“MA ABBIAMO CAPITO TUTTI CHE IL GOVERNO MALTESE HA CIURLATO NEL MANICO, CHE QUELLO LIBICO CONTINUA A RICATTARCI APRENDO E CHIUDENDO I RUBINETTI DELLE PARTENZE E CHE L’EUROPA CONTINUA A ESSERE SOLTANTO UN'ESPRESSIONE GEOGRAFICA”
Lo stallo vergognoso attorno alla nave Diciotti della Guardia Costiera, prima tenuta fuori dalle acque italiane come se fosse un vascello pirata, o fantasma, e non un pezzo di Italia, e poi autorizzata ad attraccare nel porto di Catania ma non a sbarcare i suoi 177 passeggeri per lo più eritrei, dura ormai da una settimana. E deve finire subito nel modo più ragionevole, umano e anche scontato che tutti conoscono benissimo: i migranti finalmente a terra per essere rifocillati, curati, accolti in strutture dignitose e poi avviati al percorso previsto dalla legge per i richiedenti asilo.
CONTE SALVINI DI MAIO
[…] nemmeno il sadico più efferato può pensare di lasciare quei poveretti su una nave non certo da crociera in alto mare per altri giorni o settimane.
Abbiamo capito tutti che anche stavolta il governo maltese ha ciurlato nel manico, che quello libico continua a ricattarci aprendo e chiudendo i rubinetti delle partenze a suo piacimento, e che la cosiddetta Europa - forse spaventata dalle sue ultime ridicole "concessioni" - continua a essere soltanto un' espressione geografica e linguistica.
CONTE E SALVINI
[…] Salvini, al solito, gioca la sua partita cinicamente e spregiudicatamente: usa l'arma di distrazione di massa di un' emergenza finta […] per riprendersi la scena rubata dai 5Stelle su vitalizi, dl Dignità e caso Autostrade; e per distrarre l'attenzione dalle vere emergenze nazionali […] come i rapporti malsani e spesso corrotti fra politica e affari […]
[…] Ma […] più passano i giorni e più lo pongono ai margini, se non al di fuori della Costituzione e della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. […]
MIGRANTI A BORDO DELLA DICIOTTI
[…] è evidente che, in questa partita tragica con la Libia e l' Europa, non si può vincere sempre. Specie quando la "vittoria" è ben poco onorevole, perché avviene sulla pelle della povera gente. […] la Commissione Juncker aveva accolto la proposta di Conte di una cabina di regia centralizzata a Bruxelles per la gestione dei singoli sbarchi oltre il "caso per caso". Ma […] questo […] impegno, che ha sostituito le telefonate di Conte e Moavero ai partner a ogni sbarco, […] è venuto a mancare, o almeno s'è incagliato nelle secche dell' euroburocrazia […] Così il governo italiano, paradossalmente, è rimasto vittima di uno dei suoi piccoli successi: quello della "cabina di regia" europea.
LAURA BOLDRINI A BORDO DELLA DICIOTTI
[…] Ora Conte […] deve levare al più presto l' Italia dalla parte del torto - cioè della disumanità e della xenofobia - in cui Salvini l' ha cacciata. Proprio perché finora era stata dalla parte della ragione.
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