Bolognano. Dopo il sopralluogo del 28 novembre, Edison deposita deposita nuovi progetti per il sito inquinato di Piano D’Orta: una riunione è stata convocata il 18 dicembre a Roma per esaminarli.
“La Edison ha depositato i nuovi progetti al Ministero dell’Ambiente su Piano d’Orta e discarica Tremonti a Bussi, come richiesto dalla Dirigente Laura D’Aprile lo scorso 31 ottobre”, riferisce il Forum Abruzzese per i diritti dell’Acua, “La riunione per la valutazione preliminare della documentazione è stata fissata per il 18 dicembre”.
“In quella data”, spiegano gli ambientalisti, “si esaminerà anche la proposta di nuovo perimetro del SIN a Piano d’Orta, derivante dalle attività di verifica della documentazione e di un sopralluogo tra tutte le parti, dai cittadini a noi associazioni, passando per gli enti, i proprietari e la Edison, svoltosi lo scorso 28 novembre”.
“Sul perimetro proposto”, conclude il Forum, “riteniamo sia una scelta oculata, fondata sui rilievi che erano emersi nella documentazione che era stata inviata prima dalla SOA e poi dall’ARTA. Finalmente dopo anni di inerzia si sta muovendo qualcosa”.
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BUSSI, EDISON PROPONE DI BRUCIARE TERRENO INQUINATO MA GARA PUBBLICA ANCORA AL PALO
di Marco Signori
BUSSI SUL TIRINO - La società Edison ha consegnato entro i termini le modifiche al progetto di bonifica della discarica Tremonti di Bussi sul Tirino (Pescara), in modo che siano rimossi definitivamente i rifiuti interrati, nel corso degli anni, in quella che è stata definita la più grande d'Europa, scoperta dalla Forestale ormai più di dieci anni fa e oggetto di un maxi processo che, notizia di oggi, il prossimo 13 marzo approderà in Cassazione per il giudizio definitivo.
Lo conferma ad AbruzzoWeb la dirigente del ministero dell'Ambiente Laura D'Aprile, che dall'agosto 2016 gestisce la delicata partita del risanamento ambientale dopo la fine della decennale gestione commissariale, e che ha convocato, per il 18 dicembre, la nuova conferenza dei servizi istruttoria che dovrà vagliare il nuovo piano.
Resta al palo, intanto, la gara da quasi 50 milioni di euro per la bonifica delle aree 2A e 2B bandita ormai due anni fa dall'allora commissario Adriano Goio: dopo l'affidamento provvisorio al colosso belga Dec-Deme, nell'aprile scorso, si sono perse le tracce della commissione che deve aggiudicare i lavori in via definitiva.
Il piano per la bonifica è stato revisionato dopo le osservazioni espresse nell'ultima riunione del 31 ottobre scorso, in cui si è stabilito che non si farà la palancolatura, ossia l'installazione di componenti strutturali che vengono infisse nel terreno fino a un'idonea profondità, formando una parete verticale che impedisce il propagarsi dell'inquinamento. Un intervento considerato, peraltro, superficiale e non risolutivo.
Sono 7 le tecniche di bonifica contemplate dal piano revisionato, tra cui una destinata a far discutere, ma che secondo il proponente è meno impattante della rimozione del terreno contaminato, e che prevede la combustione del terreno inquinato, tecnicamente chiamata "desorbimento termico", un processo di depurazione del suolo inquinato che rimuove i contaminanti organici volatili e semivolatili contenuti nel terreno da bonificare vaporizzandoli.
Edison prevede poi che l'intervento sia circoscritto ad appena 5.200 metri quadrati dei 33mila complessivi, solo, cioè, nell'area più inquinata.
Un'operazione che avverrebbe in loco, nel giro di 30 mesi e costerebbe più di 8 milioni di euro.
Il progetto presentato da Edison riguarda anche l'area ex Montecatini in località Piano d'Orta, nel comune di Bolognano (Pescara). Al tavolo tecnico hanno partecipato 21 enti e associazioni, a partire da Comune, Provincia e Regione, e Istituto superiore di sanità, Cnr, Ispra e Arta.
Quanto alla gara ferma, ancora fuori dai radar il responsabile unico del procedimento, Enrico Bentivoglio, da cui si attende la convocazione della commissione e che, secondo quanto appreso dal sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, e confermato a questo giornale dalla D'Aprile, avrebbe finito di visionare i documenti relativi alla società arrivata prima ed ora starebbe visionando quelli della seconda impresa, come imposto dalla legge in modo da velocizzare l'affidamento in caso di eventuali disguidi.
Il tavolo inter-istituzionale del 31 ottobre scorso, intanto, secondo il resoconto sintetico pubblicato dal ministero, per quanto riguarda Piano d'Orta, tra le altre cose, ha anche chiesto "a Moligean, Edison e Comune di organizzare un incontro con la competente Soprintendenza regionale dei beni archeologici e di fornire successivamente una planimetria degli edifici con le indicazioni relative alla stabilità e alla possibilità di procedere con le demolizioni, nonché all’esistenza di eventuali vincoli di interesse storico/documentale; alla Regione Abruzzo di predisporre gli atti autorizzativi per lo scarico delle acque emunte e trattate nell’attuazione delle misure di prevenzione".
La conferenza dei servizi del 18 dicembre dovrà, poi, anche valutare la revisione del perimetro del Sito d'interesse nazionale (Sin) dell'area ex Montecatini, in località Piano d’Orta a Bolognano, in vista della quale la Regione nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo.
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