L’UOMO, SEPARATO, ERA USCITO PER UNA PASSEGGIATA CON LA NUOVA COMPAGNA E AVEVA LASCIATO IL CELLULARE AL FIGLIO, MA IL RAGAZZINO HA CHIAMATO PRIMA LA MADRE, POI LA POLIZIA
MORALE DELLA FAVOLA: I GENITORI ORA SONO A PROCESSO…
Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”
Tre anni fa un uomo di 54 anni, separato dalla moglie di 58, lasciava a casa per venti minuti il figlio suo e della donna, di 11 anni, per fare una passeggiata domenicale con la nuova compagna. L'uomo, in causa con l' ex moglie per l' affido del figlio, aveva cercato di convincere il bambino a uscire con lui e la compagna. Al rifiuto di quello, gli lasciava il cellulare: «Hai il numero di Anna, se hai bisogno chiama». Anna è la compagna.
Uscito, il bambino chiama la madre lamentandosi di essere stato lasciato solo. «Chiama il 113» risponde lei. Rientrato il padre con la compagna, trovano la polizia. Giovedì, padre e madre del bambino, oggi quindicenne, si sono trovati in tribunale a dover rispondere di abbandono di minore: il papà per aver lasciato venti minuti da solo il figlio, la madre perché, invece di essere andata a prenderlo, gli ha detto di cavarsela da solo chiamando la polizia.
É accaduto a Ivrea, che ora detiene un record: quello di avere tra i concittadini il "bambino abbandonato" meno abbandonato del mondo. Perché sì, sappiamo bene che esistono leggi al riguardo, e che possono essere interpretate alla lettera. Ma come i magistrati sanno, essendo persone in genere colte, già l' apostolo Paolo diceva: «La lettera uccide, lo spirito vivifica».
CONNESSO COL MONDO
E ci domandiamo dunque se, oggi, un undicenne lasciato a casa da solo per venti minuti, munito di cellulare per ogni evenienza, possa dirsi «abbandonato». Oggi con un cellulare in mano un undicenne lo puoi lasciar solo per venti minuti anche su un atollo polinesiano, e non sarà per nulla abbandonato. È geolocalizzato, in contatto col mondo intero. Può scoprire i numeri di telefono di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, della segreteria dei presidenti di Camera e Senato, e chiamarli.
In quel film di trent' anni fa, "Mamma ho perso l' aereo", un minorenne veniva per sbaglio lasciato da solo a casa dai genitori partiti per Parigi. Era una commedia, si esagerava, ma già allora era chiaro che la tecnologia delle connessioni e una casa fornita di computer rendevano molto meno insicura la solitudine di un minorenne rispetto anche solo a mezzo secolo fa. In questi anni, poi, educatori e pedagogisti non fanno che insistere sull' indipendenza sempre più precoce dei bambini, la famiglia diventa un nucleo elastico, fatto di componenti sempre più autonomi, e tutti sono d' accordo nel dire che questo è un progresso.
Poi però, se un bambino resta venti minuti a casa, ecco che si configura nientemeno che un "abbandono di minore", neanche fosse un orfanello nell' Ottocento di Dickens. La madre, che avrebbe voluto scaricare sul padre tutte le colpe, si è vista ritorcere contro l' accusa. Ben le sta. Del padre, è emerso un episodio di maltrattamenti, un mese prima del cosiddetto abbandono, un ceffone perché il bimbo faceva i capricci.
(E anche qui, la violenza mai, ma se dovessimo denunciare per lesioni ogni padre cui scappa uno sberlone, i tribunali sarebbero ingolfati).
RILIEVO SPROPOSITATO
Ora, questo padre avrà pure le sue manchevolezze, ma alzi la mano chi, da piccolo, non è stato lasciato solo dai genitori (anche non separati) per venti minuti, per le più varie ragioni. E tempo fa non c' erano i cellulari, i bambini lasciati soli non potevano chiamare né il genitore separato e vendicativo, né la polizia. E la cosa non assumeva uno spropositato rilievo penale.
Ma oggi che i cellulari ci sono, solo attenendosi a un rigore esagerato si può accusare un padre di aver abbandonato il figlio perché lo lascia sul divano di casa venti minuti di domenica. Peraltro, la scelta dei giudici di procedere per abbandono di minore non farà che aumentare una tensione familiare assurda, che di certo non farà il bene del ragazzo. Così, una dinamica di normale contrasto tra due genitori separati, che avrebbe potuto essere risolta se tutte le parti avessero esercitato misura e buon senso, è finita in tribunale. Con quale autorità gli adulti possono essere un modello di responsabilità e di serenità per i bambini, se si accapigliano senza ritegno per simili sciocchezze?
Fonte: qui
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