSATA AL PD: "SAPEVO CHE QUELLA DI ROMA SAREBBE STATA SOLO UNA PARENTESI"
Elvira Scigliano per www.lastampa.it
La nuova vita di Gessica Rostellato è iniziata con la divisa dei vigili urbani a inizio mese. Da deputata a poliziotta municipale la differenza è tanta. «Sempre un mestiere inviso a molti» scherza la trentacinquenne di Cartura. «Nell’immaginario collettivo nessuno dei due mestieri è ben visto dalle persone».
L’ha mai presa una multa? «Si, da deputata. Ero davvero molto di corsa e ho ceduto a un limite di velocità. Mi sono sentita tanto in colpa. Non sono una spericolata, sono sempre stata molto ligia, tanto da parcheggiare anche a tre chilometri di distanza, piuttosto che non rispettare le regole. Inoltre prendo spesso i mezzi pubblici e mi piace camminare».
Eletta nei Cinque Stelle, poi il passaggio al Pd
La storia politica della Rostellato inizia nel 2013, quando conquistò il posto nella lista Movimento 5 Stelle vincendo le “parlamentarie” on-line. Ma nel 2015 la rottura con i pentastellati la porta (con altri 8 “dissidenti”) ad “Alternativa libera” prima e nel Partito democratico dopo. Infine, alle ultime elezioni, è stata candidata con i dem nel collegio plurinominale di Padova per una “candidatura di servizio”.
«Sapevo che la parentesi romana era finita» racconta, «e francamente ne sono stata anche contenta. Il deputato era un’esperienza a termine, non è mai stata mia intenzione farlo per sempre. Sono contenta di essere tornata a una vita e a un lavoro più normale, almeno per orari definiti e la vicinanza a casa. Ho due bambini piccoli (8 e 6 anni) e la mia lontananza è stata particolarmente pesante per la famiglia: hanno rinunciato alla mamma per tanto tempo. Sono stati molto bravi e hanno capito che lavoravo, ma sono pur sempre piccoli».
L’esperienza romana
Da Roma Rostellato si porta un bel bagaglio di esperienze: «L’impegno, la forza di provare a cambiare le cose. Mi sono occupata di lavoro, agricoltura e pesca e ho dato tutto». E ora c’è la divisa: «Sono stata assegnata a Prato della Valle, zona Santo. Io e un altro collega giovane siamo sotto la supervisione di un collega più anziano. Abbiamo cominciato con i controlli sui parcheggi e siamo stati chiamati per una rimozione su un posto disabili. Cercherò di essere più equilibrata possibile, non voglio essere la cattiva di turno, ma le norme si rispettano».
Della parentesi politica ricorda le difficoltà nel divorzio con il Movimento: «È stato un momento estremamente difficile. Sono stata tra le prime a Padova e in Veneto ad aderire e credere nel Movimento e si è infranto un sogno. Ma ero stanca di protestare e non lavorare». Sul momento attuale azzarda: «M5S e Lega sono compatibili per alcuni aspetti e rappresentano uno il Sud e l’altro il Nord, qualcosa nascerà».
Fonte: qui
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