9 dicembre forconi: Il quantitative easing non risolve i problemi … li aggrava!

domenica 7 gennaio 2018

Il quantitative easing non risolve i problemi … li aggrava!

Ogni giorno vengono scaricati su Wall Street miliardi di dollari ed accade puntualmente da nove anni! Occorre quindi chiedersi: sono tutti “soldi veri”?
Sembrerebbe proprio di no, visto che la moneta americana anziché apprezzarsi si indebolisce. Si tratta allora di ciò che una volta chiamavamo “soldi di plastica”, ossia quelli prodotti dalle Banche Centrali.
Non è vero quindi che i Quantitative easing non producono inflazione, cos’è Wall Street oggi se non un mercato inflazionato?
Il ragionamento è semplice, il Quantitative easing altro non è che una creazione di moneta “fasulla”, e cioè che non ha un corrispettivo in beni reali, questa moneta viene utilizzata per acquistare titoli dello Stato, in questo modo si “libera” della liquidità.
Attenzione però, perché o questa “nuova” liquidità entra nell’economia reale, ed allora genera inflazione, oppure rimane nel mercato finanziario e quindi genera una bolla speculativa.
Ebbene, ma allora la domanda sorge spontanea: perché viene utilizzato il Quantitative easing se in qualsiasi caso darà problemi di carattere inflattivo?
Lo abbiamo già detto più volte, non solo ci stiamo riferendo ad uno strumento non convenzionale di politica monetaria, ma è praticamente l’ultima risorsa che rimane ai banchieri centrali, un tentativo disperato di porre rimedio ad una crisi che non si è riusciti a risolvere in alcun altro modo.
Ok, ma allora poniamo la domanda FONDAMENTALE:
Funziona?
La mia risposta è:
NO!!!
Ma non giungo a questa conclusione in base a formule complesse, bensì semplicemente constatando che quando è stato utilizzato nel passato il Quantitative easing ha solo dilatato i tempi aggravando così i problemi … senza mai risolverli.
La verità è che tutti sanno che quelli sono “soldi di plastica”(che serve a spostare la ricchezza, non a crearla!), quindi nessuno diventa realmente più ricco, si crea però “l’illusione” di una maggiore disponibilità. In pratica è “un trucco” oppure potremmo anche dire “un inganno” fatto però a fin di bene.
Si illude appunto la società civile che la crisi sia finita e che il denaro torni a circolare normalmente, l’obiettivo è quello di non allarmare la popolazione, tuttavia prima o poi “l’inganno” viene scoperto ed a quel punto, visto che il problema non solo non è stato risolto, ma è stato aggravato, ecco che fra la gente si scatena il panico
Questo accadrà.
Non è catastrofismo, credetemi.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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