Il caso Steinhoff (qualcuno l’ha già soprannominata la Enron 2.0) sta sollevando molte critiche, in merito agli acquisti di debito societario da parte della BCE, come parte del suo programma di stimolo monetario.
Draghi, nella conferenza di ieri, ha detto che il quadro di rischio del programma di acquisto, ha finora servito al meglio la banca.
“Gestendo programmi di acquisto così grandi, sul mercato delle corporate, non è raro che si verifichino perdite”, ha detto il Governatore.
Solo nell’ultima emissione di Luglio la Bce ha sottoscritto oltre 600 mln si bond Steinhoff, tanto per avere un numero.
Sempre per avere un numero, il colosso dell’arredamento, attraverso lo sfruttamento del programma di acquisto Bce, ha finanziato un take over di quasi 4 mld di dollari proprio alcuni mesi fa.
Questo per dire come il programma della Bce abbia svegliato pure i cani che dormivano, nell’approfittare della manica larga di Draghi.
Del resto, quando per salvare una banda di delinquenti, ci si abbassa ai criteri adottati da quest’ultimi è palese che il risultato non sia il massimo dell’evoluzione umana. Mi riferisco per caso ai criteri adottati dalle banche fino a qualche anno fa? Fate voi…….. nel frattempo possiamo goderci lo spettacolo tra la Boschi e le istituzioni che confermano una sua interferenza sulla vicenda Etruria.
Le regole della BCE consentono solo di possedere obbligazioni nel suo programma di acquisto di attività, il che significa che potrebbe dover vendere la sua partecipazione in Steinhoff se le obbligazioni fossero convertite in azioni.
Draghi ha detto che “la BCE ha smesso di comprare le obbligazioni Steinhoff non appena sono emersi i problemi ormai di dominio pubblico, ma ciò non ha impedito di subire il massimo rischio preventivato”.
In ogni caso la Bce non ha voluto rilasciare dichiarazioni ulteriori, in merito alla vicenda Steinhoff, dicendo che sarà argomento di discussione delle autorità politiche, alle quali spetterà la decisione finale su come agire con le obbligazioni rimaste in pancia alla banca centrale.
Steinhoff International Holdings NV durante questa settimana ha bruciato circa 14 mld di capitalizzazione, rischiando seriamente di scomparire. Tra equity, bond e altri debiti si vocifera di un valore complessivo di oltre 30 mld, senza considerare i finanziamenti fatti dalle banche ai principali azionisti che hanno dato in pegno proprio le azioni, ormai andate a zero.
Come ti monto un castello di carta fondato sul debito. Del resto per arrivare al 300% di debito/pil da qualche parte dovremo pure iniziare?
Alcuni membri del Parlamento europeo, accademici e attivisti hanno descritto questa parte del programma di acquisto di obbligazioni della BCE come troppo rischioso per le finanze della banca e la sua reputazione.
La BCE, inoltre, può acquistare solo titoli di debito investment-grade, ma non deve vendere obbligazioni declassate al di sotto di tale livello.
Dobbiamo ricordare che il QE della Bce, rispetto a quello della FED si differenzia proprio sulla parte corporate.
Sia Bernanke che la Yellen hanno attuato acquisti su Titoli di Stato e Obbligazioni rappresentative di mutuo (MBS). Questo per dire, come la Bce, nonostante i limiti imposti dal trattato di Maastricht, si sia spinta ben oltre i rischi assunti dalla FED.
Ho la sensazione pertanto, che quanto accaduto in questi giorni, sia un formidabile battito di ali di farfalla, che porterà ad un cambiamento importante, in termini di politiche quantitative e di conseguenza di mercati finanziari.
A questo punto, il caso Steinhoff rappresenta un assist formidabile a porta vuota al nostro amato Weidmann.
Tempo al tempo!
15 Dicembre 2017
Fonte: qui
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