I DATI DI BANKITALIA: A GIUGNO L’AMMONTARE DEI TITOLI DI STATO DETENUTI DAGLI INVESTITORI STRANIERI ERA PARI A 664 MLD, OLTRE 30 MILIARDI IN MENO RISPETTO AL MESE PRECEDENTE
“LE PAROLE POSSONO CREARE DANNO”, HA RICORDATO DRAGHI…
Andrea Ducci per il Corriere della Sera
Le parole possono creare danno. A ricordarlo è stato il presidente della Bce, Mario Draghi, lamentando l' eccesso di disinvoltura delle dichiarazioni politiche e i loro effetti sui mercati. Il riscontro arriva dai dati certificati da Bankitalia nell' analisi del fabbisogno e del debito pubblico italiano relativi al mese di giugno. Alla vigilia dell' estate lo stock di titoli di Stato in mano agli investitori stranieri è diminuito.
Le cifre riassumono l' andamento dei mesi successivi alle elezioni del 4 marzo, all' indomani del successo elettorale di Lega e M5S. Nel mese di giugno il totale di titoli di Stato detenuti da investitori esteri è risultato pari a 664,3 miliardi di euro, oltre 30 miliardi in meno rispetto ai 698,5 miliardi del mese precedente. Va aggiunto che nel mese di aprile lo stock in mani estere valeva 772,1 miliardi, mentre a marzo era pari a 712,6 miliardi.
Un graduale raffreddamento, insomma, da parte di chi all' estero dovrebbe continuare a sottoscrivere le emissioni del Tesoro. L'ammontare del debito pubblico aggiornato al mese di luglio è invece aumentato di 18,4 miliardi rispetto al mese di giugno, raggiungendo quota 2.341,6 miliardi di euro (nuovo record).
Per effetto della diminuzione degli investitori esteri il dato aggiornato stima pari a circa il 28,3% la quota di titoli di Stato detenuti da soggetti stranieri.
All' interno della percentuale va considerato che una parte è comunque riconducibile a soggetti italiani che acquistano debito tramite veicoli, fondi e gestioni con sede all' estero. Un' analisi della tendenza evidenziata da Bankitalia è fornita da un report di Unicredit, che definisce il trend «uno dei maggiori deflussi mensili dalla crisi del 2011.
Questo importo è stato anche il doppio rispetto alla variazione del saldo Target-2 di giugno (16 miliardi di euro)».
Unicredit segnala un' ulteriore dinamica nel mese di luglio, quando «le vendite da parte di investitori stranieri sono probabilmente diminuite, o addirittura invertite un po', il che sarebbe coerente con il restringimento degli spread osservato». Per la cronaca ieri lo spread, il differenziale tra titoli decennali italiani e tedeschi, è rimasto sostanzialmente stabile attestandosi a quota 236 punti base.Sul fronte dei Btp (Buoni del Tesoro poliennali) l' analisi di Bankitalia registra nel mese di agosto un aumento dei rendimenti a scadenza lordi dei titoli a 10 e 30 anni rispettivamente di 52 e 20 punti base.
A certificare l' aggiornamento sull' inflazione relativa al mese di agosto è Istat, che segnala un' accelerazione dei prezzi al consumo. Il dato indicato dall' Istituto di Statistica evidenzia un' inflazione in aumento dell' 1,6% su base annua, (una crescita inferiore alla stima dell' 1,7%). Su base mensile la progressione è dello 0,4% rispetto al mese precedente. Ad aumentare sono in particolare i prezzi dei beni di largo consumo. Il carrello della spesa segna +2,7%, a salire sono anche i prezzi dei beni per la cura della casa e della persona (+2,2%). Un contributo al quarto aumento consecutivo dell' inflazione arriva dal balzo dei servizi nel settore dei trasporti. In calo i prezzi dei beni energetici (da +7,9% a +7,7%) e dei beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +3,1%). Secondo Istat l' inflazione acquisita per il 2018 si attesta all' 1,4% per l' indice generale e all' 1% per la componente di fondo.
Fonte: qui
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