IL PRESIDENTE DUCCIO ASTALDI: “PRONTI ANCHE AL PIGNORAMENTO, IL DANNO L'ABBIAMO SUBITO NOI E ABBIAMO 6MILA DIPENDENTI DA DIFENDERE” - VIDEO
1- NUVOLA DI FUKSAS, ALTRI 60 MILIONI DI COSTI
Fulvio Fiano per il Corriere della Sera - Roma
Condotte d'Acqua pretende altri 60 milioni di euro da Eur spa per la quale ha realizzato la Nuvola di Fuksas. La richiesta verrà formalizzata dalla società di via Salaria 1039 nei prossimi giorni. A metà della scorsa settimana i consulenti della IX sezione del tribunale civile avevano stimato che la stazione appaltante debba ai privati 53 milioni arretrati. A questi si potrebbe ora aggiungere - sugli stessi presupposti della causa che verrà discussa il 10 ottobre - la nuova ingente cifra.
Il già annoso contenzioso giudiziario sull' opera inaugurata nell' ottobre scorso e ancora in attesa di collaudo sembra così destinato a prolungarsi e, se possibile, inasprirsi. Tenendo buona la valutazione dei tecnici nominati dal tribunale - che la corte presieduta dal giudice Tommaso Marvasi può accogliere o modificare - il costo del Nuovo centro congressi è lievitato a 406 milioni euro. E per far fronte ai 53 milioni extra l' amministratore delegato di Eur spa, Enrico Pazzali, ha già ventilato la possibilità di dover ricorrere alla cessione di uno dei palazzi storici che fanno parte della società partecipata al 90% dal ministero del tesoro e al 10% dal Campidoglio, spiegando che ne deriverebbero anche inevitabili tagli al personale per i mancati ricavi che edifici come il Colosseo Quadrato, La lama (l' albergo da 439 stanze sorto accanto alla Nuvola), il Palaeur o il palazzo dell' Arte Antica portano all' ente.
La nuova richiesta di 60 milioni (che porterebbe il totale a 466 milioni) nasce da un conteggio aggiornato fatto da Condotte su ulteriori lavori extra, che non comparivano tra quelli presi in esame dai consulenti del tribunale perché eseguiti in seguito. «Sarebbe un gravissimo danno per le casse di una società pubblica», diceva una settimana fa Pazzali. Il progetto del Roma Convention center (denominazione ufficiale) risale al 2001, ma solo nel 2008, con la presa in carico di Condotte, i lavori per il complesso da 55mila metri quadrati sono partiti. La consegna è avvenuta con tre anni di ritardo per le necessarie modifiche al progetto «imputabili - secondo i consulenti dei giudici - ad Eur spa».
2- ASTALDI: “PRONTI A CHIEDERE IL PIGNORAMENTO, DOBBIAMO DIFENDERE SEIMILA DIPENDENTI”
Fulvio Fiano per il Corriere della Sera -Roma
Duccio Astaldi, presidente di Condotte d' Acqua spa, la Nuvola è già nota come una delle opere più costose di Roma in un pantheon ricco di esempi, dalla Vela di Calatrava in giù. Perché questa richiesta di ulteriori 60 milioni?
«Intanto respingo il paragone con la Vela perché qui non parliamo di un' incompiuta in mezzo al nulla ma di un' opera finita, bellissima ed efficiente. E nel conteggio totale vengono inserite erroneamente voci che con i lavori da noi effettuati non hanno niente a che fare. Le dirò, anzi, che nel suo genere si tratta di un appalto economico. Pensi alle 18mila tonnellate di acciaio per le parti esterne e nessun pezzo uguale all' altro...».
Non bastava il recente riconoscimento dei 53 milioni?
«Queste sono voci nuove, successive alla valutazione già chiesta ai consulenti».
Il conto totale può arrivare a 466 milioni...
«Guardi che dal contenzioso noi usciamo sconfitti, perché la nostra richiesta (202 milioni, ndr) era maggiore dei 53 riconosciuti. Però ora è chiaro che le modifiche e i ritardi non sono imputabili a noi. E tenere aperto un cantiere inattivo come quello per la Nuvola costa anche 800mila euro al mese».
Per questo vi sono già stati riconosciuti interessi per oltre un milione di euro...
«Un' inezia rispetto ai costi effettivi. Ed è un rimborso, non una utilità. La stima andrebbe fatta su come avremmo potuto investire queste somme con pagamenti puntuali».
Eur spa dice che una condanna la obbligherebbe a dismissioni e licenziamenti.
«Una società del ministero del Tesoro con problemi di cassa? Il danno l' abbiamo subito noi e abbiamo seimila dipendenti da difendere, per non parlare dei subappalti e l' indotto».
Chiederete il pignoramento dei beni di Eur spa?
«Non posso escluderlo, ma l' amministratore delegato Pazzali è un bravo manager e una persona corretta. Siamo disponibili a un accordo su un adeguato strumento finanziario di pagamento».
Perché la storia della Nuvola è stata così complessa?
«La verità è che si trattava di un prototipo più che di un progetto. Estremizzando, avremmo dovuto lavorare a cottimo per non scontare i tempi infiniti delle autorizzazioni sulle modifiche a un' idea nata vecchia... Eppure, se ci fossimo ritirati, saremmo stati ritenuti inadempienti. Ora però è un' opera di cui andare orgogliosi e mi auguro davvero che sia inserita nei circuiti internazionali migliori. Può essere una ricchezza, non va abbandonata a sé stessa».
Dopo 14 varianti e 10 anni si scopre che il perimetro sborda di due metri su viale Europa. Un' altra causa è inevitabile...
«Noi siamo tranquillissimi, abbiamo eseguito al meglio lavori che ci sono stati imposti anche contro le nostre obiezioni. Il vero tema è che in Italia ci sono tanti controllori ma nessuno controlla davvero, preferendo poi affidarsi a un giudice. Abbiamo commesse per miliardi di euro in tutto il mondo, dal Cile alla Svizzera, e ovunque i problemi si risolvono in poche settimane, a cantiere aperto, con la lettura puntuale dei contratti. Da noi invece amministratori e manager non si incontrano più per paura dei sospetti».
Non si può dire, Roma inclusa, che questi rapporti siano stati sempre limpidi...
«Certo, ma non si può costruire una nazione su un esempio negativo. E dai ritardi nei lavori abbiamo tutti da perdere, chi li appalta e chi se li aggiudica».
A proposito, ha mai incontrato la sindaca Raggi?
«Sì, all' inaugurazione della Nuvola, ma su Roma oggi non ci sono progetti che ci interessano. Anzi, uno, ma fa quasi sorridere. Abbiamo vinto la prima fase del bando per la metro D, aspettavamo l' aggiudicazione definitiva, poi il progetto è come sparito. Abbiamo lavorato "a gratis" per usare un' espressione romana, e anche qui dovremmo valutare un risarcimento.
Fonte: qui
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