9 dicembre forconi: LE FILIPPINE HANNO DICHIARATO L’EPIDEMIA NAZIONALE PER IL VIRUS TROPICALE: SOLTANTO NEL 2019 SONO MORTE ALMENO 622 PERSONE PER LA MALATTIA INFETTIVA, MA SONO STATI REGISTRATI ALMENO 146MILA CASI DA GENNAIO A LUGLIO, CON UN AUMENTO DEL 98% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO

mercoledì 7 agosto 2019

LE FILIPPINE HANNO DICHIARATO L’EPIDEMIA NAZIONALE PER IL VIRUS TROPICALE: SOLTANTO NEL 2019 SONO MORTE ALMENO 622 PERSONE PER LA MALATTIA INFETTIVA, MA SONO STATI REGISTRATI ALMENO 146MILA CASI DA GENNAIO A LUGLIO, CON UN AUMENTO DEL 98% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO




vaccini anti dengueVACCINI ANTI DENGUE
Filippine, 622 morti per dengue in 2019: dichiarata epidemia nazionale
(LaPresse) Le Filippine hanno dichiarato "l'epidemia nazionale di dengue", dopo che almeno 622 persone sono morte quest'anno per la malattia infettiva tropicale causata dal virus dengue e trasmessa dalle zanzare Aedes. Lo ha riferito Bbc. Almeno 146mila casi della malattia sono stati registrati da gennaio al 20 luglio, un aumento del 98% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ha fatto sapere il dipartimento di Stato.
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L'epidemia è stata dichiarata in modo che le autorità possano identificare le zone che necessitano di attenzione sanitaria: "E' importante che l'epidemia nazionale sia dichiarata in queste aree, per identificare dove è necessaria una risposta localizzata e per consentire alle unità del governo locale di usare il Fondo risposta rapida per affrontare la situazione dell'epidemia", ha affermato il segretario alla Salute, Francisco Duque. Le Filippine avevano dichiarato una "allarme dengue nazionale" a luglio. Fonte: qui
P.S. Febbre dengue

Informazioni generali

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus. La dengue è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone.

Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Prevenzione e trattamento
La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.

Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare vere e proprie campagne di disinfestazione che riducano la popolazione di Aedes.

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.

La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.

Attualmente sono allo studio una serie di vaccini, anche se la conoscenza del virus e del suo meccanismo di azione sono aumentate solo in anni recenti, dopo che si è registrato un incremento della diffusione della malattia. Purtroppo, l’aver contratto la dengue protegge la persona solo contro il virus che l’ha causata ma non contro gli altri tre tipi virali. Fonte: qui
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