9 dicembre forconi: Lavoro, Inps: assunzioni stabili -32%

venerdì 18 novembre 2016

Lavoro, Inps: assunzioni stabili -32%

  • 00:00:38 | 00:00:57

Mentre il governo si gasa per qualche decimale di Pil in più (secondo i dati provvisori Istat +0,3% trimestrale, +0,9% annuo) e Renzi promette sgravi fiscali totali per chi assume al Sud, l'Inps spiega che le assunzioni nei primi nove mesi dell'anno sono in netto calo per i contratti a tempo indeterminato.

A crescere sono invece i licenziamenti di chi era stato assunto stabilmente.
Secondo l'Osservatorio sul precariato dell'Inps tra gennaio e settembre 2016 le assunzioni presso i soli datori di lavoro privati sono risultate 4.314.000, per un calo di 359.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-7,7%). Nel calcolo delle assunzioni sono comprese anche quelle stagionali (470.000). Le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono nel complesso in calo nei primi nove mesi dell'anno del 32,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
L'Inps dice che la diminuzione va considerata "in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-34,4%)". I contratti a tempo determinato invece nei primi nove mesi del 2016 sono stati 2.751.000, in salita sul 2015 del +3,4%.
I licenziamenti, comprensivi anche dei rapporti di lavoro stagionale, nel complesso risultato diminuiti del 5,4% tra gennaio e settembre rispetto alla stesso periodo dell'anno scorso. La riduzione è maggiore per i contratti a tempo indeterminato (-7,2%) rispetto a quelli a tempo determinato (-2,9%). I licenziamenti nei contratti a tempo indeterminato sono 448.544, +4% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il vero boom è quello dei voucher, ne sono stati venduti 109,6 milioni del valore nominale di 10 euro per il pagamento di prestazioni di lavoro accessorio, per una crescita rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso del 34,6%.

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