9 dicembre forconi: Prese di beneficio o prese per i fondelli?

martedì 13 febbraio 2018

Prese di beneficio o prese per i fondelli?

É da due settimane che le borse ballano, e, sino ad ora, quelle che contano hanno perso più del 10%. Con uno schema abbastanza classico: aprono  in tentato recupero, poi arrivano gli States che le volgono in negativo e nella notte sono guai. Le peggiori sono le borse cinesi. Tutti gli esperti ci dicono: nervi saldi sono solo prese di beneficio. Sarà. Ma intanto nessuno ci spiega perché  proprio ora questa presa di beneficio, e poi chi è che prende? 

Questa seconda domanda è intrigante. Perché ormai la gente normale azioni ne ha pochine. Il patrimonio mobiliare delle famiglie è fatto di liquidi, obbligazioni, fondi e qualche azione. 

Che siano queste poche di cui pochissime vendute a far tremare i mercati? Non ci crede nessuno. 

Allora chi, i fondi? Sarà, ma se li guardate vedrete che dopo una correzione sono calati. E allora neppure quelli. Almeno non quelli che ha in pancia la gente normale. Che puntualmente perde soldi. 

E difatti il sistema ce lo spiegano i nostri fondi, va giù la borsa, loro anche di una percentuale molto maggiore della loro quota azionaria,  perché di solito, il gestore vende poche azioni e si disfa di patrimoni, altri, in cui è in pari o in guadagno. 

E lo fa perchè i guru dicono nervi saldi. Poi, se e quando, la borsa risale il fondo risale molto più lentamente dell’indice. Per avere una performance decente il gestore ora converte liquidità in azionario, ma é tardi e magari si becca sui denti una nuova correzione che segue il rimbalzo. 

Quindi ancora una volta i gestori sono lenti e inopportuni (percentualmente, non tutti) per il mercato, ma noi continuiamo a pagare la loro incompetenza profumatamente . 

Questi signori hanno un altro difetto: si innamorano di quello di cui capiscono meno, nel caso specifico l’informatica e la matematica e fanno gestire i nostri soldi da complessi calcoli di acquisto o vendita che NON si basa sul mondo reale ma solo sui numeri. Al primo tentativo, non essendo stato messo un freno alle vendite, il mercato andava verso valore zero. 

Dissero: OK abbiamo sbagliato e corressero, meglio fecero correggere. Di queste correzioni, ce ne sono state molte, tutte dopo “prese di beneficio” e anche quella di queste due settimane pare una di queste, almeno a dare ascolto a tanti “sussurri” confinati a fondo pagina dei giornali finanziari. 

Sarà un caso, ma i fondi piccoli, gestiti ancora da uomini, si sono difesi meglio degli altri. Sarebbe il caso di chiederci allora chi governa i nostri soldi, e magari anche la nostra vita, visto che nel mondo attuale le due cose (soldi e vita )sono strettamente correlate.

Fonte: qui

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